Capitolo 19~ Letter & Brooch

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Amelia's Pov

Due giorni dopo la mia 'favolosa avventura' fui dimessa dall'infermeria e, visto che era passata una settimana dall'inizio della scuola avevo intenzione di scrivere a Remus Lupin, il mio padrino, così andai alla Sala Comune di Grifondoro.

La Sala Comune era vuota, Madame Chips mi aveva dimesso di mattina alle 11 e tutti gli altri studenti erano a lezione, e mi aveva anche detto di non andare alle lezioni pomeridiane. Mi venne in mente che Fred e George erano a Pozioni con i Corvonero e stavano prendendo appunti. O almeno spero. Quando ero ancora in infermiera ma stavo un po' meglio avevo ordinato ai gemelli di prendere appunti per me e poi di passarmeli così non rimanevo indietro con il programma.

Salii in camera e pescai dallo zaino un foglio di pergamena, una boccetta di inchiostro, una penna e un libro. La mano sinistra, sul dorso aveva ancora le fatidiche parole delle Umbridge. Non devo fare scherzi e ridere. Ora non erano più rosse e non sanguinavano, si era formata la crosta e lottai contro la mia volontà per non togliermela.

Scesi e mi appropriai di una poltrona posta vicino alla finestra. Mi piaceva stare vicino alla finestra potevi guardare fuori e immaginare tutto quello che volevi. Mi tranquillizzava e mi dava anche un senso di pace.

Presi pergamena e penna.

Caro Remus Lupin,

Ok, le lettere si iniziano così e poi... cosa gli diciamo?? Picchiettai la penna sul labbro inferiore.

Dopo due ore il risultato che ottenni fu questo:

Caro Remus,
Come va? Qui tutto bene, più o meno. Mi manchi. Sono tornata a Hogwarts però non mi diverto più come prima. Tra la Umbridge che spaccia punizioni e io che ho una sfortuna ogni due per tre non mi sembra più di essere a casa. Vorrei tanto tornare a Grimmaul Place. Per esempio, due giorni fa durante un Allenamento di Quidditch sono stata colpita da un Bolide, da parte di Ron - che ora è Portiere della nostra squadra - e mi è sanguinato il naso. Ma ora sto bene, non preoccuparti.
Come con l'OdF? Avete trovato qualcosa?
Spero tu stia bene
Con affetto
Amelia Green.

Non è molto ma è quello che sono riuscita a fare senza lasciare trapelare niente. L'OdF è l'Ordine della Fenice. Così se qualcuno legge la mia lettera non capisce di cosa parlo e penseranno che sono matta. 

Guardo l'orologio: le 13:00. I gemelli avranno finito lezione. Mi alzo, metto la lettera in tasca e vado giù in Sala Grande dove ci sono già alcune persone.

Prendo posto per me e ne tengo tre per i gemelli e Angelina. Poco tempo dopo arrivano.

"Ehi, come è andata?" chiesi

"Bene" ripose Fred "te, sei libera?"

"Si" risposi "dalle 11"

Fred si sedette vicino a me e mi baciò, ricambiai prontamente. "Scusami ancora"

"Devi smetterla di scusarti" lo rimproverai "mi fai sentire in colpa".

"Va bene" disse lui addentando una coscia di pollo "scusa" alzai un sopracciglio "no... io... scusa" sorrisi "hai capito... lascia stare".

Scoppiai a ridere. Mi baciò. "A cosa lo devo?"

"Odoro troppo quando ridi" rispose "ti si illumina tutto il volto". Arrossii

Ti amo, Frederich Weasley // Fred e George WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora