Capitolo 31

40.5K 1.2K 447
                                    


Nevaeh

"Scacco matto, tesoro."

Le sue parole riecheggiano nella mia testa più volte e i miei occhi si muovono frenetici tra i nostri corpi. Mi ha messo davanti due scelte, ed entrambe a suo favore. Ovviamente so cosa voglio e anche lui lo sa, ma non gli darò la soddisfazione di cedere subito.

Alzo un sopracciglio e alzo l'alto della bocca. Non può essere l'unico a fare ultimatum, poi dopo si monta la testa, più di quando non lo è già. Porto la mano sulla sua presa ferrea e la strattono. Il mio ginocchio è libero e ancora una volta lo metto tra di noi.

I suoi occhi non lasciano i miei, neanche per vedere i miei movimenti, ovviamente perché è sicuro di se. Sposto il mio ginocchio verso di me e posiziono la suola dello stivale sul suo petto. Aggrotta le sopracciglia in confusione, ma prima che possa accorgersene, lo spingo all'indietro con tutta la forza che ho.

Lui cade all'indietro, ritrovandosi seduto sul bordo del letto. Le sue gambe sono divaricate e il suo sguardo confuso. Apro la bocca e prendo la gomma, ormai insapore, con l'indice e il pollice e la butto nel cestino.

"Vuoi spiegarmi cosa cazzo stai facendo? Sto perdendo la pazienza." Sogghigno e mi posiziono davanti a lui, in mezzo alla sue gambe aperte.

Nate non perde tempo e porta le mani sul mio sedere, strizzandolo con veemenza. Mi appoggio sulle sue spalle per non cadere e abbasso la testa per guardarlo.

"Posso scoparti oppure ti serve più tempo per riflettere?" Sto aspettando il momento giusto per rispondere, e questo lo sta facendo impazzire. Sospira e mi spinge più verso di lui, così che la sua bocca è al livello del mio stomaco.

Tira fuori la bocca e infila la lingua nel mio ombelico, facendo roteare la pallina argentata. Io passo una mano tra i suoi capelli e li tiro leggermente, così che lui si stacca dalla mia pelle. Abbasso lo sguardo verso il basso e lui lo alza verso di me.

"Porca puttana, Nev. Vuoi parlare?" Respiro lentamente, mentre passo l'indice sul suo zigomo. Nate mi slaccia il bottone del jeans, mantenendo sempre il contatto visivo.

Porta entrambe le mani suoi miei fianchi e le fa scivolare lungo il mio corpo, per poi arrivare all'elastico dei jeans. Mi allontano leggermente da lui e mi siedo sul suo ginocchio, poggiando il peso sulle punte. Mi scruta attentamente con un cipiglio, posizionando di nuovo le mani sulle mie curve.

"Mi sono rotto il caz-" Lo interrompo, posizionando il mio dito sulla sua bocca. Lui in risposta serra la mascella, così ne approfitto e scivolo lungo la sua coscia. Lui sposta la gamba, così che mi ritrovo davanti a lui. Il mio ginocchio preme contro il suo cavallo.

"Nate." Avvicino le mie labbra al suo orecchio. Il suo respiro si sta facendo accelerato.

"Io mi faccio scopare da te." Porto le mani ai lati della mia bralette e la sfilo. Il suo sguardo si sposta immediatamente e fa per portare le mani sui miei seni, ma io lo blocco immediatamente. Mi sollevo leggermente e poso le mani sulle sue spalle, facendogli spostare la testa all'indietro.

"Ma tu mi devi far prendere il comando." I suoi occhi si muovono velocemente, spostandosi dai miei seni ai miei occhi. Un ghigno appare sul mio viso.

"Scacco matto, Nate." Gli faccio l'occhiolino, ma con una mossa repentina mi ritrovo con la schiena premuta contro il materasso. Lui si mette tra le mie gambe, posizionandosi sopra di me.

"Scacco matto un cazzo. Sei tu quella sotto scacco, non io. Non sei uscita da quella fottuta porta, e questo vuol dire solo una cosa." Le sue mani sono al lati del mio viso. Mastica la gomma, mentre mi guarda.

DECEITFUL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora