DECEITFUL

Capitolo 17

Nevaeh

Delle voci nelle vicinanze mi costringono ad aprire gli occhi. Sbatto le palpebre più volte, abituandomi alla luce che filtra dalla finestra di fronte a me. Sento il mio viso che si muove su e giù, facendomi accigliare. Giro la testa e vedo sue gemme verdi guardarmi insieme ad un sorriso ammaliante.

"Ben svegliata," Harry dice spostando una ciocca ribelle dal mio viso e mettendola dietro l'orecchio. Mi sono addormentata sul petto di Harry, dopo l'accaduto con Nate nel bagno. Non volevo lasciarlo, ero spaventata che potesse succedere il peggio, durante la notte.

Alzo la testa e solo ora vedo la posizione in cui ho dormito. Con le gambe incrociate sul pavimento e il viso sul suo petto e la mano che stringeva la sua e tutt'ora sono intrecciate. Mi sistemo mettendomi in ginocchio per vederlo meglio.

"Come ti senti?" Gli rivolgo un sorriso rassicurante.
"Come se fossi stato pugnalato." Alzo gli occhi al cielo per la sua risposta e scuoto la testa.

"Come dovrei sentirmi? Hai dormito sopra di me e non abbiamo fatto neanche sesso? Mi sento deluso da me stesso." Porta un pugno alla bocca e chiude gli occhi, come se stesse recitando la parte dell'afflitto.

"Smettila, non sei divertente. Mi sono spaventata a morte ieri sera." Lo guardo serio e lui corruga le sopracciglia e annuisce. Cerca di mettersi seduto, così mi sposto e cerco di aiutarlo.

"Ma io credevo in te, soprattutto quando hai fregato i poliziotti." Un sorriso malefico appare sul suo volto. Ero in preda al panico e lui stava morendo, cosa avrei dovuto fare?

"Aspetta cosa hai fatto?" Alzo lo sguardo e vedo Jake e Nate guardami con un sopracciglio alzato.

"Ha fregato due poliziotti e li ha anche seminati." Gli occhi di Jake sono spalancati, incredulo delle parole del fratello, così come Nate che mi guarda con un sopracciglio alzato.

"Visto che sembra che ora stai meglio, puoi spiegare cosa cazzo é successo ieri sera?" Nate si rivolge al fratello il quale sbruffando si alza con il mio aiuto e si siede sulla sedia.

"É successo che i tuoi cambi di programma all'ultimo minuto mi sono costati la vita, stronzo." Sicuramente ha a che fare con la chiamata mentre stavamo al ristorante.

"Non l'ho deciso io, mi sono solo attenuto ai piani. " Dice a denti stretti. Harry sospira e si porta una mano sul fianco.

"Aspetta aspetta aspetta. Hai portato Nevaeh come tuo più uno?" Domanda Jake, guardando suo fratello.

"Chi altro avrei dovuto portare sentiamo? Briar era con voi, lei è l'unica che sa delle nostre cazzate per colpa tua ?" Lo guardo con un'espressione confusa, ma poi vedo che lo sguardo è fisso su Nate. Sicuramente stanno parlando del nostro primo 'scontro'.

"Fatto sta che non ho la minima idea di chi mi abbia pugnalato. C'era troppa gente ed era buio." Dice tamburello I polpastrelli sulla superficie in legno.

"Un tizio mi ha dato una botta e quando mi sono girata tu eri ferito. Può essere lui?" Improvvisamente l'attenzione dei tre fratelli si sposta su di me.

"Credo lo abbia fatto apposta. Visto che poi si è girato per guardarmi. Il problema è che indossava un caso con la visiera nera, non ho idea di chi ci sia stato sotto." Tutti e tre sembrano pensare alle mie parole. Nate si appoggia sul bancone e Jake ha una gamba appoggiata sul tavolo e le braccia incrociate al petto ed Harry sempre nella stessa posizione. Mi metto a sedere, nascondendo il disagio che mi si stava creando dentro.

"Aveva una bandana sulla bocca." Aggiungo, sperando che possa aiutare.

"Grazie mille Sherlock, ora sarà sicuramente più facile capire chi è." Alzo un sopracciglio e lo guardo con gli occhi assottigliati. Scuoto la testa e sposto lo sguardo sul tavolino.