Capitolo 44~ Magic War pt.2

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Regnava il caos. Maghi, streghe, Mangiamorte, giganti ed enormi creature alate - Thestral, l'Ippogrifo Fierobecco - si combattevano fra loro. Amelia fece fuori tre Mangiamorte da sola, e un gigante insieme ad altre cinque persone - tra cui George e Angelina.

La Guerra si spostò in Sala Grande. Amelia vide Bellatrix attaccare Ginny, Molly la sconfisse imbestialita.

Poco tempo dopo Harry si tolse, stupendo tutti, il Mantello dell'Invisibilità. "HARRY!" "È VIVO!" La folla ebbe paura e il silenzio cadde improvviso e totale, quando Voldemort e Harry si guardarono e cominciarono a muoversi in cerchio uno di fronte all'altro.

"Non voglio aiuto" disse Harry "deve andare così. Devo essere io"

"Chi userai come scudo oggi, Potter?"

"Nessuno. Siamo solo tu e io.  Nessuno dei due può vivere se l'atro sopravvive e uno di noi sta per andarsene per sempre. Non ucciderai nessun altro sta notte. Non capisci? Ero pronto a morire per impedirti di fare del male a queste persone.... O almeno, era mia intenzione, ed è questo che conta.  Ho fatto quello che ha fatto mia madre sono protetti da me. Non hai notato che nessuno dei loro incantesimi funziona su di loro? Non puoi torturarli, non puoi toccarli. Non impari mai dai tuoi errori, vero, Riddle?"

"Tu osi..."

"Io oso! Io so molte cose che tu non sai, Tom. Io so molte cose importanti che tu non sai. Vuoi sentirne qualcuna?

"È di nuovo l'amore?" ringhiò Voldemort "la soluzione preferita di Silente, che a sentir lui è l'arma che sconfigge la morte, però l'amore non gli ha impedito di cadere dalla torre a quella Sanguemarcio di tua madre di morire. Quindi cosa ti impedirà di morire adesso?"

"Una cosa sola" rispose Harry

"Se non è l'amore che ti salverà, questa volta, devi credere di avere una magia più potente di quella che io ho o avere un'arma più potente della mia"

"Entrambe le cose"

"Tu credi di conoscere più magie di me?" chiese Voldemort "di Lord Voldemort che ha compiuto magie che neanche Silente si era immaginato?

"Oh, se l'era immaginato eccome" rispose Harry, gli spiegò che Silente non l'aveva ucciso Voldemort ma ha scelto il Preside come morire e ha programmato tutto con Piton. Voldemort non gli credette. Harry spiegò che Piton stava dalla parte di Silente da quando aveva ucciso Lily e gli disse anche che il suo Patronus era una cerva, come quello di sua madre.

"Non ha importanza!" gridò Voldemort. "Io ho ucciso Piton tre ore fa' e ora la Bacchetta di Sambuco, la Stecca della Morte è mia! Il piano di Silente è fallito, Harry Potter!"

"Si è vero hai ragione" concesse Harry "Ma prima che provi ad uccidermi, ti consiglio di pensare a quello che hai fatto... pensaci e cerca in te un po' di rimorso, Riddle
"È la tua ultima possibilità, tutto ciò che ti resta... ho visto quello che sarai altrimenti.. sii un uomo.. cerca un po di rimorso..."

"Tu osi..?" ripetè Voldemort

"Si oso" rispose Harry "perché l'ultimo piano di Silente si è ritorto non contro di me, ma contro di te, Voldemort. Quella bacchetta non funziona bene, perché non era di Piton."

"L'ha ucciso..."

"Non mi ascolti? Piton non ha mai sconfitto Silente. Silente voleva che lui fosse l'ultimo proprietario! Se tutto fosse andato come previsto lui sarebbe stato lui, ma ovviamente non è andato come previsto" fece una pausa. "Possedere la Bacchetta non basta! È la bacchetta che sceglie il mago... la Bacchetta di Sambuco ha riconosciuto un nuovo padrone, prima della morte di Silente - e non era Piton."

Continuarono a girare in cerchio, le bacchette puntate contro l'avversario. Harry lanciò la bomba: "Il proprietario della Bacchetta di Sambuco è Draco Malfoy!"

"Allora appena finirò con te, ucciderò Draco Malfoy" disse Voldemort

"Sei arrivato troppi tardi: io avevo disarmato Draco Malfoy al Malfoy Menor. Gli ho portato via questa" disse Harry agitando la Bacchetta di Draco "quindi sono io il proprietario della Bacchetta di Sambuco, non puoi sconfiggermi"

Un bagliore d'oro rosso divampò all'improvviso nel soffitto incantato sopra di loro e uno spicchio di sole accecante apparve sul davanzale della finestra più vicina. La luce colpì i due volti nello stesso momento e quello di Voldemort divenne una macchia infuocata. La voce acuta di Voldemort strillò e urlò anche Harry la sua speranza estrema verso il cielo, puntando la bacchetta di Draco.

"Avada Kedavra!"

"Expelliarmus!"

Lo scoppio fu come un colpo di cannone e le fiamme dorate eruppero tra loro, al centro esatto del cerchio che avevano disegnato. Il lampo di luce verde di Voldemort e quello rosso di Harry si scontrarono.

La bacchetta di Sambuco volò via dalle mani del Signore Oscuro, e Harry - con la sua abilità da Cercatore - la prese al volo con la mano libera mentre Voldemort cadeva all'indietro. Crollò sul pavimento: il corpo fiacco e rattrappito, le mani bianche vuote, il volto da serpente inespressivo e ignaro.

Voldemort era morto. Era finita.

Il sole sorgeva sulla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e la Sala Grande ardeva di luce e di vita.

~•~

Tutti avevano subito delle perdita leggeri o gravi - soprattutto gravi. Harry era quello che aveva subito più perdite di tutti: Lily e James, Sirius e Lupin, Dobby, Fred, Silente, Piton...
Amelia; invece un po' meno perdite aveva subito, ma erano comunque dolorose: aveva perso i suoi genitori biologici: Lily e James, aveva perso Lupin, il suo padrino e soprattutto aveva perso Fred... suo marito... il suo amore per la vita. Si asciugò una lacrima.

Era finita... i buoni avevano vinto... i Mangiamorte erano stati sconfitti, Voldemort era morto, non sarebbe potuto più tornare indietro. Potevano andare tutti a casa e riprendere a vivere la loro vita normalmente. Amelia poteva tornare da sua figlia Aideen, sarebbe stata con lei per sempre non l'avrebbe lasciata mai, avrebbe fatto in modo che non le sarebbe mai mancato niente, che era sempre felice.

Andava tutto bene...

~•~
Angolo Autrice
Ultimo capitolo prima dell'epilogo! 😢

Ti amo, Frederich Weasley // Fred e George WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora