10. Caccia nei dormitori

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Quando quella mattina Lily si sente afferrare per un braccio, non può neanche immaginare la piega insolita che prenderà quella giornata. Ma soprattutto, ancora non sa che nascosta tra i banchi di un'aula abbandonata, si ritroverà a piangere tutte le sue lacrime desiderando di poter riavvolgere il tempo.

Ma Lily, quella mattinata, é ancora ignara di tutto e si limita a seguire Sirius con la sua migliore espressione perplessa, e nient'altro.

"Dove andiamo?" Neanche una risposta.

"Perché ti guardi intorno furtivo?" Ancora una volta, silenzio totale.

"Devo pensare a un rapimento?"

Sirius sbuffa una risata, le passa un braccio intorno alle spalle e... "Futura signora Potter, il tuo consorte ci aspetta fuori, nel parco."

Lily gli tira un pugno sul braccio, si allontana bruscamente e incrocia le mani: "Ma fa freddo fuori!"

"E che ci vuoi fare? Il capo ha parlato."

"Chi ha deciso che é lui il capo?"

Sirius si stringe nelle spalle. "Il piano é suo."

"Beh," gli corre dietro per recuperare il suo passo lungo, "Mi oppongo. Propongo un'altra votazione."

"Va bene," sospira il ragazzo e si stringe nel mantello per ripararsi dal freddo. "Io voto per James e anche Remus. Hai perso."

Lily gli fa il verso e per il resto del tragitto rimane in silenzio, profondamente contrariata e offesa. Tuttavia, é costretta a parlare non appena raggiungono gli altri due Malandrini seduti all'ombra di un albero.

"Che cosa sono quelli?" Con un cenno della testa indica delle pergamene davanti a loro.

"Questa è una bic," esclama James entusiasta, alzando una penna verso di lei. "Me l'ha data Fred Weasley, capisci? È un'invenzione del futuro. Ha già l'inchiostro, magico vero?"

Lily vorrebbe tanto fargli notare che no, non é nulla di futuristico, né tantomeno di magico. Ma il ragazzo sembra così felice mentre con gli occhi che brillano la mostra a Sirius, che alla fine desiste e lo lascia fare.

"Intendevo le pergamene, James!"

"Oh," si passa una mano tra i capelli, ridacchiando imbarazzato. "Remus, prego. Illustra."

Remus, chiamato in causa, si mette dritto con la schiena e si schiarisce la voce: "Questa," indica la prima pergamena, "É una statistica di tutte le persone che potrebbero avere il mantello. Abbiamo pensato di estendere le probabilità anche agli altri Weasley, non si sa mai," James annuisce solenne a quelle parole. "Quest'altra, invece, indica dove andare e con chi parlare per trovare il mantello. Una piccola mappa improvvisata," sorride, arrossendo di poco sulle guance, "Scusate l'imprecisione, abbiamo avuto poco tempo per disegnarla."

Lily si sporge in avanti e rimane a bocca aperta nel guardare il cosiddetto disegno improvvisato. "Quello..." li guarda lentamente, "Ma è bellissimo!" Indica con un dito la riproduzione fedele e precisa della Sala Comune di Grifondoro. "Ma chi..."

"James," risponde Sirius, alle sue spalle, prima che possa finire di chiedere. "Remus é la parte organizzativa e James quella figurativa."

Lily sbatte le palpebre, sempre più perplessa. "E tu e Peter?"

"Io arrivo alla fine, faccio notare eventuali sbagli, mi occupo della fattibilità della situazione e all'occasione metto fuori uso i Serpeverde... non che ora ce ne sia bisogno, ovvio!" Abbozza un sorriso innocente e per nulla sincero. "Peter, invece, di solito va alle cucine e fa rifornimento. Alla fine, si occupa dei diversivi."

La trappola del tempo - i malandrini a spasso nel futuro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora