Nevaeh
Il rumore di un ritmo regolare che rimbomba del mio orecchio, mi costringe ad aprire gli occhi. Aggrotto le sopracciglia e sposto leggermente la guancia, quando non sento la morbidezza del cuscino.
I miei occhi vagano per la stanza e si soffermano sull'inchiostro nero, che è protagonista della mia sfera visiva. Solo ora realizzo di essermi addormentata sopra a Nate. Le mie mani sono sul suo petto e le mie gambe ai lati del suo corpo.
"Dovresti smetterla di addormentarti così." Sgrano gli occhi, quando la sua voce interrompe i miei pensieri. Alzo la testa e poso il mento sul suo petto, guardandolo.
"Beh se ti da fastidio perché non mi hai buttato giù dal letto?" Faccio per sollevarmi, ma lui porta le sue dita sulle mie natiche e applica una leggera pressione, così che io resti al mio posto. Arriccio il naso per il dolore alla spalla.
"Non ho detto che mi da fastidio." Afferma lui con un ghigno in viso. I raggi del sole fanno contrastare i suoi tatuaggi con il suo incarnato.
"Da quanto sei sveglio?" Gli domando io. Lui scuote la testa e sospira. Le sue mani sono ancora sul mio sedere e sta disegnando cerchi immaginari con i pollici.
"Da quando mi hai colpito in un occhio mentre dormivi." Porta una mano sul viso e indica il suo occhio con il dito. Mi alzo di scatto, mettendomi seduta e porto le mani davanti alla bocca.
"Ti ho fatto male?" Porto una mano sul cuore e lo guardo con un'espressione preoccupata. Lui fa no con la testa.
"Beh mi dispiace." Alza un sopracciglio mentre mi guarda con un cipiglio in viso. Sicuramente non si aspettava questo mio comportamento nei suoi confronti.
"L'unica cosa che mi impedisce di scoparti sono queste." Afferra l'elastico delle mie mutandine e le tira leggermente. Sobbalzo quando lo rilascia e il rumore riecheggia nella stanza.
"Quindi ti conviene tenere a bada quella lingua velenosa." Inclino la testa alle sue parole e assottiglio gli occhi. Faccio per alzare il terzo dito, ma lui mi afferra il polso e mi fa avvicinare a lui. Sussulto per il dolore che continua a pulsare sul collo, ma cerco di non dargli peso.
"Te lo spezzo questo ditino se provi a farlo di nuovo." Il mio gomito è posato sul suo petto. Il mio dito è intrappolato tra le sue dita lunghe.
Un ghigno appare sul mio viso quando alzo l'altra mano e chiudo tutte le dita, eccetto il medio. Alzo le sopracciglia e incurvo gli angoli della bocca verso l'alto.
"Mi spieghi dove trovi questo coraggio di prima mattina? È il mio cazzo sotto di te che sta agendo al tuo posto?" Mi mordo il labbro inferiore e scuoto la testa.
"Nev ti conviene non provocarmi, ma credo che tu già lo so sai." I suoi occhi passano dal mio dito a me. Mi libero dalla sua presa e incrocio le braccia al petto.
"Il tuo modo di fare mi spinge a fare ciò che faccio." Alzo le spalle e lo guardo. I suoi occhi si fermano sui miei seno coperti solo dalla sua maglietta nera.
Allunga la mano verso di me, per insinuarla sotto la maglietta, ma io gli afferro il polso. Alza lentamente la testa verso di me e io scuoto la testa.
"Ora credi di dirmi quando posso o non posso toccarti?" Alza un sopracciglio e io annuisco. In me che non si dica mi ritrovo con la faccia premuta contro il materasso. Una mano mi intrappola le mani dietro la schiena e il suo braccio è intorno alle mie cosce.
Sento il freddo impossessarsi del mio fondoschiena. Lancio un urlo strozzato quando sento un pizzico sulla natica. Mi ha appena morso. Cerco di muove le gambe, così da mirare alla sua testa, ma lui li schiva in tempo.
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DECEITFUL
Mystery / ThrillerDECEITFUL [de·ceit·ful] Avere una tendenza o disposizione di ingannare o dare un'impressione sbagliata. «Ascoltami bene, non ti azzardare a parlarmi in questo modo oppure-» Mi afferra le guance costringendomi a guardarlo. «Oppure cosa farai?» Lo...