Nevaeh
Apro gli occhi riluttante quando sento che qualcuno mi scuote persistentemente. Guardo la sveglia sul comodino che segna le 3.00am. Sbuffo e mi giro vedendo mia sorella che continua a scuotermi anche se sono sveglia.
"Si può sapere perché mi svegli nel cuore della notte?" Indossa una maglietta bianca lunga fino a metà coscia. Sicuramente l'ha rubata ad Alex.
"Stanno bussando alla porta. Vai ad aprire." Mi afferra il polso e mi tira, ma la strattono e la guardo con un cipiglio.
"Non ce la fai ad aprire tu?" Mi metto a sedere e la guardo in attesa di una valida risposta.
"Tu sei la sorella maggiore, quindi devi andarci tu." Alcune ciocche le ricadono sul viso e si sposta per accende la luce.
"Se è per questo, Alex é il fratello maggiore." Incrocio le braccia al petto e sobbalzo quando sento qualcuno bussare insistentemente.
"Quel coglione non c'è, quindi le redini passano a te." Indica con la testa la porta e sbuffando sposto le lenzuola calde. La pelle d'oca inizia a farsi spazio sulle mie cosce scoperte, visto che indosso una felpa viola e un paio di pantaloni bianchi.
Scendo le scale a piedi nudi con Madeline dietro di me, che mi segue. Il bussare é persistente, sicuramente hanno visto la macchina parcheggiata, ma tutto quello a cui penso é per quale motivo qualcuno sta bussando alle tre di notte?
"Fai attenzione Nev, può essere un ladro" Mi fermo prima di aprire la porta e la guardo con un cipiglio in viso. Non voglio fare commenti perché scatenerei solo il suo malcontento.
Apro la porta e faccio un passo indietro dalla figura appoggiata sullo stipite. Aggrotto le sopracciglia in confusione e faccio spazio alla bionda dietro di me così vede di chi si tratta.
"Harry?" Nella sua voce c'è sorpresa e confusione, così come in me. Io e Mads ci spostiamo così che lui entra in casa e io chiudo la porta dietro di lui.
"Hai pianto?" I suoi occhi sono rossi e fissi su di me, ma nonostante questo riesco a sentire l'odore di alcool e tabacco.
"É ubriaco." Mia sorella sussurra al mio orecchio, ma lui riesce a sentirla e così lui annuisce.
"Devo parlare con te." Il suo sguardo é bisognoso così come la mano che allunga nella mia direzione.
Lo osservo cercando di capire le sue azioni."Ti prego Nev." Le sue iridi smeraldo si spostano su Maddie che sta guardano la scena con le braccia incrociate al petto, in attesa di chiarimenti.
Afferro la mano fredda e inizio a salire le scale. I suoi Chelsea boots sovrastano il rumore del suo respiro accelerato. Una volta che entriamo in camera Harry si gira verso mia sorella.
"É una questione privata Maddie." Afferma alla bionda che é ferma sulla porta e lei porta gli occhi al cielo e sbuffando si dirige verso camera sua. Alzo un sopracciglio quando afferra la maniglia e chiude la porta bianca, per poi appoggiarsi contro di essa.
La sua schiena é premuta contro la superficie fredda, le gambe coperte da jeans neri strappi alle ginocchia sono incrociate. Porta il braccio tatuato dietro alla nuca e si massaggia il collo con il palmo della mano.
"Cosa è succ-" mi interrompe.
"Mi dispiace." Le sue gemme verdi ripongono l'attenzione dietro alle mie spalle. Mi acciglio e lo invito a continuare a parlare.
"Mi dispiace per averti coinvolto nella gara. Ero arrabbiato con quel cazzone di mio fratello ed ho agito d'istinto, senza pensare alle conseguenze." Inclino la testa e faccio un passo indietro.
STAI LEGGENDO
DECEITFUL
Mystery / ThrillerDECEITFUL [de·ceit·ful] Avere una tendenza o disposizione di ingannare o dare un'impressione sbagliata. «Ascoltami bene, non ti azzardare a parlarmi in questo modo oppure-» Mi afferra le guance costringendomi a guardarlo. «Oppure cosa farai?» Lo...