Capitolo 65

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Jake

Faccio un ultimo tiro prima di buttare la sigaretta a terra e spegnerla con la suola della vans a scacchi verdi e bianche. Alzo la testa espirando e buttando fuori la nuvoletta di fumo. Sistemo il foulard verde intorno al collo e mi schiarisco la voce entrando in caffetteria.

Con gli occhi scruto attentamente il locale alla ricerca della ragazza castana che mi sta aspettando per pranzo. Sorrido quando la vedo e mi dirigo verso di lei. Il mio tragitto viene interrotto dal ragazzo a cui vado incontro per sbaglio.

«Stai attento, amico.» Gli do una pacca sulla spalla e lui fa per darmi una botta, ma io afferro prontamente il suo polso, allontanandolo da me.

Ci manca solo che litigo con questo cazzone prima di aver visto Haylee. Ho impiegato due settimane per parlare e un'altra per ricevere conferme su quale colore mi donasse di più.

Lo guardo di sotto e fuggi, spostando gli occhi sulla ragazza seduta al tavolo intenta a studiare qualcosa. Il ragazzo fa per parlare ma io gli faccio segno della zip sulla bocca e gli do una botta sul petto, sorpassandolo.

Mi dirigo verso la cassa, ordinando il mio pranzo e lo pago, andando poi verso Haylee. Mi piazzo davanti a lei e poso il sandwich e la bottiglietta d'acqua sul tavolo. La sua testa scatta verso l'alto e sulla mia figura. Lei sgrana gli occhi e io le sorrido.

«Come stai, Hay?» Mi siedo posando lo zaino a terra e afferro la bottiglietta d'acqua prendendone un sorso.
«B-bene, t-tu?» Dice balbettando ed io annuisco.

«Benissimo, hai visto il mio fourlad?» Giro la mano verso di me e con l'indice indico il tessuto di seta verde smeraldo. I suoi occhi si spostano sul mio foulard e poi di nuovo sui libri.

«Ma lo hai scelto tu questo.» Mi alzo leggermente, allungandomi verso di lei per farle vedere il foulard. Lei scuote la testa e io la sposto di lato.

«Ma che dici, guarda ho anche i messaggi.» Afferro il cellulare e lo sblocco con il riconoscimento facciale, cercando la sua chat. Giro lo schermo verso Haylee, ma lei sembra presa dallo studio, così le tiro la manica della felpa, richiamando la sua attenzione.

Alza gli occhi verdi sullo schermo, ma non legge neanche la conversazione che sposta lo sguardo di nuovo sui libri. Blocco il telefono e lo appoggio sul tavolo. Non ci posso credere che sta facendo finita di non avermelo scritto.

«Non lo mangi?» Indico il suo sandwich accanto al suo libro ed Haylee sposta l'attenzione per limitarsi a risponde con un cenno.

Da quando rispondere è diventato così difficile?

«Non lo puoi comprare se poi non lo mangi.» Prendo il mio panino e lo addento, guardandola studiare.

Le sue iridi si muovono velocemente lungo i paragrafi del libro, il rumore della sua unghia che viene mangiata sovrasta quello che della macchina del caffè.

«J-Jake c-cosa vuoi?» Mi domanda ed io sorrido, mettendo i gomiti sul tavolo e unisco le mani, posando il mento sul dorso della mano.

«In questo momento vorrei solo non aver cambiato la risposta al quiz all'ultimo minuto e forse con quella risposta potrei aver sforato il massimo di errori da fare.» Le dico masticando il mio panino. Haylee sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio e chiude il libro di testo.

«In realtà non è vero.» Scrollo le spalle e lei mi guarda con un cipiglio in volto.
«L'ho fatto per farti chiudere il libro e concentrarti su Jakey.» Mi indico con un dito. Haylee mi guarda con le sopracciglia aggrottate e l'aria confusa dalle mie parole.

«D-devo studiare.» Precisa lei ma io alzo l'indice muovendolo a destra e sinistra e lei guarda il dito come incantata. Sorrido soddisfatto e prendo il suo libro e lo metto sul tavolo vicino al nostro, ma per guardarla, non colgo la superficie e lo faccio cadere a terra, il rumore dell'impatto è diverso.

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