Capitolo 55

38K 1.2K 666
                                    

Nevaeh

Giro tra le mani l'anello argentato per poi riportarlo sulla scrivania. Nate non si è mai reso conto dell'anello che gli ho rubato, quando stavamo in Tennessee.

«Nev?» Alzo la testa e guardo Nate.
Non sono riuscita a parlargli dopo avergli detto cosa mi stava soffocando. Siamo tornati al ranch e Nate si sta occupando dei cavalli, mentre io sono seduta sulla staccionata, incapace di muovermi o dire qualcosa. Si avvicina a me e mi apre le gambe mettendosi in mezzo.

«Guardami.» Afferra il mio viso tra le sue mani e mi costringe a guardarlo. I miei occhi si piazzano nei suoi e il suo pollice mi sfrega la guancia.

«Scusami, io non dovevo dirti nulla, non era il caso di.» Mi interrompe, spostando il dito sulle mie labbra carnose.
«Mi hai rotto il cazzo con queste scuse, Nev.» Alzo la schiena alle mie parole e mi guarda con un cipiglio in volto.

«Ascoltami bene, piccola ficcanaso. Se io ho detto che voglio aiutarti...» Fa una pausa e afferra la mia coscia, mettendola intorno al suo fianco.

«Voglio aiutarti.» Senza pensarci due volte appoggio la testa sulla sua spalla e lui allunga una mano dietro alla mia schiena, muovendola lungo la mia colonna vertebrale.

«Voglio solo afferrare la tua mano, Nate.» Le sue dita scivolano nelle mie unendosi. Mi sposta la testa e mi da un bacio sulla fronte.

«Ora smettila e andiamo, che abbiamo dodici ore di macchina da fare. Già sento i miei coglioni lamentarsi.» Arriccio il naso per l'ultima frase. Fa per spostarsi da me. Ma io afferro il suo polso, facendolo tornare nella stessa posizione.

«Grazie per avermi portato nella tua città e per avermi fatto passare un compleanno diverso.» Sfioro il suo naso con il mio, ma lui si scansa leggermente.

«Va bene, ma adesso basta e porta il tuo
fottuto culo giù dalla staccionata.» Si allontana bruscamente da me e torna nelle scuderie, lasciandomi sola.

Dopo non molto esce fuori con i cavalli, lascia libera Lavanda, che viene verso di me. Metto una mano sul suo muso e la accarezzo. Lui ci raggiunge con Maeve.

«Mi ha rubato un cavallo.» Afferma e sposto lo sguardo su di lui, poi sull'animale che ho davanti. Il suo muso si poggia contro il mio stomaco e mi spinge leggermente, volendo più attenzioni.

«Dai seguimi che li riportiamo nel recinto.» Afferro il cavallo per la cavezza e lo seguo. Siamo fianco a fianco e i cavalli sono ai lati.

«Nate.» Lo richiamo, lui si gira verso di me, mentre aspetta che io parli.
«Ci torneremo? In questo posto intendo.» Con la testa indico il paesaggio intorno a noi e i cavalli che ci assistono.

«Mi sembra di averti detto che non ci sono certezze con me, Nev.» Dice Nate, aprendo il cancello del recito. Toglie la cavezza a Maeve e io lo guardo, facendo la stessa cosa con quella del cavallo accanto a me.

«Ma purtroppo il mio cavallo non sa resisterti.» Il muso di Lavanda è posato su di me, mentre si sfrega la testa contro la mia schiena. L'espressione di Nate cambia. I suoi occhi color giada sono fissi sull'animale dietro di me, ma la testa è altrove.

«Nate?» Lo richiamo, ma sembra essere immerso nei suoi pensieri. Faccio un passo verso di lui, sempre seguita dal cavallo dietro di me. Prendo il suo viso tra le mie mani e lui trasalisce al mio gesto.

«Stai pensando a qual-» Mi interrompe, togliendo bruscamente le mani lui.
«Fatti i cazzi tuoi.» Mi allungo verso di lui e gli metto le braccia intorno al collo.

DECEITFUL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora