Capitolo 6~ Sunset is About to Arrive

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Amelia's Pov

Quando il sole stava per scendere dissi di controvoglia, alzandomi: "Mi sa che dobbiamo andare a Grimmauld Place. Si sta facendo tardi"

"Aspetta" mi disse Fred prendendomi la mano e mettendomi seduta davanti a lui. Mi circondò con le braccia. "Aspetta, sta per arrivare il tramonto" mi mormorò nell'orecchio

"Hai pensato a tutto" mormorai felice sperando che non mi sentisse. Infatti non mi sentì. "Allora il Negozio di Scherzi va avanti?" chiesi a voce più alta

"Be' non siamo riusciti a trovare i locali" rispose "quindi al momento è solo per corrispondenza. Abbiamo messo un'inserzione pubblicitaria sulla Gazzetta del Profeta la settima scorsa. Tutto grazie a Harry ovviamente. Però la mamma non sa nulla" mentre parlava aveva gli occhi che luccicavano di gioia. Come ogni volta che parlava di qualcosa che lo appassionava particolarmente come il negozio di scherzi per esempio.

"Gli scherzi come vanno?" chiesi

"Bene. George a quest'ora avrà di sicuro già preso un Doxy." disse Fred "vogliamo fare degli esperimenti con il suo veleno per le Merendine Marine"

"Cosa sono?" chiesi curiosa

"Sono una linea di dolci per farti stare male." disse "non sul serio" aggiunse subito visto che stavo per ribattere preoccupata "ti permettono di stare male il tempo che vuoi. Per esempio se hai una lezione che odi, tipo Pozioni, puoi prendere un morso dalla parte arancione delle Pasticche Vomitose e all'improvviso ti sanguina il naso o vomiti e poi quando decidi di andare avanti con le lezioni mangi l'altra parte; quella viola, e stai bene." fece una pausa "ma dobbiamo modificare qualcosa dal momento che le nostre cavie hanno qualche difficoltà con il vomito dopo che hanno mangiato la parte viola"

"Cavie?"

"Noi"

"No! È pericoloso!" ribattei arrabbiata scostandomi da lui

"Non è pericoloso, è divertente" mi corresse Fred "vieni qui" disse riprendendomi e abbracciandomi. Rimanemmo così, abbracciati.

Sembrava che il mondo si fosse fermato e che fossimo rimasti solo noi due. Poteva anche scoppiare la Guerra Magica ma non me ne sarei accorta finché Fred non era al mio fianco.

"Guarda" mi sussurrò Fred.

Non mi ero accorta che il tramonto era arrivato. Era bellissimo. Il cielo verso l'alto era ancora azzurro, solo un po' più scuro di prima e il fondo, invece, si era tinto di arancione e rosa. Le nuvole erano lunghe e affusolate punteggiavano il cielo, bianche con riflessi gialli, a causa del sole il quale era una grossa palla arancione che fluttuava bassa vicino a dove la terra si scontrava con il cielo.

"È bellissimo" sussurrai. "Questa giornata è bellissima. Grazie" dissi baciandolo

"Per cosa?" chiese lui "non che mi lamenti che mi baci... ma per cosa mi stai ringraziando?"

"Per il fatto che tu mi renda felice in qualsiasi momento" risposi "anche se il mondo mi crolla addosso quando faccio brutti incubi tu sei lì pronto a sorreggermi, come un salvagente e a consolarmi. Sempre" 

Lui poggiò le sue labbra sulle mie in un bacio che di casto non aveva un bel niente.

"Ti Amo, Frederich Weasley" dissi "e non smetterò mai di ripetertelo"

"Anche io" rispose Fred.

Silenzio. Non di quelli imbarazzanti ma di quelli dolci, in cui tutto quello che si voleva dire è stato detto e ora il silenzio parla. Una volta ho letto da qualche parte che: Il Silenzio Vale Più di Mille Parole. La persona che lo aveva scritto ha ragione.

"Ora però dobbiamo veramente andare" gli feci notare quando il sole era completamente sceso e la luna aveva preso il suo posto. Ora il cielo era tutto nero punteggiato di stelle alcune più piccole e altre più grandi e la luna piena a incoronare il tutto. Guardandola mi venne in mente subito Remus

"Remus si starà già trasformando a quest'ora" dissi dispiaciuta. Mi rattristava la sorte del mio padrino; non aveva fatto niente di male, è sempre gentile con tutti e alla fine è un lupo mannaro.

Ma la nostra natura non determina chi siamo veramente.

"Probabilmente Piton gli avrà portato la Pozione Antilupo, come quando insegnava a Hogwarts, così almeno si ricorda chi è le persone che gli vogliono bene" ipotizzò Fred.

Annuii. Mi alzai. Fred fece lo stesso e insieme mettemmo i piatti vuoti - non era rimasto niente di tutto il picnic di Fred, in una sola giornata - nel cestino e piegammo la tovaglia mettendo via anche quella.

Durante la giornata avevamo permesso a Fierobecco di girovagare libero per i campi e mangiare un po' del nostro cibo. Per questo era finito tutto. Anche se devo dire che io ci ho dato dentro...
Ad ogni modo ora l'Ippogrifo era arrivato, salimmo in groppa - io davanti, Fred dietro - e prendemmo il volo.

Sotto di noi ora Londra era diversa rispetto a stamattina, sembrava un'altra città. Non si vedevano più le macchie colorate che erano le persone e non si distinguevano più i bordi delle case, delle strade e delle macchine. No, ora la terra era una massa uniforme tutta scura l'unica luce proveniva dai lampioni, statica, o dalle macchine, in movimento. La terra era uguale al cielo, l'unica differenza era che mancava la luna in terra.

Preferivo questa versione di Londra, al buio oscura. Anzi, preferivo il buio in generale rispetto alla luce. Il buio ti permetteva di dare libero sfogo alle emozioni, anche quando vorresti sopprimerle ma non ci riesci. Al buio poi chiudere gli occhi e far volare la fantasia in mondi raggiungibili soltanto a te stessa.

In poco tempo arrivammo a Grimmaul Place numero dodici. Lasciammo Fierobecco in soffita insieme a del cibo per lui e ci Smaterializzammo nella nostra stanza dove ci aspettava....

George. Sospirai. Per fortuna pensavo che fosse Molly.

"Diamine George!" esclamò Fred "mi hai fatto venire un infarto! Credevo fossi la mamma!"

George sorrise. Si alzò dal letto e chiese: "Allora vi siete divertiti?"

"Si. È stato fantastico!" risposi felice. Poi mi venne un dubbio "ma tu come facevi a saperlo?"

"Me l'ha detto Fred"

"A proposito" chiese il diretto interessato "che scusa hai usato alla fine? Mi avevi detto che ne avresti inventata una tu bellissima!"

"La tua" borbottò a bassa voce tanto che faticai a sentirlo.

"Cosa non ho sentito" disse Fred mettendo una mano sull'orecchio

"La tua" disse a voce più alta il gemello.

"Lo sapevo!" disse Fred alzando in aria un pugno. George gli fece la linguaccia.

Alzai gli occhi al cielo. Hanno 17 anni ma ne dimostrano ancora 10. "Hai preso il Doxy?" chiesi

"Che?" chiese George confuso

"Il Doxy" ripetei "Per le Pasticche Vomitose"

"Ah! Si l'ho preso"

"Bravo fratellino" disse Fred dandogli una pacca sulla schiena "ora vai a nanna che è tardi"

Altra linguaccia e parolaccia, da parte di George.
Altra pacca sulla schiena, da parte di Fred.
Sorriso, da parte mia.

*****
Angolo Autrice.
Secondo capitolo di cui sono molto fiera!
Se è piaciuto anche a voi allora stellinate🌟 e commentate 💭
Grazie mille.
Camilla.

Ti amo, Frederich Weasley // Fred e George WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora