NOTE: sarà un capitolo davvero - ma davvero! - lungo. Mea culpa, le cose mi sono sfuggite di mano e Lily si è presa fin troppo spazio rispetto a quel che volevo. Potrebbe essere un capitolo confusionario, ma é proprio Lily che non capisce un beato nulla per cui diciamo che é tutto voluto. E speriamo anche che la lunghezza serva a farmi perdonare per i giorni di attesa
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James Potter è, tutto sommato, una persona fondamentalmente distratta. Remus una volta ha azzardato un probabile disturbo dell'attenzione mai confermato dalla medicina, James ha chiesto cosa fosse ma un minuto dopo già si era distratto per colpa del passaggio di una Lily Evans quattordicenne e con dei teneri - e attraenti? Possibile che la sua compagna di Casa gli facesse questo effetto? James all'epoca si era limitato ad alzarsi di scatto e sistemarsi meglio i pantaloni addosso, vittima dell'imbarazzo - codini.
È inutile girarci intorno, tutti hanno fatto pace con l'idea che James ascolta solo metà di ciò che gli viene detto, il resto lo immagina, lo crea da sé e lo ha adatta alla sua persona come meglio ritiene opportuno.
Non è per cattiveria o menefreghismo, a James in realtà dei suoi amici importa. E anche tanto.
A James interessa tutto, e interessa ancora di più Lily Evans. È un curioso, di quelli che sarebbero capaci di tempestarti di domande per un giorno intero senza mai esaurire gli spunti - Lily lo aveva provato sulla sua pelle al terzo anno, quando James aveva deciso di voler capire a tutti i costi cosa fosse uno stereo e la giornata si era conclusa con il ragazzo in infermeria e la Grifondoro in punizione.
Lui chiede, cerca risposte, vuole capire. Solo che poi la realtà non é mai come se l'è immaginata, è sempre qualche spanna più in basso, qualche tono di grigio in più. E allora James si distrae, alla ricerca dei suoi colori e delle sue verità.
James è anche una contraddizione vivente: estremamente curioso e fastidiosamente distratto allo stesso tempo, riuscire a portare a conclusione una conversazione con lui senza schiantesimi o fatture è davvero un'impresa - Sirius, per la cronaca, lo affattura con una media di due volte al giorno e lo schianta in quelli dispari.
James Potter non è una persona semplice, non lo é mai stato e mai ha voluto esserlo. È distratto e gli va bene così, ma c'è una cosa su cui è sempre molto vigile e quella é Lily Evans.
Per cui sí, é distratto, iperattivo e confusionario - la descrizione è stata gentilmente offerta da Remus, quel giorno particolarmente in vena di psicanalizzarlo - ma no, che lei lo stia evitando proprio non se lo è immaginato.
"Credo ci sia qualcosa che non va," mormora allora, voltandosi lentamente verso i suoi amici.
"In te, dici?" Sirius chiede, sinceramente curioso. "Pensavo lo sapessi da tempo."
"No, coglione!" gli tira un pugno sulla spalla e si lascia cadere sconfortato sul divano della Sala Comune. "Credo che Lily mi stia evitando... anzi, no, ne sono proprio certo."
Remus, sentendo due paia di occhi su di sé, sospira rumorosamente. "Io non so nulla, se é quello che vi aspettate da me."
"Pensavo che tu e la Evans parlaste."
"Certo che ci parlo, Pad, ma mica ci confidiamo ogni minima cosa. Sono sempre conversazioni molto tiepide."
"Come si fa a fare una conversazione tiepida?" esclama James, confuso, "Le cose o si dicono, o non si dicono. E in questo caso, Lily sta evitando accuratamente di dirmi qualcosa."
"La puoi smettere di urlare il suo nome per tutta la torre di Grifondoro?"
"Sí, scusami," borbotta.
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La trappola del tempo - i malandrini a spasso nel futuro
Fanfic1977 È il 24 Dicembre. James, Sirius, Remus e Lily sono in fuga dal professor Lumacorno e dalla McGranitt. Corrono nei corridoi dei sotterranei, aprono una porta e si ritrovano in una stanza completamente vuota. Una sfida, un gioco e un boato. Poi...