Frastornata e dolorante, aprii improvvisamente gli occhi quando sentii un bruciore assalirmi il braccio, nell'esatto punto in cui, la sera prima, il serpente mi aveva morsa.
«Scusa Moon, non volevo svegliarti» disse Hermione che stanziava seduta accanto al mio letto «È ora della medicazione»
«Non preoccuparti, ma lascia che sia io a levarmi la benda, altrimenti mi brucia ancora di più» le spiegai cercando di tirarmi a sedere.
Con delicatezza slacciai la fasciatura che ricopriva il mio braccio e quando la scoprii vidi che vi erano incisi due buchi bordeaux, che assomigliavano a dei lividi o degli ematomi, causati dalle zanne; attorno ad essi, delle lievi venature che assomigliavano a dei capillari rotti, di colore nero, erano almeno un centinaio di piccole striature.«Mettiamo queste gocce» disse sventolando un tubetto di liquido viola «Diminuirà il bruciore, ma il veleno ci metterà un po' per riassorbirsi, queste venature nere rimarranno ancora per qualche tempo, temo»
Non mi interessava, il bruciore era l'unico dei miei problemi, dato che mi rendeva impossibile muovere il braccio.«Che succederebbe se il veleno si propagasse in tutto il corpo?» le domandai, tremando all'idea di avere una risposta che non volessi sentire.
«Non succederà, abbiamo circoscritto la zona, non si espanderà per il corpo» mi disse rassicurante.
Le sorrisi calorosamente, grata dell'aiuto che mi stava dando.
«Chiudi la benda con la tua bacchetta» mi disse
«È di la, non puoi farlo con la tua?» chiesi gentilmente.
La vidi tirare un sospiro frustrato e prese fiato prima di proseguire.
«La mia ce l'ha Harry, non so se te ne sei accorta ma, la sua ieri nell'impatto col serpente si è spezzata»Merda.
E come avrebbe fatto mio fratello senza bacchetta?«Hermione! Moon!» ci richiamò la voce di Harry
Uscimmo dalla tenda incuriosite dal suo richiamò e ciò che vedemmo ci lascio attonite: Ron era davanti a noi.
Era tornato.Ero arrabbiata, moltissimo, ma rivederlo dopo tutto quel tempo, entusiasta e felice che stesse bene. La riccia però, sembrava troppo rabbiosa per pensare a quello.
«Ei» esordì lui.
Ei? Ma come ei...? Era tutto ciò che aveva da dire?«Sei un vero deficiente Ronald Weasley!» disse correndo nella sua direzione, spintonandolo e togliendogli lo zaino dalle spalle, per gettarlo a terra.
«Ti rifai vivo dopo settimane e dici "ei"?»«Hermione» la richiamai sperando si calmasse. Comprendevo la sua rabbia, totalmente, ma non volevo vederli litigare, ancora.
«Harry dammi la mia bacchetta!» ordinò dirigendosi a passo svelto verso mio fratello.
«Non ce l'ho» rispose lui, indietreggiando.
«Harry Potter dammi la mia bacchetta!» sbraitò avvicinandosi ancora di più a lui; egli si ritrovò contro l'albero e ripetè di non averla e non sapere dove fosse cosa che, ovviamente, non era vera.
«Perché ha la tua bacchetta?» domandò curioso il rosso.
«Lascia perdere perché ha la mia bacchetta!» gli rispose ancora rabbiosa, io però, nel suo sfogo d'ira, notai una cosa di rilevante importanza.
«Un momento» li interruppi «Ma quello è...L'hai distrutto» dissi incredula, notando che teneva per le mani il medaglione horcrux e che era aperto e completamente spaccato, come se lo avessero preso a martellate.
«E come mai tu, guarda caso, hai anche la spada di Grifondoro?» chiese Hermione usando lo stesso tono del momento prima.
«È una lunga storia» si intromise Harry, grattandosi la nuca.
Avevo dormito così tanto da perdermi tutto quanto? Che diavolo era successo quella notte?«Non credere che questo cambi le cose» disse la riccia, amareggiata rivolgendosi a Ron che, prontamente gli rispose.
«Certo che no, perché dovrebbe? Ho solo distrutto un dannato Horcrux!» sbraitò alzando anche lui la voce «Sentite, volevo tornare appena me ne sono andato, ma non sapevo come»
«Già come ci hai trovato?» chiese Harry che, probabilmente, fino ad allora non si era ancora posto il problema.
«La mattina di Natale dormivo in un piccolo pub, alla larga dai Ghermidori, qualcosa ha emesso un rumore e questo Deluminatore ha emesso una voce, la tua voce, Hermione» confessò diventando leggermente paonazzo.
«Esattamente cosa ho detto, posso saperlo?» domandò con un pizzico di sprezzo nella voce.
«Il mio nome, solo il mio nome» disse, prendendo poi una piccola pausa prima di ricominciare a parlare.
«Così l'ho preso e l'ho fatto scattare, ed è apparsa una pallina di luce che ha galleggiato fino ad entrarmi nel petto, all'altezza del cuore; così mi sono smaterializzato e sono apparso su questa collina, era come se sapessi già dove andare, è accaduto tutto senza che me ne accorgessi e una volta arrivato qui non sapevo come trovarvi, speravo solo che uno di voi si sarebbe mostrato. E così è stato»Con occhi lucidi e visibilmente commossi, Hermione si intenerì ma decise ugualmente di rientrare nella tenda, voleva, giustamente, il tempo per metabolizzare. Harry ci fece cenno con la testa, indicandoci che l'avrebbe seguita per poterci parlare, lasciando così, me e Ron da soli.
«Moon, cosa hai fatto..?» mi domandò scioccato guardando la mia fasciatura.
«Mi ha morso un serpente, molto probabilmente quello di Tu-Sai-Chi» dissi sistemandomi ulteriormente la fasciatura.
Lo vidi tirare un sospiro nervoso, la sua voce si incrinò leggermente e fece dei passi avanti verso di me.
«Io Moon..davvero mi dispiace, mi dispiace così tanto, io..» le parole gli morivano in gola, bloccato dai pensieri e probabilmente dai sensi di colpa «Posso?» chiese allargando leggermente le braccia, timidamente, come per avere il consenso di avvicinarsi.E non fui proprio in grado di negarglielo.
Annnuii con la testa, e lui mi strinse tra le sue braccia e stando attento a non farmi male al braccio; poggiò il mento tra i miei capelli e lo sentii tirare su col naso.
«Sei un cretino» gli dissi.«Lo so, e mi dispiace. So di non essermela presa direttamente con te, ma tutto quello che ho detto ad Harry, in qualche modo, era offensivo anche nei tuoi confronti, quindi mi scuso anche con te; per quelle parole e per avervi lasciati da soli» ammise dispiaciuto
«Quando mi hai chiesto di essere la tua migliore amica, mi hai promesso che per me ci saresti sempre stato, avevamo dodici anni, ma deve essere ancora valida»
«Lo è Moon, e lo sarà per sempre, finché mi vorrai al tuo fianco»
Ci guardammo sorridenti, e non ci misi nulla a rendermi conto del fatto che non sarei resistita molto arrabbiata con lui, e che mi era mancato fin troppo per sprecare il nostro tempo insieme a tenergli il muso.«Comunque le passerà, vedrai, le sei mancato così tanto» dissi riferendomi chiaramente ad Hermione.
«Speriamo, l'ho fatto grossa» ammise rendendosene conto «Anche a me è mancata quella rompi palle, più di quanto immaginassi» disse abbozzando un sorriso a testa bassa.
Quanto voleva aspettare ancora a dichiararsi?
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Piccola Mezzosangue 5 || Draco Malfoy
RomanceQUINTO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** Era trascorso l'ennesimo anno per Moon, quello che le era sembrato il più difficile, il più pesante, quando pensava di aver trovato finalmente la felicità, questa le era stata brutalmente strappa...