•𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘40•

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E ancora, come le altre volte passò del tempo. Mattheo era stato momentaneamente allontanato, non credo che dopo averlo trattato in quel modo sarebbe tornato troppo in fretta.
Malfoy lo evitavo come la peste e credo che avesse capito dato che da un po' di giorni stava con Astoria.. mentre Tom era scomparso per un po' dalla circolazione e speravo di non vederlo più fino alla fine dell'anno.

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Una giovedì mattina come gli altri mi alzai tranquillamente e andai a prepararmi. Idossai la divisa e scesi in sala grande per la colazione. Ed ecco qua, come non detto, Tom Riddle seduto al tavolo. Un'altra persona che non volevo incontrare, sono stata presa alla sprovvista. Comunque cercai di evitarlo andando a sedermi con Lydia al tavolo dei grifondoro accanto a Harry.

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Finita l'ultima lezione della mattinata, presi le mie cose e uscii per ultima dalla classe, anche se poco dopo sentii una forte presa trascinarmi nuovamente dentro.
Mi girai confusa e vidi Tom.
T:cercavi di evitarmi sta mattina?
Me:io? macché, non ti avevo nemmeno visto.
sorrisi cercando di essere convincente e uscire dalla presa
T:mi hai visto eccome e ti ho visto per giunta.
Me:allora non ti avrò riconosciuto.
continuai.
T:certo, Tom Marvolo Riddle è irriconoscibile ora
Me:ma perché ti interessa tanto?
T:tu dimmelo.
cominciò ad avvicinarsi ed io indietreggai fino alla cattedra del professore,
Me:non mi sembra di tale importanza.
T:devo fartelo uscire con la forza?
Me:ma togliti
T:non ti consiglio questi toni con me.
Me:mi scusi aggiungiamo alla lista di Mr. anche Mr. arroganza
T:ti pare il momento di scherzare?
Me:si. non ti dirò nulla se non so il motivo di questo interesse.
T:pura curiosità.
Me:puro silenzio.
T:va bene allora, me lo dirai con la forza.
In un secondo mi prese da sotto le cosce e mi posizionò sulla cattedra, infilò una mano sotto la gonna cominciando a stuzzicare il tessuto delle mie mutande.
Chiusi gli occhi pensando di ritrovarmi in quelle situazioni, quelle situazioni in cui non riesco a tirarmi indietro se si parla di Riddle..
T:devo convincerti ancora?
Me:non mi comprerai in questo modo.
stranamente, forse perché non aveva ancora fatto nulla in particolare, mi tirai indietro e gli allontanai la mano.
T:allora fa finta che io non voglia comprarti.
Me:scordatelo
dissi con tono ovvio.
si avvicinò al mio viso piengandosi, mi guardò per un secondo negli occhi e si spostò sul collo. Infilò di nuovo la mano sotto la gonna, spostando di lato le mutande e cominciò a massaggiare il punto G.
Cercai ancora di fermarlo e di oppormi ma senza risultati, infatti inarcai la schiena gemendo.
Mi tirò più vicina a lui con una mano e nel mentre si abbassò fino alla mia intimità, mentendosi fra la mie gambe e iniziando a fare movimenti con la lingua.
E continuò andando più veloce quando iniziò a sentirmi ansimare, talmente che dovetti tapparmi la bocca con una mano data la porta aperta.

Proprio lì entrò Mattheo cercando Tom, che inizialmente non se ne accorse, stava facendo una canna, poi alzò lo sguardo..
M:Tom sei qui? il pranzo è finito e ho qualche canna con-
Tom si spostò, guardandomi fisso negli occhi leccandosi le labbra. Dopodiché si sistemò l'uniforme e uscì dalla classe sorpassando suo fratello.
Invece io mi rialzai sistemandomi anch'io l'uniforme, vidi Mattheo guardare altrove rigirando la lingua nella guancia e stringendo i pugni. Anche se dopo nemmeno un secondo che mi vide guardarlo uscì anche lui a passo svelto dalla classe.

-

La stessa sera dopo aver fatto una lunga doccia calda, ed aver indossato qualcosa di comodo. Decisi di tornare sulla torre di astronomia.

Mi misi seduta con la schiena contro la parete, un libro e osservai i colori del tramonto.
Un'ora più tardi sentii dei passi salire le scale, passi che già conoscevo, che avevo sentito già parecchie volte in questo posto.
Vidi la sagoma di Mattheo al buio della notte  avvicinarsi.
Me:chi non muore si rivede..
M:chi si dà alla pazza gioia si evita
Me:ha parlato
alzai la testa per guardalo, mi stava fissando con la sua canna in bocca. In tutta la bellezza che Mattheo Marvolo Riddle può emanare. Questo pomeriggio avevo pensato all'accaduto e alla sua reazione, a ciò che avevamo passato e ai sentimenti...forse era meglio parlare, chiarire questa cosa. Può sembrare che abbiamo passato poco tempo insieme, ma si può definire un colpo di fulmine?
Non so come la pensa lui ed è questo cioè che mi fa pensare di più, perché abbiamo trascorso davvero poco tempo insieme e non sarei molto realista a pensare che lui provi qualcosa per me, anche se mi ha detto quelle cose prima della mia partenza.

Si sedette anche lui accanto a me porgendomi la canna, senza dire nulla accettai e feci qualche tiro.
M:cosa dicevi di mio fratello?
Me:dicevo "che cazzo vuoi?"
M: basta?
Me:si, poi mi hai baciata
Mattheo annuì riprendendosi la canna e facendo qualche tiro anche lui.
Me:che ricordi non avevamo una conversazione tranquilla da un po'
M:chissà perché
Me:già

continuammo a parlare tranquillamente per tutta la sera, strano ma vero, dopodiché mi alzai e tornai in camera, avevo bisogno di dormire.

Spazio Autrice💘

Ciao ragazzi! Innanzitutto vorrei ringraziarvi per la pazienza, dato che ci sto mettendo un po' per pubblicare i capitoli, ma ormai, mi duole dirlo, siamo quasi arrivati alla fine della storia..
Comunque scusatemi ancora per l'attesa e per il capitolo che è un po' corto, solo sto cercando di fare almeno qualche capitolo in più e rimandare la fine.

Inoltre siamo quasi arrivati a 200k!!
vi amo davvero tanto e non avrei mai pensato di arrivare a questi traguardi! 💓

-M💕

(scusate gli eventuali errori grammaticali)

𝑾𝒉𝒚 𝒊 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒚𝒐𝒖? // Mᴀᴛᴛʜᴇᴏ RɪᴅᴅʟᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora