Capitolo 35 - LA PROMESSA

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Arrivarono a Grimmauld Place qualche ora più tardi.

Quando Sirius vide sua figlia non poté trattenere l'emozione. L'abbracciò molto forte, togliendole quasi il respiro, e le diede un tenero bacio sulla fronte. Sciolto l'abbraccio, si osservarono a vicenda, senza dire una parola.

Sirius le accarezzò il viso, scostando qualche capello ribelle con le dita.

Aveva sentito molto la mancanza della sua bambina.

Guardandola dritto negli occhi capì che c'era qualcosa che la turbava. Nonostante sapesse cosa fosse successo a Hogwarts, grazie alla parlantina del suo prozio Phineas, poté solo immaginare quello che lei stava provando in quel momento.

La tranquillizzò con uno sguardo.

Avrebbero parlato in un secondo momento.

Ginevra accennò un sorriso. - Mi sei mancato, papà.

- Anche tu, piccola mia.

Poi Ginevra si allontanò dicendo di aver bisogno di una doccia. In realtà quella era solo una scusa. Aveva solo bisogno di stare sola per qualche minuto. Sirius capì al volo e la lasciò andare, dopodiché si rivolse ai suoi nuovi ospiti. Fred e George lo salutarono sfoggiando un gran sorriso, dandogli la sensazione che si erano appena tolti un gran peso dal petto.

- Finalmente liberi, eh? - ridacchiò, battendo una mano sulla spalla di Fred.

- Già – concordò lui. - Ora possiamo mettere in cantiere la nostra attività!

- Domani andremo a sistemare il negozio. Tra due giorni ci sarà l'inaugurazione – disse George, elencando distrattamente i mobili ancora da montare e i vari prodotti ancora da preparare. Ma mentre parlava lanciava occhiate preoccupate in direzione della scala.

Aveva notato l'ombra scura sul viso di Ginevra e il suo unico pensiero era scoprire cosa c'era che non andava. Non faceva altro che chiedersi cosa fosse successo di tanto orribile a Hogwarts da turbare Ginevra a tal punto da scappare persino dal suo sguardo.

Una parte di lui moriva dalla voglia di seguirla e stringerla a sé.

Alla fine Fred riuscì a coinvolgere il gemello in un dettagliato racconto della loro fuga da Hogwarts, alla quale Sirius sembrava molto interessato, ma la loro conversazione ebbe vita breve poiché venne interrotta da un lieve colpo di tosse. Dopo svariati e inutili tentativi di attirare l'attenzione su di sé, Angelina era riuscita nel suo intento.

Fred si voltò a guardarla. Si era quasi dimenticato di lei.

Quando Sirius guardò la ragazza notò il suo ventre leggermente gonfio e gli tornarono in mente tanti ricordi. Per lui fu come un vero tuffo nel passato di diciotto anni prima, quando Lily era incinta sua figlia Ginevra. I rimorsi e la nostalgia tornarono a colpirlo come un'onda improvvisa e Sirius non poté fare a meno di ricordare il grosso pancione di Lily e l'infinita bellezza del suo viso radioso. Nonostante fossero passati tanti anni ricordava ancora il suono della sua risata e il suo tenero sorriso.

Anche quella ragazza, pensò, era molto bella. La carnagione scura sembrava morbida come la seta e i capelli corvini erano intrecciati in una lunga treccia che le ricadeva sulla spalla. Ma la sua bellezza non era assolutamente paragonabile a quella di Lily.

"Lily era troppo bella", pensò Sirius, rimpiangendo il giorno in cui l'aveva lasciata proprio diciott'anni prima.

Fu solo per un'istante, poi si pentì di quel vile pensiero ricordando a sé stesso che se non avesse lasciato Lily, Harry, quel caro ragazzo che per lui era come un figlio, non sarebbe mai nato.

Light and Darkness《THE BLACK CHRONICLES》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora