Capitolo 7 - CON GLI OCCHI DELLA MORTE

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"La notte veglio 

richiamo il tuo volto alla memoria"

_Plinio il Giovane


Fuori dalla stazione di Hogsmeade, in un sentiero buio e fangoso, erano parcheggiate le solite cento carrozze che avrebbero portato gli studenti fino al castello. Ma quando Ginevra vide cosa trainava le carrozze rimase impietrita per qualche istante. E, in quel momento, sentì una voce che la fece sobbalzare. - Si chiamano Thestral. - Era la voce di Cedric.

Ginevra si voltò così in fretta che per un attimo sperò con tutta se stessa che lui fosse alle sue spalle. Ma purtroppo non andò come sperava.

Il ricordo della sua bellissima voce vorticava attorno a lei come uno spettro. - Sono dei Cavalli Alati, possono essere visibili solo da chi ha visto qualcuno morire.

Quelle parole la riportarono a qualche anno prima, quando lei era una ragazzina pronta a iniziare il secondo anno ad Hogwarts. Erano appena scesi dal treno per raggiungere le carrozze, per lei era la prima volta, dato che gli studenti del primo anno raggiungevano il castello tramite le barche e quando vide che niente trainava le carrozze Cedric si era subito apprestato a spiegarle il motivo.

E ancora una volta sentì l'eco della sua risata. - Lo so, non è un argomento molto allegro - disse massaggiandosi il collo con aria imbarazzata.

Lei sorrise, proprio come in quell'occasione, ricordando l'espressione tenera del ragazzo.
In quel momento le lacrime minacciavano di uscire fuori, come le succedeva quando pensava a lui. La morte di Cedric era stato un duro colpo e averlo visto cadere senza vita in quel cimitero continuava ad essere l'incubo che la tormentava ogni volta che chiudeva gli occhi.

Ma cercò di farsi forza.

Ginevra decise di concentrare la sua attenzione sulle creature dinnanzi a lei. Erano di color nero, con un muso da rettile e la pelle tutta ossa. Il loro aspetto inquietava un po', ma non sembravano pericolosi agli occhi di lei.

- Sembrano tranquilli - mormorò inconsciamente.

Lentamente avvicinò la mano al muso della creatura ma quella indietreggiò bruscamente, ridestandola da quello stato di trans in cui era entrata.

- Li vedi anche tu? - Per poco Harry non le fece venire un colpo.

Non si era neanche accorta che fosse così vicino a lei.

Harry fissava i Thestral, un po' incantato e spaventato da quelle creature.

- Cosa sono? - continuò lui. Ma Ron rispose prima che la giovane Black ne avesse l'occasione.

- Di che parli Harry? Le carrozze si sono sempre trainate da sole.

Per un attimo Harry credette di essere diventato pazzo. Forse quello che gli era successo negli ultimi tempi lo aveva scombussolato più del dovuto, ma lui sapeva che non era il solo a vederli. Aveva visto Ginevra con lo sguardo perso e sembrava così triste mentre guardava quelle creature... come se sapesse che cosa fossero.

Forse la sua mente gli stava giocando un brutto scherzo ma non era in grado di immaginare qualcosa del genere. Quelle creature erano strane e inquietanti, ma allo stesso tempo lo affascinavano molto.

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