Capitolo 47

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"Sei bellissima con questo completo ma in questo momento vorrei tanto metterti una coperta addosso così questo idiota la smetterebbe di fissarti." mi sussurra Andrea infastidito indicando le mie cosce scoperte ed il tatuaggio in bella vista. William sembra guardare esattamente lo stesso punto.
Mi siedo sul divano e accavallo le gambe in modo da coprirmi.
Andrea mi guarda corrucciato quando William si siede di fronte a me e incomincia a conversare.
Non voglio essere scortese, sono amici di Victor e ci teneva molto a presentarceli.
Andrea si siede al mio fianco e Carl si affianca a William.
"Allora, raccontateci un po di voi." tento di tenere in piedi la conversazione.
"Non c'è molto da dire, io sono nuovo da queste parti. Mi sono trasferito un anno fa per un master in medicina e nel tempo libero mi sono iscritto in palestra. Sono contento di averlo fatto, mi ha aiutato davvero molto a stringere amicizie." mi spiega Carl.
"Ti capisco benissimo, anche io sono qui da poco più di un anno, non è facile ambientarsi quando è tutto così nuovo ed estraneo." sorrido e lui annuisce.
"E tu?" chiedo a William.
"Io sono il personal trainer della palestra. Dovresti venire, sono sicuro che ci sarebbe da divertirsi." sghignazza.
"Probabilmente, ma non mi sembra il caso." indico la mia pancia. Cerco un modo carino per dire 'ehi guarda che sono incinta e fidanzata, smettila!' ma a lui non sembra importare.
"non è un problema." mi fa l'occhiolino. Ok, adesso è decisamente troppo imbarazzante.
"Tu invece? Dicci qualcosa di te." mi chiede ignorando totalmente Andrea.
"Come ho già detto sono qui da poco più di un anno e mezzo. Sono stata davvero fortunata ad ambientarmi subito e trovare una seconda famiglia splendida. Grazie ad Andrea e ad Instagram ho avuto e continuo ad avere grandi occasioni lavorative nel mondo della moda. Sono molto soddisfatta del mio lavoro. Ma le mie soddisfazioni più grandi sono le mie figlie e la mia famiglia." mi giro a guardare Andrea e li prendo la mano sorridendo. Lui se la lascia prendere ma non mi guarda. Ma che?
"Con un corpo così come potrebbe essere altrimenti?! Sei di una bellezza incredibile." mi lusinga. Ma io piu che lusingata mi sento in totale imbarazzo. È inopportuno e fuori luogo.
Non rispondo neanche e per fortuna Carl rompe il ghiaccio cambiando discorso.
"E tu Andrea?" chiede Carl. Per lo meno uno dei due è educato.
"Gestisco un azienda di management. Abito qui da tutta la vita. Aspetto la mia seconda figlia. E le ho chiesto di sposarmi. Se non vi dispiace io mi uscirei a fumare, vi lascio alle vostre chiacchiere. Buon proseguimento di serata, a dopo." dice e si alza.
Sul serio? D'un tratto mi ritorna in mente l'episodio di quando Elena disse di essere incinta. C'è qualcosa che non va. E oggi come allora piuttosto che parlarmene scappa via. Ottimo.
"È un po nervosetto il tuo futuro marito. " ridacchia William.
"Sono sicura non volesse essere sgarbato. È semplicemente introverso. Vi lascio divertirvi, godetevi la serata. Io non ho ancora nemmeno salutato i padroni di casa. Devo anche recuperare mia figlia." mi dileguo raggiungendo Isabel che gioca tranquilla con Adam e Liam.
Avrei preferito dirli che sono le sue avance inappropriate ad averlo fatto andare via, ma la verità è che non credo gliene importi qualcosa.
E in più sono furiosa con Andrea, non può fare così ogni qualvolta qualcosa non vada. Sono stata calpestata troppe volte in una relazione e ora che so cosa vuol dire essere rispettati non voglio più tornare indietro. Non avrò alcuna tolleranza, non voglio ricadere in situazioni neanche lontanamente simili a quelle passate. Per di più non ho fatto altro che essere educata con gli ospiti della sua famiglia ribadendo più volte la mia situazione sentimentale quindi non vedo perché debba avere questo comportamento nei miei confronti. Dopo tutto quello che abbiamo passato ultimamente poi..
Sono veramente arrabbiata!
Saluto tutti e ci sistemiamo al tavolo per il pranzo.
Come mi succedeva anche quando ero incinta di Isabel non appena mi agito un po' il mio corpo risponde subito e ritorna a salirmi la nausea. Kyla si muove tantissimo, immagino abbia fame ma io faccio veramente fatica a mangiare.
Prendo due, tre forchettate dal mio piatto, devo sforzarmi un po' per lei.
Non faccio in tempo a prendere un altra forchettata che sento il vomito salirmi in gola.
"Torno subito amore, vado in bagno." farfuglio in fretta ad Isabel e scappo in bagno sotto gli occhi preoccupati di tutti.
Per poco non finisco addosso a William che sta uscendo in quel momento dal bagno e mi fiondo dentro chiudendomi la porta alle mie spalle.
"Tutto bene lì dentro?" mi chiede sentendo i miei conati.
"Sto bene, grazie." farfuglio tra un conato e l'altro.
"Hai bisogno di qual.." non fa in tempo a finire di chiedermelo che sento sbattere al muro.
"Ancora tu?! Non capisci proprio quando è il momento di smetterla." sento la voce di Andrea. Vorrei intervenire ma non ne ho le forze. Il vomito non sembra voler cessare.
"Ehi amico guarda che io ero in bagno quando è arrivata la tua ragazza di corsa! Le ho solo chiesto se sta bene e da quel che sento non si direbbe! Dovresti preoccuparti di questo non di me. Io sono qui con Carl. Le donne non mi interessano." sbotta william.
Wow, questo non me l'aspettavo. Ecco perché non si faceva problemi nelle lusinghe davanti a lui.
"Cosa? Io.. Perché non lo hai detto prima?" chiede stranito.
"e cosa avrei dovuto dire? Piacere sono William e mi piacciono gli uomini?" risponde di rimando. Effettivamente non ha tutti i torti. Però magari un riferimento alla sua storia con Carl poteva farlo..
Molto probabilmente nei panni di Andrea anche io avrei dato di matto contro di lui.
"Ehi calmo, non mi interessa con chi tu stia. Uomo, donna, animale, rettile.. Può essere anche un alieno per quanto mi riguarda ma dal momento che stavi facendo delle sfacciate avance alla mia futura moglie potevi accennarlo! Ti sei evitato un pugno in faccia a calcio d'angolo! " sospira.
"Hai ragione. È che per me è talmente naturale che mi dimentico che chi non mi conosce non può saperlo. Mi dispiace." si scusa William. Wow è incredibile la piega che ha preso il tutto.
"Se scopro che è una menzogna per salvarti il culo sei morto sappilo." Lo avverte Andrea. Non avevo mai conosciuto questo suo lato, nemmeno con Thomas che se lo sarebbe ampiamente meritato. Immagino fosse perché in fin dei conti Thomas era il mio compagno e padre di mia figlia e non voleva interferire anche se penso che un paio di pugni in faccia glieli avrebbe tirati volentieri.
"ci sono più probabilità che ci provi con te che non con lei, ma sono fedele al mio compagno. Ora, hai intenzione di scatenare una rissa o ti decidi ad entrare ad aiutarla?" lo canzona. Devo ricredermi su William, ho fatto presto a giudicarlo.
"William?" lo chiamo.
"Posso?" Apre di poco la porta e infila la testa. Annuisco.
"Grazie. E scusa." Lo ringrazio per essersi preoccupato e mi scuso. Non so bene per cosa, immagino per il mio giudizio affrettato. E per la situazione.
"Vi lascio soli." mi fa un sorriso e va via.
"Stai bene?" Andrea entra subito alle sue spalle.
Il fatto che la situazione si sia risolta ha sciolto non di poco il nodo nel mio stomaco ma sono ancora molto arrabbiata con lui.
Io non mi infurierei mai con lui se una ragazza ci provasse, piuttosto placcherei lei. È davvero un comportamento stupido.
Ha continuato a non rivolgermi la parola fino ad ora e chissà fino a quando se non si fosse creata questa situazione!
Mi sciacquo il viso e mi do una sistemata.
"Sto bene." dico e lo lascio lì in bagno da solo.
Torno a tavola e rassicuro tutti che è stato solo un piccolo attacco di nausea fortunatamente fine a se stesso.
Arrivano altre portate e finalmente riesco a mangiare. Kyla felicissima si muove un sacco. Metto una mano sulla pancia come a placarla, è agitatissima! Immagino che il tacchino le piaccia particolarmente. Prendo la manina di Isabel per provare a fargliela sentire e non appena la appoggia si crea un piccolo bozzo al di sotto. Kyla l'ha sentita e vuole farsi sentire.
"È lei mamma?" mi chiede isabel stupita.
"Si amore." sorrido e annuisco.
"Ciao Kyla, io sono isabel,la tua sorellina." le parla dolcemente.
Nessuno presta particolare attenzione a noi, tutti sono presi dal pranzo. Tranne Andrea che è seduto al mio fianco e ci guarda con un sorriso triste.
"Credo proprio di aver perso la scommessa." dice ad Isabel e lei annuisce ridacchiando.
Kyla sferra un colpetto sul mio ombelico ed io sussulto.
"Piano terremoto." ridacchio massaggiando il punto in cui mi ha colpito.
Andrea poggia la sua mano e lei ne sferra un altro facendomi sussultare nuovamente. È come se colpisca direttamente sul mio ombelico e la cosa non è propriamente indolore.
"L'ho sentita." afferma Andrea strabuzzando gli occhi. Il suo sorriso cresce. Un altro colpetto da parte sua e un altro sussulto da parte mia.
"Ti fa male?" mi chiede preoccupato.
"Un po." In questo momento sento la rabbia affievolirsi ma non voglio cedere. Lo devo a me stessa. So bene che Andrea non è Thomas ma io non voglio mai più sentirmi come quelle volte. Mi aspetto almeno delle scuse.
"stai calma piccola peste, papà non vedeva l'ora di sentirti ma non vogliamo fare male alla mamma, vero?" le sussurra.
Come se avesse capito Kyla si sposta dal mio ombelico per posizionarsi più a destra. Andrea non sposta la sua mano per tutta la durata del pranzo.

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora