Capitolo 23 - TORMENTO

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La luce fioca dell'alba filtrava dalla finestra, dando al volto di Alastor Moody una tonalità giallastra. Sorseggiava un bel bicchiere di Whisky Incendiario, mentre il suo occhio magico vigilava attento fuori dalla finestra. Come se si aspettasse di essere attaccato da un momento all'altro, come l'ultima volta.

Erano passate quasi otto ore dalla fine del 1995 e augurarsi che il nuovo anno fosse migliore rispetto al suo predecessore era una lontana utopia. Per Alastor c'era ben poco da festeggiare. Voldemort era tornato e la guerra incombeva su di loro come un avvoltoio.

"Ci vuole vigilanza costante", continuava a ripetersi il vecchio Auror.

Voldemort si stava muovendo e l'assalto ad Arthur Weasley ne era l'ennesima conferma. Voleva impossessarsi della profezia e capire dove avesse sbagliato l'ultima volta.

Voleva la guerra.

Dovevano essere pronti per quando sarebbe arrivata. Era solo questione di tempo.


La sveglia indicava che erano le 7:45 del mattino e dall'altoparlante uscì una canzone babbana, che diede il via a un mal di testa martellante per la povera Emily Tonks.

Provò più volte a distruggere quell'arnese infernale, battendo un pugno alla cieca, e alla fine ci riuscì.

Il dolore alla testa divenne un po' più sopportabile e la voglia di restare sotto il piumone e dormire tutto il giorno era allettante. Ma perché doveva uscire dal letto quando c'era una coperta calda e accogliente a darle conforto?

La risposta bussò subito alla porta della sua stanza ed entrò senza attendere una risposta.

- Buongiorno, raggio di sole! Ieri sera è stato fantastico, dovremmo farlo ogni anno! - la salutò Claire, la sua coinquilina.

Emily lanciò un debole gemito di protesta, stringendo gli occhi.

Sentire la voce della sua coinquilina fu più atroce della musica alla radio.

La sera prima era uscita con Claire e il suo gruppo di amici per festeggiare insieme l'ultimo dell'anno. All'inizio Emily aveva bevuto qualche sorso di champagne per il brindisi di rito, ma la sua coinquilina aveva deciso che non potevano fermarsi allo champagne. No di certo!

Il più grande difetto di Emily? Non riusciva mai a dire di no e Claire, ovviamente, ne approfittava. Si conoscevano da quasi otto anni. Una lunga e bella amicizia, nata per caso, che le aveva portate a vivere insieme da quattro anni. Claire era una babbana e non aveva la minima idea che Emily fosse una strega. Per sua fortuna o sfortuna, Claire non ha mai creduto nella magia o in un mondo sovrannaturale. Infatti Emily fingeva di essere una hostess, viaggiare in continuazione era un'ottima copertura per il suo vero lavoro.

Claire, invece, lavorava come commessa in un negozio di animali e, di tanto in tanto, portava a casa qualche povero animaletto indifeso e bisognoso di cure prima di portarlo in negozio e metterlo in adozione.

Claire era una donna molto impulsiva, festaiola, spontanea. Emily, invece, era tutto l'opposto. Talmente diverse, eppure si completavano perfettamente.

- Dove la trovi tutta questa energia? Hai bevuto più di me ieri sera! - protestò Emily, massaggiandosi le tempie. - Mi sento come se ci fosse un omino con un martello pneumatico nella mia testa.

Claire si avvicinò alla finestra e aprì le tende, ignorando le proteste dell'amica.

- Ti odio.

Claire sorrise.

Era una ragazza molto bella, alta, dal corpo invidiabile e dai lunghi capelli bruni.

- Ti ho portato il mio infallibile rimedio per i postumi della sbornia. Sei contenta? - disse, mostrando un sorriso smagliante. Si sedette sul letto, al suo fianco, e le diede un bicchiere. - Bevi. Ti sentirai meglio.

Light and Darkness《THE BLACK CHRONICLES》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora