Capitolo 79

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Nevaeh Rose

Un rumore fastidioso che si fa spazio nelle mie orecchie, mi costringe ad aprire gli occhi. È ancora buio visto che l'unica cosa che illumina la stanza sono i raggi lunari. Sfrego la guancia contro il cuscino e lentamente mi giro verso la fonte di tale rumore.

Sbatto le palpebre più volte per mettere a fuoco la figura di Harry che sta dormendo accanto a me sopra le coperte. Una mano è posata sul suo petto e la bocca leggermente schiusa, emettere il rumore che mi ha fatto svegliare.

Allungo la mano verso di lui e lo scuoto, così che si sveglia, ma ogni tentativo sembra inutile visto che ha il sonno profondo. Alzo gli occhi al cielo e mi metto su un fianco, facendo attenzione a non fare movimenti bruschi.

«Harry.» Lo richiamo, ma lui resta sempre nella stessa posizione e il suo russare diventa più forte, riecheggiando in camera. Mi ha spiegato che è dovuto all'asma il fatto che russa. Mi pizzico il ponte tra le sopracciglia e prendo un respiro profondo.

«Harry mettiti su un fianco.» Dico alzando di poco la voce e lo spingo, ma visto che era quasi sul bordo del letto, cade a terra. Chiudo gli occhi e arriccio il naso, pronta a sentire il suo tonfo. Il gemito di dolore che sento mi fa spalancare gli occhi. Con cautela striscio verso la fine del letto e sporgo la testa.

«Jake?» Jake sobbalza quando sente la mia voce e punta gli occhi sui miei, Harry è sopra a lui e non si è mosso di pezzo, essendo atterrato su suo fratello.

«Che stai facendo qui?» Sussurro urlando e porto l'attenzione sul materasso in cui è steso. «Dove hai preso quel materasso?» Lo guardo, cercando di capire cosa diavolo sta combinando. Harry ha insistito per dormire con me, ma Jake non ha detto nulla.

«In camera di Maddie.» Mette le mani sulle spalle di Harry e lo spinge via da sopra di lui, facendo cadere di fianco a lui sul materasso. Ignaro di tutto continua a dormire come se non fosse successo nulla.

Sbatto una mano sulla fronte e inspiro profondamente. «Non ti è bastato usare il suo armadio come tuo, anzi vostro armadio personale?» Inclino la testa e lo guardo. «Ho detto che sembravo un pagliaccio con i miei bellissimi fourlad, mi sembra il minimo quello che ho fatto.» Alza le spalle.

Assottiglio gli occhi quando vedo due telefoni sul materasso, ed uno di questi è mio.

«Jake.» Chiudo gli occhi, cercando di mantenere la calma. «Cosa stai facendo con il mio telefono?» Riapro gli occhi lentamente quando lo sento schiarirsi la voce.

«Non ti azzardare a liquidarmi con niente.» Lo ammonisco e gli punto il dito contro quando apre la bocca e fa per parlare. Sbuffa e incrocia le braccia al petto, porgendomi il telefono. Con uno scatto lo afferro e lo sblocco, alternando lo sguardo da Jake al piccolo schermo.

«Jake!» Urlo e lui si mette a sedere mettendomi una mano davanti alla bocca. «Abbassa la voce, Nevie. Signor Scott e signora Amelia stanno dormendo.» Ignoro il dolore al petto per essermi tirata su velocemente.

«Ti addormento con un pugno in faccia se non mi dici cosa diavolo è questo.» Lo guardo seria, girando lo schermo del telefono verso di lui, aperto sulla chat con Haylee. Sposta lo sguardo da me al telefono e incrocia le braccia al petto.

«Hai tre secondi per parlare.» Dico a denti stretti, visto che si è finto per per scrivere con Haylee. «Non ti incazzare o ti saltano i punti, Nevie.» Schiocca la lingua sul palato.

«Non mi incazzo? Jake ti stai fingendo me per scrivere con Haylee, come dovrei essere, contenta delle tue azioni stupide?» Inarco un sopracciglio e lo guardo, fa per parlare, ma lo blocco di nuovo. «Non rispondere.» Scuoto la testa, continuando a puntargli il dito contro.

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