Grimmauld Place non splendeva più come un tempo, aveva tutta l'aria di essere abbandonata da secoli; la polvere giaceva in ogni singolo angolo della casa e le ragnatele decoravano il mobilio antico.
Mentre i tre sistemavano la stanza, in fondo alle scale, io mi dedicai ad esplorare l'abitazione; girando per le stanze, inevitabilmente, mi tornavano in mente i ricordi del tempo trascorso in quella casa insieme ai membri dell'Ordine.
Fu una stanza in particolare ad attirare la mia attenzione, aveva la porta socchiusa e fu lo stemma delle serpi la prima cosa che riconobbi.
Nella vecchia dimora dei Black non era di certo raro trovare riferimenti al vecchio Salazar, ma quella stanza sembrava essere ancora più ornata dall'amore per i colori, gli stemmi e i simboli di Serpeverde, che riecheggiavano in ogni fessura.«Ti senti a casa?» ridacchiò Harry alle mie spalle, prendendomi in giro.
«Assolutamente si. Vedi, questo sì che è buon gusto» lo provocai, disegnando un'altra risata sulle sue labbra.
«Ti ricordi la litigata che abbiamo avuto in cucina, riguardo a questo?» gli chiesi«Come dimenticarla! Maledetto cappello» ridacchiò
«E io continuerò a pensare che non gli sarò mai abbastanza grata per avermi permesso di trovare la mia strada, senza stare quattro anni con le serpi, ad oggi, non sarei la stessa» confessai
«Se tu sei felice va bene tutto, lo sai, ma per me rimarrai sempre la piccola Grifondoro» ammise colpendomi teneramente la punta del naso con il dito.
Arricciai il naso istintivamente e scossi la testa divertita prima di sentire dei tocchi colpire il legno vecchio e rovinato della porta. Io e Harry ci giranno e notammo Hermione guardarci mentre Ron stava ripassando con l'indice qualcosa presente su quella porta.
«Che fai Ron?» chiesi io avvicinandomi «Che hai trovato?»
«Regulus Arcturus Black» disse con un filo di voce e in quel momento mi illuminai.
«R.A.B.» dissi ad alta voce facendo saettare gli occhi di mio fratello e della riccia su di me.
«Il fratello di Sirius» aggiunse in fretta Harry.
Hermione fece per aprire bocca e rispondere ma il cigolio di una porta la fece girare di scatto: Kreacher che stava origliando la nostra conversazione aveva forse fatto un passo di troppo.
Harry si fece spazio fra i nostri corpi e andò verso l'elfo prendendolo dalla veste sudicia che indossava per sbatterlo fuori di lì. Lo spinse vicino le scale e chiuse quella porta con un tonfo.
«Origliavi la conversazione, Kreacher?» ringhiò mio fratello.
«N-No Padron Harry, Kreacher non stava-..»
«Hai mai visto questo prima?» lo interruppe bruscamente tirando fuori dalla tasca dei pantaloni il Medaglione.
L'elfo non disse nulla, semplicemente lo guardò e fu a quel punto che Ron intervenne.
«Rispondi, feccia!» sbottò e Kreacher sobbalzò spaventato.
«Ragazzi, no!» mi decisi a farmi avanti «Così non otterrete nulla!»
«Hai un modo migliore?!» mi chiese Ron gesticolando con le braccia e io sospirai. Mi avvicinai all'elfo passando anche accanto a Harry al quale tolsi il Medaglione dalle mani per prenderlo.
Mi inginocchiai all'altezza dell'animaletto e gli mostrai l'oggetto.
«Hai mai visto un oggetto simile Kreacher?» chiesi con tono pacato e l'elfo sembrò tranquillizzarsi sotto il tono della mia voce.
STAI LEGGENDO
Piccola Mezzosangue 5 || Draco Malfoy
RomanceQUINTO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** Era trascorso l'ennesimo anno per Moon, quello che le era sembrato il più difficile, il più pesante, quando pensava di aver trovato finalmente la felicità, questa le era stata brutalmente strappa...