Nolan
Esco dalla mia camera camminando in punta di piedi per cogliere di soppiatto Mirea che non riesco ad intravedere nella sua camera dalla porta semiaperta e così decido di seguire la musica per trovarla. Esco fuori sul portico guardandola leggere un libro sotto l'albero di mele completamente assorta nei suoi pensieri. Le mani iniziano a sudarmi e io scrocchio le dita fra di loro mentre l'istinto mi porta di nuovo in camera fermandomi davanti al mio armadio, dove sospirando apro l'anta a destra e tastando il fondo afferro l'oggetto che da anni non ho più usato ma che ora ne sento la necessità.
Ritorno sul portico e porto la macchina fotografica davanti al volto guardando il suo corpo attraverso l'obiettivo e non posso non sorridere come uno stupido.
Il sole inizia a calare e io inizio a sentirmi di nuovo vivo mentre oltre alla musica riesco a sentire il suono della macchina fotografica e deliziando la mia vista con la sua figura.
Non riesco a tenere sotto controllo quelle che accade dentro di me riesco solo a non smettere di ammirarla. Il suo vestirsi semplice per non farsi guardare; la pelle chiara che sembra il roseo cielo del mattino o che mi ricorda la delicatezza di una piccola margherita; il suo essere silenziosa ma profonda anche nelle più piccole cose, così silenziosa e pura che solo ora riesco a comprendere quanto stia entrando nel mio cuore. Continuo a sorridere mentre assorta nei suoi pensieri si alza e cammina con il libro tra le mani mentre dietro le sue spalle la luna piena inizia a intravedersi nel cielo leggermente blu. Il vento gli scompiglia i capelli che le coprono il volto e le pagine del libro si muovono mentre lei inclina la testa all'indietro per spostare i capelli dal volto senza perdere la pagina che sta leggendo. Sorrido e scatto ancora un'altra foto e subito dopo i suoi occhi si posiziona sulla mia figura togliendomi il fiato per la loro profondità e sincerità, occhi in cui puoi leggerci tutto.
Abbasso la macchina fotografica che penzola dal mio collo grazia alla cinghia mentre lei compie gli ultimi passi che ci separano.
«Cosa stavi facendo?» Sorride con quelle gote rosse che mi fanno letteralmente impazzire e averla a pochi centimetri dal mio volto è una dura prova per tutto il mio corpo.
«Ho visto una bellissima musa e ho deciso di scattarle delle foto, ma mentre le scattavo mi sono persa ad ammirarla persa in qualche viaggio dentro di sé con tutta la sua bellezza.»
Sorride imbarazzata e istintivamente gli accarezzo una guancia che si riscalda ancora di più sotto al mio tocco.
«Quindi sarei la tua musa ispiratrice?» Inarca un sopracciglio e io annuisco sorridendo.
«In realtà stai diventando il mio tutto.» Uso un tono più deciso sull'aggettivo. Abbassa lo sguardo mordendosi il labbro inferiore e il mio respiro diventa corto. «Cosa stavi leggendo?»
Porto una mano sotto al suo mento alzandole con delicatezza il volto, non riesco a privarmi della vista dei suoi occhi che si aggrappano ai miei così come i miei si aggrappano ai suoi.
«In realtà guardavo solo le scritte, ero intenzionata a leggere nuovamente questo libro, ma poi mi sono persa a pensare alla lettera di Meredith racchiusa tra la copertina e la prima pagina.» I miei occhi si aprono colto alla sprovvista dalle sue parole e un desiderio cresce dentro di me.
«Posso leggerla?» Socchiudo gli occhi e la mia mano scende sulla sua spalla mentre attendo la sua risposta che mi lascia ancora più sorpreso.
«Perché me lo chiedi? Io con te non ho alcun segreto e avresti potuto anche prenderla direttamente quando te l'ho detto!» Mi sorride dolcemente porgendomi il libro che afferro con le mani tremanti.
In questa casa ho sentito costantemente la presenza di mia madre come se lei fosse qui con me e non posso che sentirmi amato da lei, ma ora sapere cosa pensava della ragazza che ho di fronte leggendo le sue parole e non dette da altri fa crescere il mio sorriso, come se così potessi ricevere la sua benedizione per ciò che inizio a provare per la sua piccola Mirea.
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Aiutami a volare
Romance[completa] Per Mirea Huber e Nolan Beckham la vita era un susseguirsi di istanti. L'istante, quella frazione minima di tempo, in cui è possibile fare qualsiasi cosa si voglia come ritornare a vivere, imparare ad amare ma soprattutto amare se stessi...