Capitolo 6 - SORPRESA

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Nei giorni seguenti, a Grimmauld Place ci fu un via vai di gente.

Harry non poteva che essere sollevato dal trovarsi lì, piuttosto che con i Dursley, ma l'ansia dell'udienza non aveva accennato ad abbandonarlo. Tutti non avevano fatto altro che rassicurarlo, confortarlo. Ma il più delle volte riuscivano solo a farlo infuriare. Per sua fortuna lo avevano assolto da tutte le accuse.

Finalmente mancava solo un giorno al suo ritorno ad Hogwarts e Merlino solo sapeva quanto desiderava tornare lì, la sua casa...

- Ma guardatelo... il signor Potter è concentratissimo nelle pulizie oggi! - fu il commento ironico di sua sorella che riuscì a distrarlo.

In effetti Harry stava spazzando le cacche di Edvige dalla cima dell'armadio, mentre Ginevra era sdraiata su uno dei letti a guardarlo e ridacchiare.

Harry sorrise. - Be', almeno io faccio qualcosa - disse. - Tu non hai nient'altro da fare oltre che rimanere lì a fissarmi?

- Io sono libera dai miei doveri e mi piace stuzzicare il mio fratellino - disse mostrando il suo tipico sorriso velato da un filo di ironia.

Harry cercò qualcosa da dire ma venne interrotto da Ron che entrò con un paio di buste.

- Sono arrivate le liste dei libri - disse, gettandone una a Harry, che era in piedi su una sedia, e l'altra alla ragazza. - Era ora, credevo che si fossero dimenticati, di solito arrivano molto prima...

- Be', meglio tardi che mai, Ronnie - sospirò Ginevra, mettendosi a sedere sul letto mentre Harry buttava le ultime cacche in un sacchetto della spazzatura, scagliandolo oltre la testa di Ron, nel cestino nell'angolo, che lo inghiottì e fece un gran rutto. Poi aprì la sua lettera insieme alla sorella, sedendosi al suo fianco.

In tutto questo Ron li linciò con lo sguardo, indeciso se arrabbiarsi con Harry o con Ginevra, dato che il primo gli aveva quasi scagliato contro una bomba puzzolente di cacche di gufo mentre la seconda lo aveva chiamato con quello stupido e irritante soprannome. Infine decise di fingere che niente di tutto ciò fosse successo e di aprire anche lui la sua lettera.

All'interno della busta c'erano due fogli di pergamena: uno era il solito avviso che la scuola cominciava il primo settembre; l'altro elencava i libri per il nuovo anno... ma c'era un terzo e insolito foglio, sia per Ron che per Ginevra.

Crac.

Fred e George si Materializzarono proprio accanto al loro fratellino, facendolo trasalire per lo spavento.

- Miseriaccia!

- Non ti emozionare troppo, Bilius - disse Fred pizzicandogli la guancia.

- E facci vedere la tua letterina - aggiunse George levando la lettera dalle mani di Ron con maestria.

Ridacchiò, ma il sorriso sparì immediatamente quando il suo occhio cadde su un rigo ben preciso. - Impossibile. Sei diventato prefetto!


Finalmente a Grimmauld Place regnava il silenzio. Nessun suono, nemmeno i rumori sospetti nella camera dei gemelli Weasley, né le urla del dipinto di Walburga Black, o persino le grida di Molly contro i suoi numerosi figli, disturbava quella pace che Sirius si stava godendo. Era comodamente sdraiato sul divanetto del soggiorno, ad occhi chiusi... e le probabilità che si sarebbe appisolato da un momento all'altro erano alte ma, purtroppo per lui, ci fu un intoppo o meglio dire un botto. Ebbene sì, dal piano di sopra si sentì un forte rumore che lo fece scattare.

- Ma che diavolo sta succedendo lì sopra?

- Ron! RON!

Ron era disteso sul pavimento, privo di sensi. Fred era seduto a cavalcioni su di lui e lo schiaffeggiava cercando di farlo svegliare, ma quello non reagiva.

Light and Darkness《THE BLACK CHRONICLES》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora