Capitolo 169 - In un'altra vita

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Aspettavo il dolore, immaginavo una morsa allo stomaco o qualcosa di simile alla maledizione delle torture e ma l'unica cosa che percepì fu una presenza avanti a me e il rimbombo della maledizione.

Aprii gli occhi terrorizzata all'idea della visione che mi si sarebbe parata davanti, così vidi la meravigliosa chioma bionda di Draco e il suo corpo vestito di nero che mi faceva da scudo; in un millesimo di secondo Harry si piombò davanti a Voldemort e iniziarono a duellare a suon di incantesimi in quello che una volta ero lo splendente cortile della scuola.

«Draco» sussurrai flebile «Mi hai salvata...» dissi incredula

«Ora siamo pari» mi sorrise

I suoi meravigliosi occhi chiari, non sapevo dire quanto mi fossero mancati, quanto lui mi fosse mancato in tutti quei mesi di assenza e sebbene non sapessi cosa fossimo effettivamente, se eravamo tornati insieme oppure no, vederlo combattere al mio fianco sarebbe stata l'unica cosa che avrei voluto davvero, un po' come Ron ed Hermione.

«Tu! Traditore! Sei come tuo padre» gridò Bellatrix, piena di ira fin dentro le punte dei capelli.

Sembrava indemoniata, pareva avere il diavolo dentro, quella donna era da brividi, era inquietante e i suoi occhi apparivano iniettati di sangue; puntò la bacchetta al viso di Draco e immediatamente uno schiantesimo proveniente da destra la fece rimbalzare qualche metro più indietro.

«Draco, andiamo prima che si riprenda!» lo supplicò la voce di una donna.

Narcissa, in preda alle lacrime, dopo aver scagliato un'incantesimo contro la sorella, gridava disperatamente a suo figlio di andar via, mentre il marito la teneva stretta tra le braccia.

Il biondo si voltò immediatamente verso di me, aspettando probabilmente che io dicessi qualcosa per fermare sua madre, ma al solo pensiero di perderlo mi sentivo svenire e pensai che metterlo in salvo sta volta toccava a me.

«Vai con loro Draco» dissi duramente, cercando di convincerlo a fare il mio volere.

«Moon io-» provò a parlare.

«Ho detto vai con loro!» gridai tra le lacrime.
«Vai! Va via!» scandii piangendo.

Mi guardò deluso, allo stesso modo in cui tempo prima lo avevo osservato io quando aveva rifiutato di venire via con me invece che rimanere nel Manor dei suoi genitori; solo in quel momento capii che mi aveva lasciato andare per proteggermi dall'ira funesta di Voldemort e perché, come io mai avrei lasciato da solo Harry, lui mai avrebbe lasciato i genitori a morire per le mani del Signore Oscuro.

Mi resi conto del suo sacrificio per me, pensai alle torture che aveva subito dopo avermi fatto scappare e sperai con tutta me stessa che anche lui un giorno, avrebbe capito che lasciarlo andare in quel momento per me, significava salvarlo davvero.

Così dopo avermi lanciato un'ultima occhiata girò i tacchi e seguì i suoi genitori, lasciandomi così tra le macerie di Hogwarts, guardandolo sparire all'orizzonte.

Magari ce l'avremmo fatta, magari saremmo stati noi, magari in un'altra vita.

*

«Harry! Harry ci sei riuscito!» mormorai portandomi una mano alla bocca, emozionata.
Presi a correre verso di lui e mi gettai tra le sue braccia, stringendolo forte a me, contenta anche solo di sapere che fosse vivo.

«Vieni Harry, è il tuo momento. Ti accoglieranno come un eroe» gli disse sognante Ron.

«Già ma non credo ci sia nulla da bramare, stanotte molta gente è morta a causa mia» rispose con animo colpevole e volto intristito.

«La colpa non è tua. Ciò che è successo, anche, sai, a loro.. » spiegai facendo riferimento a Remus e Dora.
«Si sono sacrificati per il nostro bene e quello di tutti i presenti, questo sì che è qualcosa da bramare»

«E noi abbiamo il dovere di ricordarli sempre così» aggiunse Hermione, sorridendo lievemente, sperando di farci sentire meglio.

Harry abbozzò un sorriso non molto convinto, guardandomi di sottecchi e io mi sforzai di fare lo stesso. Ci dirigemmo verso l'entrata e poco prima di trovarci dentro fui fermata da lui.
«Stai bene?» domandò accarezzando la mia mano, probabilmente riferendosi a Draco e alla sua scelta.

Io lo guardai intensamente negli occhi e mi ricordai che avevo ancora qualcosa da dirgli, perciò mi limitai ad annuire alla sua domanda.

Entrammo teatralmente nella Sala Grande, che giaceva in un accomuno di macerie ma, se non altro, era quantomeno gremita di gente viva e vegeta, contenta per essere sopravvissuta alla guerra.

«Oh Harry caro, che faccia che hai!» disse premurosamente Molly, avvicinandosi al viso di mio fratello e, seguita da lei, c'era Ginny che, appena lo vide, si gettò fra le sue braccia e fu allora che Harry le scoccò un bacio sulle labbra.
Era la scena che sognavo di vedere da anni, finalmente.

«Deduco che vi siate rimessi insieme» dissi ironicamente rivolta ai due, che nel fratello avevano incrociato le dita delle loro mani.

«Moon» mi disse richiamandomi Hermione.
«Credo tu abbia qualcosa da dire»

Lo sguardo accigliato di Ron mi ricordò del discorso iniziato sulla gravidanza, così, dopo aver guadagnato l'attenzione di tutti, presi fiato e pensai a come dirlo ad Harry.

«Sono consapevole di aver sbagliato innumerevoli volte negli ultimi anni, con ognuno di voi, e non so dirvi quanto mi senta dispiaciuta per avervi nascosto di avere una relazione, davvero.
Mi rendi conto che vi siate sentiti traditi, ma non sapevo proprio come dirvelo senza farmi odiare, temevo fin troppo di procurarvi un dispiacere o una delusione.
Con questo non sto cercando di scusarmi, anzi, sono pienamente consapevole di aver commesso un grande errore, siete la mia famiglia e la cosa più preziosa che ho, non avrei dovuto tenervi nascosta una cosa così importante per me» ammisi con sincerità.

Poi, pensai a come continuare.
«So ciò che pensate di lui, ma una cosa per cui mi batterò sempre è la persona con cui sono stata per un anno intero, per tutte le cose che abbiamo condiviso. Si è comportato di merda con ognuno di voi, è stato maleducato, irrispettoso, arrogante e qualsiasi aggettivo negativo vi venga in mente, ma posso giurarvi che con me non è mai successo.
Mi ha capita, rispettata, mi ha fatto stare bene e mi ha aiutata non sapete quante volte, e sopratutto, anche se pensate che lui non sia in grado di provare sentimenti, è stato anche capace di amarmi»

Le loro espressioni al discorso erano memorabili, sarebbero state da incorniciare, letteralmente.

«Già immagino cosa starete pensando e mi rendo conto di quanto strappalacrime sia questo discorso, ma a tutto c'è una spiegazione.
Spero che riusciate a mettere da parte tutto il rancore che provate per una buona causa.
Sopratutto tu, Harry, per me è importante che tu lo faccia, per me.. »

Presi una pausa e iniziai ad accarezzarmi la pancia, poggiando lo sguardo su di essa.
« ...E sopratutto, per la piccola creatura che sta crescendo dentro di me, ora»

Il mio sorriso esibiva un attimo di gioia e una commozione tipica di una giovane mamma ma lo sguardo di Harry non mostrava lo stesso, anzi.
Sembrava gli fosse appena crollato il mondo addosso.

Piccola Mezzosangue 5 || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora