Finita la lezione, Lily si alza precipitosamente dalla sedia, raccoglie con distrazione le cose dal banco e, senza neanche premurarsi di chiudere la tracolla, muove dei passi per raggiungere James.
Il ragazzo è proprio lì, appoggiato all'ingresso dell'aula con una spalla e la testa incassata tra le spalle.
"Ehi," mormora non appena gli è più vicina, poggiandogli goffamente una mano sul braccio. "Potrebbe essere una coincidenza."
Lo sguardo del Grifondoro, a quelle parole, è inequivocabile. "Una coincidenza che ben quarantatré anni..." si guarda intorno, con aria circospetta, e abbassa la voce di qualche ottavo: "Ci sia un alto James Potter a Hogwarts?"
Lily a quelle parole non ha nulla da replicare.
"Prongs," si avvicina Remus, affiancato da Sirius, "Vuoi parlare con la McGranitt?"
"Ma quale McGranitt, noi adesso andiamo da quel finto James e..."
"Ragazzi," una voce squillante interrompe le parole di Sirius, "Come vi è sembrata la lezione?"
Lily lancia uno sguardo ai tre ragazzi e, trovandoli immobili al suo fianco e per nulla intenzionati a rispondere, si fa avanti: "Ciao Lyn! Davvero interessante," fa con un sorriso, "Il prof poi..."
"È veramente imbarazzante, sì," continua una terza voce per lei e Lily quasi inorridisce nel vedere chi è il ragazzo che si è avvicinato, "Non vi scandalizzate, il vecchio Lumacone ha questa piccola abitudine delle preferenze convenienti, secondo lui s'intende." Detto questo, passa un braccio intorno alle spalle dell'amica e tende una mano davanti a sé: "Io sono James," sorride malandrino, "James Sirius Potter."
Dietro di lei, Lily sente un tonfo sordo e un gemito malcelato. Osserva con occhi grandi la mano tesa davanti a sé, poi sposta lo sguardo sul ragazzo - su James Sirius Potter.
E ora che se lo trova così vicino, Lily non ha dubbi sulla sua parentela con James - il suo James, no, nessun suo, corregge mentalmente. Solo James!
James Sirius ha gli occhi nocciola della stessa sfumatura e i capelli, beh quelli sono proprio capelli Potter. Ma, e Lily si sorprende di se stessa nel notarlo, è il sorriso che le da la conferma definita a ogni suo dubbio.
La leggera fossetta sulla guancia sinistra, le labbra storte, la risata che arriva fino agli occhi. Quel sorriso lí non lo potrebbe mai confondere.
"Scusala," interviene Remus dopo alcuni istanti di silenzio. Le posa una mano sulla schiena e stringe la mano del James del futuro: "Io sono Frank. È un piacere conoscerti, scusaci ma abbiamo ancora un po' di fuso orario sulle spalle."
"Tranquilli," James Sirius si apre in un sorriso amichevole, leggero e Lily sente l'irrefrenabile voglia di tempestarlo di domande. "Allora, benvenuti e non vi preoccupate, Hogwarts non è male come sembra. Magari quando vi passa lo stordimento ci facciamo una chiacchiera," accompagna le sue parole con un occhiolino prima di rivolgersi a Lyn: "Fred ci sta di nuovo provando con Meredith Canon, andiamolo a prelevare e muoviamoci: McMillian mi mette in punizione se faccio di nuovo ritardo."
Lyn annuisce con aria rilassata, come se tutta quella situazione sia per lei di routine, e saluta tutti loro con la promessa di rincontrarsi in Sala Grande.
"Prongs," chiama Sirius, dopo alcuni minuti in cui tutti e quattro si sono limitati a osservare quello strano gruppetto allontanarsi: "Nemmeno tu puoi essere così egocentrico da chiamare tuo figlio con il tuo nome."
"E il tuo," aggiunge Remus, dando una pacca sulla spalla al ragazzo, "Non pensavo sarei vissuto abbastanza per incontrare un 'James Sirius'. Più che altro, speravo non capitasse mai."
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La trappola del tempo - i malandrini a spasso nel futuro
Fanfiction1977 È il 24 Dicembre. James, Sirius, Remus e Lily sono in fuga dal professor Lumacorno e dalla McGranitt. Corrono nei corridoi dei sotterranei, aprono una porta e si ritrovano in una stanza completamente vuota. Una sfida, un gioco e un boato. Poi...