Capitolo 26 - SEGRETI E CONFIDENZE

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Quella mattina il cuscino profumava di gelsomino. Ginevra vi affondò il naso con un sospiro. Era buonissimo. Pian piano il torpore del sonno l'abbandonò, anche se non del tutto. Con un movimento dei piedi spostò la coperta. Si mise a sedere, si stiracchiò e, dopo un grande sbadiglio, aprì gli occhi.

Come tutte le mattine, la camera era deserta. Le sue compagne erano già scese per la colazione. Erano troppo mattiniere per i suoi gusti.

Notò che nemmeno Ice era in camera.

"Probabilmente è in giro a leggere il suo libro oppure si trova nell'ufficio di Silente. In ogni caso, si farà vivo lui. Lo fa sempre", pensò lei.

Continuando a sbadigliare abbandonò il letto, preparandosi psicologicamente la nuova giornata.

Con sua grande sorpresa, quando aprì la porta del bagno, trovò qualcuno al suo interno. Angelina era per terra, piegata sulla tazza del gabinetto mentre rigettava fuori tutto quello che aveva mangiato la sera prima.

- Angelina... Va tutto bene? - sussurrò.

Lei non rispose. Sembrava stordita.

Probabilmente non si era nemmeno accorta della sua presenza.

Dopo aver tirato lo sciacquone, si sedette per terra, vicino al gabinetto, asciugandosi la bocca con il dorso della mano.

Abbassò lo sguardo e, con mano tremante, si toccò il ventre. - Io non capisco – disse tra sé e sé.

Ginevra si chinò alla sua altezza e le passò un fazzoletto. In quel momento, Angelina si accorse della sua presenza. Dal modo in cui si muoveva, Ginevra capì che era molto imbarazzata. Cercava di tirarsi su ma non ci riusciva, alla fine si arrese e lasciò che Ginevra l'aiutasse a darsi una ripulita.

- Vuoi che ti porti qualcosa?

Angelina scosse la testa.

- Hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male? - provò Ginevra, ma la Cacciatrice scosse nuovamente la testa.

- Ho un... un... un ritardo.

Ginevra strabuzzò gli occhi. - Mi stai dicendo che...

- Temo proprio di sì – mormorò.

- Sei sicura? Di quanto?

- Sei settimane. E sono giorni che continuo ad avere nausee. Pensavo che fosse tutto lo stress dovuto al Quidditch, ai M.A.G.O. che si avvicinano e a quella strega della Umbridge... - iniziò a singhiozzare. - Non so nemmeno se esserne felice. Speravo fosse solo un ritardo... un ritardo molto lungo. Adesso? Che cosa faccio? Cosa dico a Fred? 'Ehi, amore, sai la novità? Sono incinta!'? Mi lascerà sicuramente. Me lo sento!

Nascose il viso tra le mani e iniziò a singhiozzare.

Anche se in modo impacciato, Ginevra la strinse a sé e disse: - Tranquilla, andrà tutto bene. Fred non ti lascerà.

Avevano parlato per più di un quarto d'ora e quando Ginevra riuscì finalmente a tranquillizzarla la riaccompagnò a letto.

- Ho paura e, allo stesso tempo... Sono così contenta! - disse Angelina toccandosi istintivamente la pancia. - Ho solo diciassette anni...

Ginevra le accarezzò la testa affettuosamente.

Vederla così emotiva e fragile la commosse profondamente, non riusciva neanche ad immaginare lo sconvolgimento che stava provando.

- Se è capitato adesso, vuol dire che doveva capitare! - disse, cercando di tirarla su di morale.

Un piccolo sorriso increspò le labbra della Cacciatrice. - Cosa mi consigli di fare... con Fred? Dovrei dirglielo? – Aveva le lacrime agli occhi. - I miei mi uccideranno. E se la Umbridge lo viene a sapere...

Light and Darkness《THE BLACK CHRONICLES》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora