Capitolo 164 - Incendio

1.5K 97 2
                                    

La terra sotto i piedi tremava, bastò quel gesto a darci segno di distruzione. Ancora.
Mi trovavo vicino un gruppo di studenti, ci avvicinammo velocemente alle finestra e notammo i frantumi della barriera svendere verso il suolo: Voldemort aveva abbattuto la patina di protezione che i nostri insegnanti avevano circoscritto attorno al castello. Tutto il suo esercito avrebbe fatto irruzione, sarebbe stata definitivamente la fine.
Dovevo necessariamente trovare mio fratello.

Corsi per ogni singolo angolo, arrivai per finire a setacciare tutti i piani superiori, anche se, la maggior parte degli studenti erano nel cortile.
Finalmente vidi brillare in lontananza i suoi capelli corvini e mi affrettai a raggiungerlo.
«Harry! Harry!» gridai per i corridoi, correndo per cercare di raggiungerlo mentre sostava dinnanzi al muro.
«Che stai facendo?» domandai avvicinandomi a lui.

«Penso di aver capito dov'è l'altro Horcrux. Ho parlato con il fantasma di Helena Corvonero» mi annunciò.

«E...?» domandai, attendendo ulteriori spiegazioni.
Harry non mi rispose, si limitò a chiudere gli occhi e a concentrarsi: dopo pochi istanti, davanti a noi comparve la Stanza delle Necessità. Entrò immediatamente, seguito da me.

«Una scatola Moon, un diadema o qualcosa che lo contenga. L'ho vista da queste parti quando sono venuto a lasciare il libro del Principe Mezzosangue» mi spiegò, indicandomi una pila di oggetti. Non feci domande, mi limitai a scavare come aveva richiesto.

«Harry lassù!» gridai sventolando il braccio verso l'alto, qualcosa di luminoso brillava sulla pila di quaderni.

«Ferma Moon, vado io!» ordinò mio fratello. Ma non ebbi nemmeno il modo di ascoltarlo, mi stavo già arrampicando sulla piramide di oggetti.
«Sta attenta» sentenziò mettendosi sotto di me, così da potermi prendermi nel caso in cui fossi caduta.

Tutte quelle cianfrusaglie erano gettate li alla rinfusa, qualcuna più sporgente, qualcuna meno, mettere i piedi nel punto giusto era fondamentale per risparmiarsi l'osso del collo.

«Ci sono Harry! L'ho presa!» lo informai felice. Tra le mie mani splendeva una tiara argentea che raffigurava un corvo, al suo centro brillava una pietra enorme di colore blu e nel complesso era piuttosto pensate.

«Ottimo! Ora scendi» mi disse Harry in tono, anche lui, piuttosto allegro. Avevamo in atto un conto alla rovescia per distruggere Voldemort prima che annientasse la scuola.

Feci attenzione a poggiare i piedi nei posti esatti dove li avevo fatti stanziare nella salita, cosa che si rivelò più complessa del previsto.
Malgrado le gambe tremanti, stavo riuscendo a scendere decentemente quando però il rimbombo di una voce nel silenzio mi fece sobbalzare
«Bene bene!»

La sua voce.
Fu improvvisa e inaspettata, il mio piede finì su una sedia pericolante, così scivolai lungo un tavolino e caddi a terra, seguita da un gemito di dolore.
«Cazzo!» ansimai

«Dio, ti sei fatta male?» chiese Harry venendomi incontro per tirarmi su.
Appena stetti in piedi si piegò per recuperare anche il diadema che, nella caduta, era scivolato via dalle mie mani.

«Moon» sussurrò Draco quando vide la mia figura.
Al suo fianco vi erano Tiger e Blaise, il secondo di questi mi guardò abbozzando un sorriso.

«Che vuoi Malfoy?» intervenne Harry, probabilmente infastidito dall'atteggiamento del ragazzo nei miei confronti.

Draco alzò la bacchetta e la puntò verso Harry, stesso gesto compirono i due al suo fianco.
«Hai qualcosa che mi appartiene e la rivorrei indietro» lo minacciò

«Cosa c'è che non va in quella che hai?» domandò Harry, retorico.

«È di mia madre. È potente ma non è la stessa cosa, non riesce a capirmi» spiegò in tono minaccioso.
«Sai cosa intendo»

Piccola Mezzosangue 5 || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora