Capitolo 66

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Nathaniel

Guardo Briar che sale sulla moto con Jake dopo che la ragazza che non parla se ne va spaventata, lontano dalle grinfie di quel deficiente di mio fratello.

Gli occhi vagano tra le persone ispezionando l'ambiente circostante. La mia attenzione si piazza su una scena in particolare, ovvero quella della piccola ficcanaso che sta abbracciando la sua amica ancora terrorizzata.

«Harry ha portato Nevie ed io non posso portare Haylee ad una gara di moto?» Afferma mio fratello, esponendo gli stessi fatti che sto vedendo.

«Consideralo morto.» Dico io a denti stretti, serrando la mascella e chiudendo le mani a pugno lungo i fianchi. I miei anfibi si muovono velocemente contro il terreno, facendomi avvicinare sempre di più a quel coglione di Harry.

Afferro bruscamente il suo braccio strattonandolo via dal vedere le due ragazze che si abbracciano. Lui mi guarda male e si libera dalla mia presa. Volto di scatto la testa verso la linea di partenza e vedo la ragazza al centro, con la pistola alzata verso l'alto pronta a fare fuoco per iniziare la gara.

«Tappale le orecchie.» Guardo mio fratello, facendole cenno con la testa verso la bionda, che sta accarezzando la schiena dell'amica senza essersi resa conto di quello che sta per succedere.

«Fai quello che ti dico per una cazzo di volta.» Sbotto spingendo Harry verso Nev. Il tempo sta scandendo, si percepiscono i secondi che precedono il dito sul grilletto della mora alla linea di partenza.

Sposto lo sguardo in modo frenetico da entrambe le parti, Harry che sembra muoversi a rallentatore per raggiunge Nev, lo sparo che riesce a percepirsi anche non avendolo sentito.

Riesco a sentire la pelle della mascella lacerarsi per quanto è tesa in questo momento. Harry si gira verso di me ed io annuisco, facendogli cenno di sbrigarsi. Mio fratello sembra pensarci su e nello stesso esatto momento che lo sparo rimbomba nell'aria, Harry porta le mani sulle orecchie di Nev.

Lei sussulta per il gesto improvviso e quando sente il rimbombo, porta le dita sulle mani di mio fratello e chiude gli occhi. Harry capisce che c'è qualcosa che non va per via della sua reazione e si sposta avanti a lei, così che la bionda posa la testa sul suo petto.

La sua fronte mostra le rughe d'espressione che sono comparse per via della preoccupazione, il suo labbro inferiore viene massacrato dai denti che spingono sulla carne. Gli occhi serrati che mostrano le pieghe ai lati.

Regredisco e faccio mezzo giro, tornando vicino ai piedi degli spalti per vedere la gara. Mancano due giri alla fine e Jake è in vantaggio. Nonostante la materia grigia che non ha, per questo tipo di cose è portato.

La mia attenzione cambia soggetto, spostandosi di nuovo sul coglione di mio fratello e sulla piccola ficcanaso. Le mani di Harry sono sulle sue guance, costringendola a guardarlo e lei lo ascolta attentamente, annuendo ogni tanto.

Faccio un respiro profondo e li ignoro, visto che ha chi si preoccupa per lei. Non ha bisogno della mia mano, così io non ho bisogno della sua.

"Non voglio la certezza di un domani. Mi basta tenerti la mano per stare bene." Afferma, guardandomi con gli occhi iniettati di sangue.

"Puoi afferrarla tutte le volte che vuoi Nev, ma io non posso afferrare la tua." Posa la testa sulla mia mano, chiudendo gli occhi. I sensi di colpa macchiano la sua purezza e non posso permettermi di inquinarla anche con i miei.

"Ci sarò Nate. Quando sarai pronto ci sarò per te." La sua mano si posa sulla mia guancia, accarezzando lo zigomo con il pollice.

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