Capitolo 39 - I BUONI E I CATTIVI

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Era come nel suo incubo: una grande stanza di pietra, fredda e poco illuminata.

Non appena vi entrò, Ginevra si sentì attanagliare la gola dalla paura.

C'era persino l'enorme arco di pietra... Era tutto uguale.

Regulus e Emily arrivarono poco dopo. Le bastò scambiare una breve occhiata con lui per intuire che stavano pensando alla stessa cosa: Stava per succedere.

Gli altri membri dell'Ordine li raggiunsero, lanciandosi nella battaglia che i Mangiamorte avevano scatenato con i membri dell'ES. Ginevra non si aspettava di trovarli lì: Hermione, Ron, Neville, Luna Lovegood, Ginny Weasley, Draco, Blaise, Theodore, Daphne... facevano tutti da scudo a Harry.

Era steso a terra, sembrava svenuto; o almeno era quello che sperava Ginevra.

Si guardò intorno, tenendo d'occhio suo padre: abbatteva Mangiamorte come un forsennato e dal sorriso che sfoggiava sembrava divertirsi un mondo.

Regulus, Emily e Nymphadora proteggevano i ragazzi, combattendo a suon di Schiantesimi contro tutti i Mangiamorte che osavano farsi avanti; Draco e gli altri Serpeverde, però, sembravano impegnati in una lotta verbale con altri quattro Mangiamorte dai volti nascosti sotto i cappucci neri e le maschere.

Continuando a combattere al fianco di Moody, Ginevra riuscì a captare la loro conversazione.

- Come hai potuto schierarti dalla loro parte? - gridava uno dei Mangiamorte a Daphne. Le puntava contro la bacchetta, ma non era certo se le avrebbe lanciato contro un incantesimo.

- Come hai potuto tu – ribatté la ragazza, senza nascondere il disgusto. - Dove credi che ti porterà tutto questo? Dove porterà tutti voi?

- Che ragazza sciocca – disse un altro Mangiamorte. - Non capisci che tutto questo ci porterà alla vittoria? Avremo finalmente tutto ciò che abbiamo sempre sognato!

- Davvero, padre? - sbottò Theodore, spalleggiando la sua amica. Chiamare il Mangiamorte in quel modo gli dava il voltastomaco. - Credete davvero a tutte quelle assurdità? Mi fate quasi pena – mormorò infine, come se ammetterlo gli costasse un certo sforzo.

- Abbiamo sopportato a sufficienza le vostre continue pretese, le vostre torture – disse Blaise, fronteggiando i quattro Mangiamorte che stavano di fronte a loro. - Non non vogliamo essere come voi.

Un uomo dai lunghi capelli biondi, sghignazzò. Ginevra lo riconobbe subito: era Lucius Malfoy.

A quel punto capì che davanti ai suoi amici Serpeverde c'erano i loro padri, ma era troppo impegnata a fronteggiare uno spietato Mangiamorte per reagire a quella scoperta. Non osava nemmeno immaginare quello che stavano provando i suoi amici in quel momento.

- Presto vi renderete conto che non potete scegliere – disse Lucius Malfoy. Il suo tono era glaciale, così come i suoi occhi.

- Ti sbagli! – gridò Draco al padre. - Finalmente ho trovato il mio posto! Tutti noi lo abbiamo trovato – e nel dirlo indicò anche i suoi amici.

- Quegli schifosi Mezzosangue gli hanno fatto il lavaggio del cervello – disse uno dei Mangiamorte.

- Daphne – chiamò un altro con tono imperativo. - Ti ordino di...

- Tu non mi ordini proprio niente! Nono sono una tua proprietà! Non più.

Blaise levò la bacchetta contro il proprio padre. Il suo volto esprimeva tutta la rabbia che provava. - Noi. Non. Vogliamo. Essere. Come. Voi.

Light and Darkness《THE BLACK CHRONICLES》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora