Quello che vi aspetta è un capitolo bello lungo, corposo ma soprattutto difficile. O almeno è stato difficile da scrivere per me: ancora adesso, e dopo averlo riletto, non sono soddisfatta di come ho reso determinate cose.
In ogni caso, potete anche chiamare questa storia come il "riabilitiamo quei personaggi cliché della nuova generazione": per cui dopo essermi occupata di rendere James Sirius il MIO JS, ora passo a Victoire: perché a noi bionde e intelligenti ci piacciano!
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"Non sta andando così male tutto sommato" mormora Sirius, lo sguardo perso di fronte a sé.
James, posizionato al suo fianco e altrettanto rivolto verso il giardino, gli lancia un occhiata di traverso. "I ragazzi sono in punizione fino alla notte dei tempi, noi dobbiamo ancora affrontare la McGranitt e mio figlio non mi guarda neanche in faccia. Come potrebbe andare peggio di così, esattamente.?"
"Beh, é appena arrivato Ted Lupin" dichiara Lily, indicando con un cenno un punto nel cielo dove si intravede una motocicletta. "Direi che stiamo per scoprirlo."
Sirius sospira sognante. "Credete che, non appena saprà chi sono, gli potrò chiedere di fare un giro su quella moto? È bellissima e dopotutto io sono di famiglia. No?"
"Credo che la moto sarà l'ultimo dei nostri pensieri dopo, Pad." Remus si unisce a quel quadretto con le mani nelle tasche e l'espressione abbattuta. "Dite che ci odiano?"
James si stringe nelle spalle. "Ho passato tante notti a immaginare questo momento. Non che mi aspettassi una scena commuovente con tutti che ci abbracciavamo in lacrime, ma questo? Proprio no." Lily poggia dolcemente la testa contro la sua spalla e annuisce. "Si sta comportando come se fossimo un affare da sbrigare e nient'altro. Sembrava..."
"Un auror in missione?" conclude per lui Sirius e gli batte una mano sulla schiena. "Dagli tempo, Prongs. Non penso fosse così che aveva immaginato di passare il Natale, noi abbiamo avuto modo di abituarci all'idea, ma lui se l'è vista completamente catapultata addosso all'improvviso."
Il ragazzo annuisce. "È che... non so, avevo tante cose da dirgli" mormora tra sé e sé.
Lily gli lascia un veloce bacio sul braccio e gli stringe una mano, perché sa: perché ha capito senza che lui abbia avuto bisogno di parlare. Perché James é James, ed è sempre convinto di avere il peso del mondo sulle sue spalle. E lei non ha bisogno di sentirglielo dire per sapere che quel ragazzino che fino a qualche anno prima la faceva dannare ogni giorno, ora vorrebbe solo chiedere scusa a suo figlio.
Che James, da quando hanno scoperto la verità, non fa altro che sentirsi in colpa: come se fosse stata una sua mancanza quella di morire e non proteggerli.
"Andrà tutto bene" dichiara Sirius con fermezza mentre la moto di Ted Lupin atterra e il ragazzo aiuta Victoire a scendere.
Remus si lascia andare a un sospiro sconfitto. "E se il più ottimista del gruppo è un Black, vuol dire che siamo proprio alla frutta." Stringe con affetto una spalla del ragazzo e abbozza un sorriso storto. "Hai ragione, andrà tutto bene."
Ma le cose non vanno bene. Non vanno per niente bene, e cominciano a precipitare in un modo così veloce e affettato che tutti loro si trovano semplicemente impreparati.
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Vic sorride mentre Ted l'aiuta, in un gesto di pura cavalleria, a scendere dalla motocicletta che ha ereditato alla sua maggiore età e alza una mano a mo' di saluto in direzione dei suoi zii. Tuttavia, non le ci vuole poi molto per intuire che c'è qualcosa di effettivamente insolito nelle posture di entrambi i coniugi Potter e nell'espressione sempre più tesa del Salvatore del Mondo Magico.
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La trappola del tempo - i malandrini a spasso nel futuro
Fanfic1977 È il 24 Dicembre. James, Sirius, Remus e Lily sono in fuga dal professor Lumacorno e dalla McGranitt. Corrono nei corridoi dei sotterranei, aprono una porta e si ritrovano in una stanza completamente vuota. Una sfida, un gioco e un boato. Poi...