Capitolo 2 ~ Welcome to Grimmauld Place

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Amelia's Pov

"Che cos'è..." ma non feci in tempo a finire la frase che

"Non qui" mi rimproverò Moody

"Pensate a quello che avete letto" disse Lupin

Feci come mi era stato detto, e non appena ebbi raggiunto la parte che riguardava il numero dodici di Grimmauld Place, una porta malconcia affiorò dal nulla dai numeri 11 e 13, seguita in fretta da muri sudici e finestre incrostate di sporco. Era come se una casa in più si fosse gonfiata lì in mezzo, spingendo da parte quelle ai lati.

"Andiamo presto" ci incoraggiò Moody

Salii i consunti gradini di pietra, fissando la porta che si era appena Materializzata. La vernice nera era scrostata e graffiata. Il batacchio d'argento aveva la forma di un serpente intrecciato. Non c'erano né serratura né cassetta delle lettere.
Lupin picchiò con la bacchetta sulla porta. Si aprì. "Entrate presto" disse. Harry mi diede la mano e insieme varcammo la soglia.

Fiutai umidità, polvere e un odore dolciastro di marcio; il luogo dava la sensazione di un edificio abbandonato. Appena Moody entrò disse: "Tutti fermi che procuro un po' di luce"
Udii un sibilo basso e poi vecchie lampade a gas tornarono in vita sputacchiando lungo le pareti, gettando una luce tremolante e inconsistente sulla tappezzeria scollata e sulla moquette lisa. Sia il candelabro appeso al soffitto che quelli posati su un tavolino traballante lì vicino avevano la forma di serpenti.

Si udirono dei passi affrettati e la signora Weasley fece il suo ingresso. Notai che era più dimagrita e pallida rispetto all'altra volta.
"Oh, ragazzi, che bello vedervi!" sussurò.

"Perché sussurra?" chiesi a Harry nell'orecchio.

"Non lo so" mi ripose lui sorridendo.

Poi Molly si rivolse agli adulti: "È appena arrivato. La riunione è cominciata"

"Grazie Molly" disse Remus andando verso la porta che si trovava alla fine del corridoio. "Remus!" esclamai. Tutti mi zittirono. Shhhhh! Mi spaventai. Sussultai "Dove vai? Mi lasci sola?" chiesi sussurrando.

"Alla riunione" rispose Lupin

"Vengo con te" dissi

"Non puoi la riunione è solo per i membri dell'Ordine" intervenne Molly "e comunque non sei sola ci sono Fred e George di sopra e Ron, Hermione e Harry e tutti noi altri. Lo rivedi poi a cena Remus" mi rassicurò.

"Va bene" mormorai. Da quando sapevo che Remus era il mio padrino ho cercato in tutti i modi di stare con lui. Era il mio unico quasi-parente ancora in vita. Era ovvio che mi ero affezionata. Remus entrò nella stanza seguito dagli altri e scomparve.

"Bene, ragazzi venite, vi faccio vedere le vostre stanze" sussurrò Molly

"Perché sussurri?" chiese Harry

"Non voglio far svegliare niente" rispose Molly. La donna prese a salire le scale con me e Harry dietro. Arrivati a un pianerottolo disse: "Bene, eccoci arrivati. La tua, Harry è quella a sinistra con Ron. Amelia quella a destra al piano di sopra con.... Fred"disse con una punta di disprezzo l'ultima parola. Come se non fosse d'accordo che io e Fred dormissimo insieme anche se avevamo 17 anni a testa.

"Grazie" dissi. Sali le scale e andai verso la porta, e la aprii. La chiusi e mi appoggiai contro. La visione che mi si parò davanti mi fece sorridere. Fred era seduto a gambe incrociate su un letto matrimoniale, stava pizzicando le corde della chitarra che gli avevo regalato quella che sembrava una vita fa', davanti a lui aveva vari fogli che credo fossero spartiti e vicino una matita.

"Ciao" dissi.

Fred alzò la testa di scatto. Gli occhi gli si illuminarono. "Amelia?" Fece una pausa per mettere giù dal letto la chitarra e gli spartiti sul comodino. "Ciao" disse sorridendo "non ti avevo sentito entrare" 

"Tranquillo" lo rassicurai "mi sei mancato" mi avvicinai e gattonai fino a lui.
"Sei fai così non quanto resisterò" mi avvisò prendendomi per i fianchi e mettendomi su di lui. "Ti amo, tanto. Troppo" mormorò prima di poggiare le sue labbra sulle mie in un bacio che di casto non aveva niente.  "Ti amo"  dissi

In poco tempo le magliette di entrambi furono a terra così come i pantaloni. "Posso?" mi chiese toccando la chiusura del reggiseno. Annuii. Me lo chiedeva sempre, non voleva essere indiscreto mi diceva.

Me lo tolse. Fred prese a baciarmi il collo scendendo giù fino all'ombelico.

~•~

"Perché tua mamma quando aveva detto che ero in stanza con te, aveva fatto una faccia come se l'avessero cruciata?" chiesi.

Fred prese il lenzuolo dal fondo del letto, per coprire i nostri corpi nudi e mi circondò con un braccio sulla vita. Feci allacciare le nostre gambe.

"Voleva che tu dormissi con Ginny e Hermione. Non con me. Perché aveva paura che facessimo cose strane" mi spiegò

"Tipo?"

Indicò me e lui e i vestiti per terra. "Questo"

Risi. "Come hai fatto a convincerla?"

Ma prima che rispondesse sentimmo Harry urlare qualcosa contro qualcuno.

George si Materializzò in camera nostra.
"GEORGE!!!" urlai "ESCI SUBITO!!"

"O per la barba di Merlino! Ma che schifo!" esclamò coprendosi gli occhi.

"La prossima volta bussa" disse Fred "così non assisti a episodi scandalosi" aggiunse ridendo.

"Comunque non sono venuto qui per vedere quello che fate voi. Andiamo a vedere perché Harry urla??" chiese George appena si è ripreso

"Si" ripose Fred "ci fai vestire?"

George spalancò gli occhi e si Materializzò con uno schiocco. 

Ci vestimmo e tutti e tre insieme si Materializzammo nella stanza di Ron, dove trovammo uno spettacolo un pò strano. Hermione sull'orlo delle lacrime e di una crisi isterica, Ron bianco come un cencio e Harry infuriato che urlava ma appena ci vide si bloccò.

"Ciao Harry" disse George "mi pareva di aver sentito i tuoi toni soavi"

"Non devi reprimere la rabbia così, Harry, lasciala sfogare" disse Fred

"Forse a una quarantina di km da qui ci sono due o tre persone che non ti hanno sentito" scherzai.

"Allora voi avete superato gli esami di Materializzazione?" chiese Harry

"Con lode" rispose George

Comparve Ginny. "Oh ciao Harry, ciao Amelia." salutò "niente da fare con le Orecchie Oblunghe"

"Orecchie che?" chiesi

"Scherzi che abbiamo inventato io e George"  disse Fred.

Dissero che Piton era qui, cosa che mi stupì alquanto. C'erano anche Bill tornato dall'Egitto per aiutare l'Ordine della Fenice che era un organizzazione segreta creata da Silente contro Voldemort. C'era Fleur Delacour che ora lavora alla Gringott per miglioroore il suo engleese, come disse Ginny.

Quando Harry chiese di Percy tutti si incupirono. Hermione poi disse che era diventato un tasto dolente e che ogni volta che lo si nominava Molly scoppiava a piangere e Arthur faceva cadere quello che aveva in mano. Disse che Percy aveva litigato con il padre ed era uscito il nome di Harry. Percy diceva che Voldemort non era tornato, che credeva nel Ministero della Magia e che tutti noi eravamo pazzi a credere in Silente e Harry sul ritorno di Voldemort.

"Anche Amelia l'ha visto" fece notare Fred

"Si però non l'ho detto a nessuno anche se credo che Silente lo sappia" dissi

Poi dissero che la Gazzetta del Profeta continuava a scrivere cose cattive su Harry che era solo un ragazzo che voleva attenzioni.

E poi Molly ci avvisò che la riunione era finita e la cena era pronta. Ginny, Ron, Hermione, Harry e io scendemmo le scale come normali civili. Mentre Fred e George si Materializzarono davanti alla Sala da pranzo.

Ti amo, Frederich Weasley // Fred e George WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora