NevaehCome ogni mattina sono la prima a svegliarmi, più per abitudine che per mancanza di sonno. Avrei voluto starmene a letto fino al suono della sveglia, ma la mia testa si sarebbe riempita di pensieri e avrei finito con l'avere l'emicrania per tutto il giorno.
Sobbalzo quando un urlo mi fa scattare sull' attenti.
porto una mano sul cuore e poso il coltello con il quale stavo tagliando la frutta e mi porgo oltre la cucina, captando mio fratello Alex che scende gli ultimi scalini con mia sorella Madeline sulle spalle.«Mi sono rotto di portarti sulle spalle ogni mattina, Maddie.» Alex fa scendere la bionda, che orride vittoriosa, come ogni mattina.
Dice versando il caffè in due tazze, passandone una a sua sorella.
«Ed io mi sono rotta di essere svegliata ogni fottuta mattina così.» Risponde Maddie e i avvicina ai fornelli, dove io sto girando le uova.Prende un piatto mettendoci il bacon croccante e mette a tostare tre fette di pane in cassetta.
Da quando i nostri genitori sono fuori per lavoro, un lavoro del tutto fuori dall'ordinario; io e i miei fratelli ci siamo costruiti la nostra routine, per non abbandonare la tradizione di fare colazione in famiglia, con la quale siamo cresciuti. prendendo tre piatti e mettendo il cibo in essi.«A che ora sei tornata ieri sera? Sono stato sveglio fino a tardi, ma no ti ho sentita rientrare.» Alex prende i piatti mentre Maddie distribuisce il cibo su tutti e tre.
Alex è più grande di me e mia sorella. È stato ammesso all'Università di Stanford, una delle più prestigiose della Ivy Legue, ma ha optato per la seconda scelta, visto che era più vicina a casa. Io e Maddie lo abbiamo persino minacciato per costringerlo ad andare, visto che un'occasione del genere non bussa alla porta. Si è laureato a pieni voti alla NYU tre anni fa, ed ora ha un lavoro stabile nella grande mela, che comunque gli consente di passare del tempo con la sua famiglia.
«Non lo so non ricordo di preciso, ma è stata una nottata pazzesca.» Maddie ammicca, ricordando la sera precedente. Maddie invece è la più piccola, un anno meno di me, ma con taglia voglia di vivere la vita e divertirsi. Entrambe frequentiamo la Temple University, ma corsi totalmente diversi. Io biochimica e lei gestione software.
Ricatta anche me per andare alle feste di confraternita con lei, ma sa che con me non attacca, inoltre i miei turni di lavoro non sono flessibili come quelli di mio fratello.
«Non mi dire che hai conosciuto un ragazzo ed hai passato tutta la serata con lui.» La guardo di sottecchi e verso il caffè nella tazza. Maddie fa lo stesso, porgendo una tazza ad Alex.
«Non ho conosciuto un ragazzo.» La bionda al mio fianco apre il frigo e prende la bottiglia del latte. «Ma due.» Schiocca la lingua sul palato e macchia il caffè con il latte freddo. Mi siedo sullo sgabello e non volendo la mia espressione facciale è uguale a quella di mio fratello.
Avrei preferito che fosse rimasta in una bolla di vetro come quando era piccola. Avrei preferito che non avesse mai conosciuto lui.Quando il nostro rapporto era unito ed entrambe potevamo contare l'una sull'altra. Mentre adesso per cause maggiori, i bei tempi sono solo ricordi.
«Comunque questa sera c'è un'altra festa alla confraternita. Nev vieni vero? Non accetto un no come risposta.» Il weekend era fatto solo ed esclusivamente di feste per mia sorella. Così come entro settimana, ogni festa di qualsiasi genere, voleva dire divertimento per lei. Non se ne perdeva neanche una.
«Devo sostituire una mia collega, quindi no Maddie.»
Per niente rammaricata scuoto la testa e infilzo le uova strapazzate con la forchetta. Nonostante io abbia quasi sempre i weekend liberi, dove e approfitto per studiare, questa settimana avrei lavorato anche di sabato con doppio turno, per sostituire la mia collega malata. E la settimana scorsa visto l'uscita del film che era sulla bocca di tutti, il mio capo ha voluto tutti noi dipendenti, perché si aspettava il pienone.
STAI LEGGENDO
DECEITFUL
Mystery / ThrillerDECEITFUL [de·ceit·ful] Avere una tendenza o disposizione di ingannare o dare un'impressione sbagliata. «Ascoltami bene, non ti azzardare a parlarmi in questo modo oppure-» Mi afferra le guance costringendomi a guardarlo. «Oppure cosa farai?» Lo...