«Tu hai osato farmi guardare un film di tre ore e quindici minuti, di genere drammatico, catastrofico?» sobbalzo al suono della sua voce spalancando di scatto gli occhi.
«Nolan, sei impazzito?» Biascico con la voce impastata dal sonno.
«Stavi dormendo?» Con le mani chiuse a pugno mi gratto gli occhi stiracchiandomi e girandomi per guardarlo. Sorrido colpevole e cerco di sembrare un cucciolo bastonato per farmi perdonare. «Sai vero che ora dovrai farti perdonare? Hai fatto vedere solo a me un film che ho sempre cercato di evitare di guardare e che non ne ricordo neanche il nome?»
«Come fai a non ricordarti il nome e com'è possibile che tu non l'hai mai visto? Titanic è uno di quei film che conosce ogni essere umano?» Inarco un sopracciglio alzandomi a sedere per essere più vicini a lui, che continua a guardarmi torva. «Cosa devo fare per avere il tuo perdono?» Gli sorrido dolcemente inclinando la testa di lato afferrando di nuovo la sua mano che riscalda le mie gelide.
«Non lo so, mi hai fatto tanto male e io ora sono un piccolo bimbo con la bua.» Sorrido scuotendo la testa e avvicinandomi ancora di più a lui, piegando di poco le gambe, afferro il suo volto e poggio delicatamente le mie labbra sulla sua guancia destra, in un piccolo e tenero bacio come quello che si dà ai bambini quando si fanno male. Allontano le mie labbra dal suo volto che tengo ancora stretto tra le mani e mi perdo nei suoi occhi che visti da vicini sembrano essere così profondi che la mia batofobia inizia a farsi sentire ma al tempo stesso sembra non essere poi così presente per la sua bellezza e il modo in cui mi stanno guardando. Sul suo volto compara quasi l'ombra di un sorriso, così girando di poco la sua testa, gli lascio un bacio sulla guancia opposta. Quella che prima era un'ipotetica ombra ora è l'accenno di un tenero sorriso, che mi fa alzare gli occhi al cielo in modo del tutto scherzoso. Abbasso la sua testa e io alzo di poco il busto lasciandogli un ultimo bacio sulla fronte e finalmente mi regala il sorriso che attendevo. «Ora il dolore sembra quasi essere scomparso, i baci sono solo questi?» Sul suo volto si dipinge un'espressione maliziosa mentre io mordo l'interno guancia per non mandarlo a benedire con tutto l'affetto di questo mondo. Annuisco in risposta alla sua domanda mentre lui mi spinge di più contro il suo corpo prendendomi per i fianchi e posizionandomi sulle sue gambe. «Ma io ho guardato un film molto brutto per colpa di questa piccola bimba birbante» sporge il labbro inferiore in un tenero broncio. Sorrido intenerita e sposto la ciocca di capelli che gli ricade sulla fronte, perdendomi a guardarli attentamente e sussurrando come se qualcuno potesse sentirci.
«Mi dispiace che questo bellissimo e povero bimbo abbia dovuto guardare un film così brutto per i suoi gusti alquanto discutibili, secondo il mio modesto parere, ma io in questo momento mi chiedo: perché hai guardato il film se potevi cambiare canale guardando qualcosa che ti potesse piacere, poiché io dormivo beatamente?» abbasso lo sguardo alla fine della domanda fondendo i miei occhi ai suoi.
«Sono stato distratto dal tuo russare così alcune volte mi voltavo per osservarti dormire.» Mi guarda con ancora l'espressione da bambino ferito.
«Io non russo.»
Lentamente sposta una delle sue mani che aveva intrecciate sul mio fianco per tenermi stretta a lui e mi accarezza una guancia con il suo pollice mentre non riusciamo a distogliere lo sguardo l'uno dall'altro.
Lo sguardo è un'arma a doppio taglio, può portarti in alto e farti battere il cuore o seppellirti sotto strati di terreno e uccidere lentamente il tuo cuore; lo sguardo è il mezzo di comunicazione più bello che l'uomo possa avere senza il bisogno di esprimersi a parole; lo sguardo riesce a dirti tutto quello che a parole è sempre difficile dire, da esso riesci a capire anche l'anima più profonda e sensibile;
In certi sguardi puoi leggerci dentro pagini intere di romanzi mai scritti, di film mai trasmessi o di canzoni mai cantate; in certi sguardi ci sprofondi perché solo in essi riesci a sentirti volare ed essere libera di sognare; in certi sguardi ti ci perdi per poi ritrovare solo in essi te stessa, perché quando ti entrano dentro e tu ti lasci andare a loro poi riesci a vederti solo con loro; in certi sguardi ci leggi cose che non avresti mai immaginato; in certi sguardi riesci a vivere di nuovo.
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Aiutami a volare
Romance[completa] Per Mirea Huber e Nolan Beckham la vita era un susseguirsi di istanti. L'istante, quella frazione minima di tempo, in cui è possibile fare qualsiasi cosa si voglia come ritornare a vivere, imparare ad amare ma soprattutto amare se stessi...