Era come nel suo incubo: una grande stanza di pietra, fredda e poco illuminata.
Non appena vi entrò, Ginevra si sentì attanagliare la gola dalla paura.
C'era persino l'enorme arco di pietra... Era tutto uguale.
Regulus e Emily arrivarono poco dopo. Le bastò scambiare una breve occhiata con lui per intuire che stavano pensando alla stessa cosa: Stava per succedere.
Gli altri membri dell'Ordine li raggiunsero, lanciandosi nella battaglia che i Mangiamorte avevano scatenato con i membri dell'ES. Ginevra non si aspettava di trovarli lì: Hermione, Ron, Neville, Luna Lovegood, Ginny Weasley, Draco, Blaise, Theodore, Daphne... facevano tutti da scudo a Harry.
Era steso a terra, sembrava svenuto; o almeno era quello che sperava Ginevra.
Si guardò intorno, tenendo d'occhio suo padre: abbatteva Mangiamorte come un forsennato e dal sorriso che sfoggiava sembrava divertirsi un mondo.
Regulus, Emily e Nymphadora proteggevano i ragazzi, combattendo a suon di Schiantesimi contro tutti i Mangiamorte che osavano farsi avanti; Draco e gli altri Serpeverde, però, sembravano impegnati in una lotta verbale con altri quattro Mangiamorte dai volti nascosti sotto i cappucci neri e le maschere.
Continuando a combattere al fianco di Moody, Ginevra riuscì a captare la loro conversazione.
- Come hai potuto schierarti dalla loro parte? - gridava uno dei Mangiamorte a Daphne. Le puntava contro la bacchetta, ma non era certo se le avrebbe lanciato contro un incantesimo.
- Come hai potuto tu – ribatté la ragazza, senza nascondere il disgusto. - Dove credi che ti porterà tutto questo? Dove porterà tutti voi?
- Che ragazza sciocca – disse un altro Mangiamorte. - Non capisci che tutto questo ci porterà alla vittoria? Avremo finalmente tutto ciò che abbiamo sempre sognato!
- Davvero, padre? - sbottò Theodore, spalleggiando la sua amica. Chiamare il Mangiamorte in quel modo gli dava il voltastomaco. - Credete davvero a tutte quelle assurdità? Mi fate quasi pena – mormorò infine, come se ammetterlo gli costasse un certo sforzo.
- Abbiamo sopportato a sufficienza le vostre continue pretese, le vostre torture – disse Blaise, fronteggiando i quattro Mangiamorte che stavano di fronte a loro. - Non non vogliamo essere come voi.
Un uomo dai lunghi capelli biondi, sghignazzò. Ginevra lo riconobbe subito: era Lucius Malfoy.
A quel punto capì che davanti ai suoi amici Serpeverde c'erano i loro padri, ma era troppo impegnata a fronteggiare uno spietato Mangiamorte per reagire a quella scoperta. Non osava nemmeno immaginare quello che stavano provando i suoi amici in quel momento.
- Presto vi renderete conto che non potete scegliere – disse Lucius Malfoy. Il suo tono era glaciale, così come i suoi occhi.
- Ti sbagli! – gridò Draco al padre. - Finalmente ho trovato il mio posto! Tutti noi lo abbiamo trovato – e nel dirlo indicò anche i suoi amici.
- Quegli schifosi Mezzosangue gli hanno fatto il lavaggio del cervello – disse uno dei Mangiamorte.
- Daphne – chiamò un altro con tono imperativo. - Ti ordino di...
- Tu non mi ordini proprio niente! Nono sono una tua proprietà! Non più.
Blaise levò la bacchetta contro il proprio padre. Il suo volto esprimeva tutta la rabbia che provava. - Noi. Non. Vogliamo. Essere. Come. Voi.
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Light and Darkness《THE BLACK CHRONICLES》
Fanfiction[Sequel di 'Secrets'] 《The Black Chronicles》 🏆#1 nella lista SMERALDO allo Scambio di Letture a Premi di aira130 - 26/03/2022 ATTENZIONE! Questa storia può trattare tematiche sessuali o violente, però le descrizioni delle scene non si soffermeranno...