Capitolo 28~ There will be a war

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Amelia's Pov

Hermione escogitò ben presto un sistema di comunicazione molto astuto per far sapere la data e l'ora dell'incontro a tutti i membri del gruppo, perché sarebbe parso sospetto se ragazzi di Case diverse si fossero raggruppati troppo spesso nella Sala Grande. Diede a ciascun membro dell'ES un falso galeone.

"Vedete le cifre attorno al bordo delle monete?" disse Hermione, mostrandone una alla fine del quarto incontro. "Sui galeoni veri è solo un numero di serie riferito al goblin che li ha coniati. Su questi falsi, invece, il numero cambierà per comunicare l'ora e la data del prossimo incontro. Quando la data cambia, le monete diventeranno calde; ve ne accorgerete se le portate in tasca. Ne prendiamo una ciascuno: ho messo un Incanto Proteus su tutte, così quando Harry decide la nuova data e il numero sulla sua moneta cambia, anche le altre cambieranno"

Harry guardò Hermione. "Sai che cosa mi ricorda?" chiese

Le cicatrici dei Mangiamorte.

"No, cosa?"

"Le cicatrici dei Mangiamorte. Voldemort ne tocca una, e tutte le cicatrici bruciano, così gli altri sanno che devono andare da lui"

"Ecco... si" ammise Hermione "ho preso spunto da lui... ma noterai che ho deciso di incidere la data su pezzi di metallo invece che sulla pelle dei nostri associati"

"Già.. preferisco il tuo stile" rispose Harry "immagino che l'unico rischio sia che questo puoi spenderlo per sbaglio"

"Non c'è pericolo" borbottò Ron con aria lugubre "io non ho galeoni veri con cui confrontarlo"

I gemelli annuirono mogi.

~•~

Il giorno dopo il sogno, la visione, che avevo fatto di notte, mentre eravamo a lezione mi ricapitò. Solitamente le visioni o i ricordi mi vengono quando sono più vulnerabile, ovvero quando dormo o di notte. Invece, soltanto una volta, mi sembra, o due - non ricordo - mi era capitato mentre ero sveglia ed era pieno giorno.

La sera prima mi ero svegliata all'una urlando poi ero andata in Sala Comune di Grifondoro con un libro mi ero messa in poltrona e li ero stata sveglia fino alle sette/ sette e mezza, quando la Sala Comune si stava iniziando a popolare di studenti che uscivano dal ritratto e andavano a fare colazione e sono salita in camera per indossare la divisa.

"Come stai?" mi chiese Fred a colazione guardandomi preoccupato.

Scrollai le spalle. "Sono stanca" risposi

"Si vede, hai delle occhiaie da far paura!" esclamò George

"Perché non hai dormito?" chiese Angelina "cosa avete fatto tu e Fred?"

"Niente" rispose Fred. Angelina alzò un sopracciglio.

"È la verità" concordai "semplicemente ho fatto un incubo... niente di che.."

"Non mi sembrava 'niente di che' visto che poi ti sei rifiutata di andare a dormire" fece notare il mio ragazzo.

"Il punto è che poi non mi sono più addormentata e sono andata in Sala Comune a leggere, per tenermi sveglia" tagliai corto.

"Non vuoi saltare lezione?" mi chiese George

"Si, potresti andare da Madame Chips a chiederti qualcosa che ti faccia dormire tranquillamente senza sogni" disse Angelina

"Grazie per la vostra preoccupazione, ma no grazie" dissi "è ultimo anno non voglio saltare neanche un ora, poi abbiamo i G.U.F.O. Voglio essere pronta"

"Ti preoccupi già dei GUFO ma se siamo solo a novembre" disse Fred "la scuola è appena iniziata!"

"Si, ma il tempo passa in fretta" ribattei con voce dura e ferma. Nessun disse niente per tutto il resto della colazione. Quando suonò la campanella George chiese alzandosi: "Chi abbiamo alla prima ora?"

Ti amo, Frederich Weasley // Fred e George WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora