Capitolo 139 - L'eredità

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Il vento estivo, scosso dall'alzarsi della tenda, ci piombò sul viso. Tenevamo tutti le bacchette puntate in avanti, seguendo dettagliatamente gli ordini di Arthur, e pronunciavamo l'incantesimo giusto per far sì che l'enorme tendone dove si sarebbe svolto il matrimonio, fosse sistemato.

«Un po' più a destra ragaz-» indicava il signor Weasley, quando all'improvviso smise di parlare, voltandosi verso il bosco.
Ci avvicinammo a lui per cercare di scorgere ciò che aveva catturato la sua attenzione.

«Porca miseria, cosa ci fa qui il Ministro della Magia?» chiese sbigottito George. L'uomo vestito di tutto punto si fece strada verso l'abitazione, trovando Harry sulla porta d'entrata.

«Ministro, a cosa dobbiamo il piacere?» domandò mio fratello
«Credo che noi conosciamo la riposta a questa domanda, signor Potter» disse in tono calmo.

I Weasley tornarono al lavoro, lasciando il trio insieme al Ministro appena arrivato, che sembrava dovergli consegnare qualcosa di importante, forse anche segreto, pensai, dato che li avevano lasciati soli con la massima riservatezza.
«Signor Potter, ciò che le porto è per voi tre, non è previsto nulla per sua sorella, non c'è ragione che stia qui»

Era chiaro che stesse cercando di mandarmi via, che non gli fosse di gradimento la mia presenza forse?
«Tutto ciò che mostra a me può vederlo anche lei, perciò non c'è nemmeno ragione che io la mandi via» sentenziò Harry.

Il ministro non rispose, si limitò ad estrarre una pergamena dalla borsa che, grazie alla magia, lievitò e si aprì in totale autonomia, pronta per essere letta.
«Qui sono espresse le ultime volontà testimoniare di Albus Percival Wülfric Brian Silente. Prima a Ronald Billius Weasley, lascio il mio Deluminatore, un congegno di mia invenzione, nella speranza che quando le cose sembrano più tenebrose, possa mostrargli la luce»

Quando Ron prese il mano il piccolo oggetto, domandò se effettivamente Silente lo avesse lasciato a lui, incredulo della notizia e della ragione di quel gesto. Il ragazzo notò una piccola leva sopra di essa, nella parte centrale che era dipinta di un blu verdastro, e la spinse verso il basso; improvvisamente le luci accese di casa vennero risucchiate al suo interno, lasciando al buio le lampadine. Quando Ron tirò la leva nel verso opposto, le luci uscirono dal Deluminatore, per tornare al loro posto.
«Mitico» sussurrò sbalordito.

«A Hermione Jean Granger, lasciò la mia copia de "Le Fiabe Di Beda Il Bardo", nella speranza che le trovi appassionanti e istruttive» disse consegnando il mano alla ragazza il piccolo libricino.

«Quelle me le leggeva mamma» sussurrò sorridente Ronald «Come "Il Mago E Il Pentolone Salterino" o "Baba Raba E Il Ceppo Ghignante", che ricordi»

Il Ministro prese un respiro, prima di guardare mio fratello.
«A Harry James Potter, lascio il Boccino catturato nella sua prima partita di Quidditch, in memoria della perseveranza e dell'abilità»
Il ragazzo lo prese in mano, rigirandoselo tra le dita e ammirandolo splendere.

«È tutto allora?» chiese Harry, in evidente disagio.

«Non proprio» ammise l'uomo «Albus Silente ti ha lasciato un secondo legato: la spada di Godric Grifondoro»
Si creò un momento di silenzio, nello stupore generale, nessuno si sarebbe aspettato che Silente gli lasciasse una cosa così importante.
«Purtroppo egli non aveva la facoltà di donare quell'arma, come importante manufatto storico essa appartiene a-»

«A Harry» mi intromisi interrompendolo «Appartiene a Harry, è venuta a lui quando gli serviva nella Camera Dei Segreti»
Fino ad allora ero rimasta in disparte ad ascoltare, ma al momento mi era sembrato doveroso esprimermi.

«La spada sarebbe potuta giungere a qualunque valoroso Grifondoro, signorina Potter, questo non ne fa una proprietà esclusiva» mi rispose.
Si voltò verso di me, che ero alle sue spalle, e poi diede la sua attenzione nuovamente ai ragazzi seduti sul divano.
«E comunque l'attuale posizione della spada è ignota»

«Come scusi?» chiese Harry, convinto di aver sentito male.
«La spada è scomparsa» ci rivelò il Ministro «E non so cosa tu stia tramando signor Potter, ma non puoi pensare di poter affrontare questa guerra da solo, lui è troppo forte»

Certamente molto incoraggiante.
Harry sembrava totalmente destabilizzato, forse era solo confuso, sicuramente nessuno si aspettava che un oggetto di così inestimabile valore potesse andare..perso?

Quando il discorso terminò, l'uomo fece per uscire dalla Tana e, invece di accompagnarlo all'uscita come fece il trio, mi diressi al piano di sopra, sperando di riflettere in santa pace sul da farsi.
Sembrava tutto così surreale, avremmo festeggiato un enorme matrimonio, e poi? Saremmo potuti morire il giorno dopo, ma nessuno sembrava ricordarselo.
«Moon, cara» disse Molly entrando nella stanza «C'è una lettera per te»

La ringraziai sorridendo, prima di vederla tornare ai preparativi.
Per un momento, o forse più di un momento, sperai di leggere il suo nome. Ero contenta di sapere chi fosse il mittente, ma non era lui.

Cara Moon, spero di cuore tu stia bene.
Non immagino di rivederti quest'anno, ma spererò fino all'ultimo di trovarti seduta nella nostra cabina sul treno. Quella stanza senza di te sembrerà così vuota, e non pensavo di poter essere così carina e così legata a una ragazza, o di trovare un'amica come te.
I prossimi mesi si prospettano piuttosto duri, e poi, senza te e Draco che litigherete ogni due giorni, noi tre ci annoieremo parecchio.
Ti mando tantissimi auguri, anche da parte di quei due cretini di Blaise e Theodore, che sono qui accanto a me e mi prendono in giro per essere diventata così sentimentale.
Ci mancherai tanto, buona fortuna per tutto.
Speriamo di poterci rivedere, prima o poi.

- Pansy Parkinson

Quella ragazza era stata, ad Hogwarts, una delle più belle scoperte e la consideravo ormai, come una sorella. Anche le altre due serpi, senza le loro risate le giornate si erano un po' svuotate, sarebbe stato bello se fossero stati amici dei Weasley, sarebbe stato bello passare le vacanze insieme, come una famiglia.
E sarebbe stato bello poterlo presentare alle persone che amavo, poter essere orgogliosa di dire che era il mio ragazzo, chissà, magari le cose sarebbero andate diversamente.
Chissà se lui si ricordava che era il giorno del mio compleanno...

Piccola Mezzosangue 5 || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora