Capitolo 33 - L'ES

30 4 99
                                    

Durante la loro ultima lezione dell'ES, prima delle vacanze pasquali, la maggior parte del gruppo era riuscita a evocare un Patronus corporeo anziché dei soliti sbuffi di vapore argenteo, grazie anche all'ausilio di un Molliccio che la Stanza delle Necessità fece apparire dal nulla.

- Pensate a qualcosa che vi rende felici – ricordò loro Harry, camminando tra di loro dando suggerimenti.

Fred e George furono tra i primi ad evocare un Patronus corporeo. Quello di Fred era una volpe, mentre quello di George era un dolcissimo scimpanzé; i due fratelli avevano persino dato inizio ad una discussione su quale dei due Patronus fosse più potente, battibeccando proprio come due bambini.

Nel frattempo la Stanza delle Necessità si stava riempendo di Patronus e di esclamazioni gioiose.

- Sono così carini! - esclamò allegramente Katie guardandosi intorno.

Era come essere in un parco giochi pieno di animali luminosi: cavalli, cigni, procioni, cani, gatti, uccellini, ippogrifi, grifoni... una vera meraviglia.

Paul annuì, trovandosi completamente d'accordo con lei, mentre guardava con affetto il suo Patronus; uno scintillante quokka argenteo che continuava a saltellargli attorno e a guardarlo con i suoi dolci occhioni.

- Wow! - gridò Draco, seguendo con lo sguardo il proprio Patronus che pian piano prendeva forma; era un bellissimo ed elegante pavone. - Non mi aspettavo di riuscirci davvero!

- Bravissimo, Draco – si congratulò Harry quando gli passò vicino, felice che anche lui fosse riuscito ad evocarne uno.

Anche Draco era felice. Anzi, ne era a dir poco emozionato.

Istintivamente lanciò un'occhiata a Hermione, incrociando il suo sguardo luminoso e sorridente. Anche lei era appena riuscita ad evocare il suo Patronus: una lontra argentea stava volteggiando nella Stanza delle Necessità, per poi tornare da lei per giocare.

- Ma come ci riesci? - gli domandò Daphne, dalla cui bacchetta uscivano solo sputacchianti sbuffi di vapore argenteo. - Sono giorni che ci provo! - aggiunse imbronciata.

- Devi pensare a qualcosa che ti renda felice - le ricordò, con un sorriso smagliante.

- E tu a cosa pensi, Drake? - lo provocò Blaise, spintonandolo giocosamente.

Draco abbassò lo sguardo, senza riuscire a nascondere il rossore sulle guance diafane e un piccolo sorriso imbarazzato.

Theodore e Daphne iniziarono a ridacchiare insieme a Blaise, ma non con cattiveria, bensì nel modo scherzoso che usavano sempre tra di loro per stuzzicarsi.

I tre Serpeverde sapevano benissimo qual'era il pensiero felice del loro amico Draco o meglio chi.

Hermione era l'unica a renderlo felice. Davvero felice. Grazie a lei il vero Draco era emerso, abbandonando i pregiudizi e gli ideali della sua famiglia e trovando persino dei nuovi amici.

Chi l'avrebbe mai detto?

Draco Malfoy era felice grazie a Hermione Granger.

I due tornarono a guardarsi, come due fidanzatini.

L'uno non poteva fare a meno dello sguardo dell'altra. Lui stava sorridendo. Un sorriso genuino, dolce, ed era indirizzato proprio a lei.

Hermione sospirò. Amava quel sorriso.

In realtà non c'era una sola cosa che non amasse di lui: la sua dolcezza, il suo senso dell'umorismo, il suo carattere, la sua passionalità. Ma se c'era una cosa di lui che amava più di ogni altra cosa erano i suoi occhi azzurri e penetranti, nei quali si perdeva ogni volta, e amava il modo in cui i suoi pensieri si riflettevano in essi, quasi fossero lo specchio della sua anima.

Light and Darkness《THE BLACK CHRONICLES》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora