Capitolo 20 - DICHIARAZIONI E CIOCCOLATA

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Erano le cinque del mattino quando Regulus sentì bussare alla porta d'ingresso. Non era riuscito a prendere sonno, preoccupato com'era per la situazione in cui si trovavano lui e sua nipote. Doveva trova una soluzione, ma non era facile. Aveva esaurito tutte le idee.

Poi la sua mente andò ad Arthur Weasley. "Spero stia bene. È un brav'uomo", pensò tra sé e sé.

Andò subito ad aprire la porta, trovandosi davanti a due donne. Erano la signora Weasley e Emily Tonks.

- Molly! Come sta Arthur? - chiese Regulus, sollevato, invitando le due donne ad entrare in casa.

Chiuse la porta d'ingresso. Poi, quando posò il suo sguardo su Emily, gli venne un lampo di genio. Un tempo, quella pazza di sua cugina Bellatrix aveva molti libri sulla magia oscura. Ricordava un libro in particolare che, forse, poteva fare al caso suo. Ma, quando Bellatrix venne arrestata, il Ministero della Magia si appropriò di libri, amuleti, pozioni... Ogni cosa. Forse, con l'aiuto di Emily, avrebbe potuto recuperare facilmente il libro che gli serviva dall'archivio del Ministero.

Doveva aiutare Ginevra a liberarsi di quella bestia oscura nella sua testa, a qualunque costo.

- Guarirà – assicurò la signora Weasley, distogliendolo dai suoi pensieri. Sembrava sfinita. - Sta dormendo. Ora c'è Bill con lui. - Poi sorrise. - Grazie per aver ospitato i miei figli. Non so come ringraziare te e Sirius.

- Non preoccuparti. Per noi è un piacere. I ragazzi sono in cucina, sono rimasti svegli tutta la notte.

La signora Weasley non se lo lasciò ripetere due volte e scese nel seminterrato per raggiungere la cucina e riabbracciare i figli. Emily stava per seguirla, ma Regulus le bloccò il braccio. - Dobbiamo parlare – disse in tono secco.

Lei roteò gli occhi. - Ciao anche a te, Black – sussurrò lei, sommessamente. Sembrava stanca, ma sorrideva. - Di cosa vuoi parlare?

- Vieni con me.

Il suo tono era deciso e serio. Tenendola per mano, salirono le scale fino al quarto piano.

Una volta entrati nella camera dell'ex Serpeverde, egli richiuse la porta, sigillandola con un incantesimo nonostante le proteste di Emily.

- Si può sapere perché tanti segreti? - chiese sedendosi ai piedi del letto di lui.

Si guardò intorno. Non era mai stata nella sua camera, ma era come l'aveva sempre immaginata: perfettamente ordinata, luminosa e piena di libri. Infatti, ogni muro della stanza era completamente occupato da scaffali su scaffali di libri. Era più fornito di un negozio.

"Sono nella camera di Regulus Black e sono seduta sul suo letto! Qualcuno mi dia un pizzico", Emily si sentiva come un'adolescente nella camera del suo primo amore. Ma sapeva che tutte le fantasie che lo riguardavano fin da quando avevano quattordici anni non si sarebbero mai avverate. L'uomo che aveva davanti la odiava a morte e non sapeva nemmeno il perché.

- Ho bisogno del tuo aiuto – disse Regulus, con tono calmo.

Emily sgranò gli occhi, sorpresa. - Regulus Black vuole che io lo aiuti?

Lui sbuffò, un po' infastidito dal tono che lei aveva usato. - È così strano che io chieda aiuto?

- Sì – rispose lei senza pensarci. - Io e tu siamo come cane e gatto, ricordi? E poi tu hai sempre rifiutato il mio aiuto. Anche quando eravamo a Hogwarts!

Regulus aggrottò leggermente la fronte. - Ti sembra questo il momento di parlarne?

Quello che avrebbe voluto rispondere Emily era: "Sì. Voglio capire perché mi odi, quando invece io ti amo", ma in realtà la sua risposta fu un tantino diversa: - Hai ragione... In cosa posso aiutarti?

Light and Darkness《THE BLACK CHRONICLES》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora