Capitolo 168 - Avada Kedavra

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«Moon, Moon» sentii in lontananza, un richiamo di una voce femminile, risultava ovattata, lontana.
«Moon, mi senti?»

A fatica aprii gli occhi, ritrovandomi dinnanzi il viso di Hermione che, con la mano, mi accarezzava la pancia.
«Hermione, Hermione dov'è Harry?» chiesi immediatamente, facendo riferimento all'ultimo ricordo nitido che possedevo.

«Sta tranquilla-»

«Hermione! Dimmi dove cazzo è mio fratello!» ordinai.
In risposta la vidi chinare il capo, con fare colpevole.
«No..» sussurrai

Mi alzai di scatto sentendo la testa prendere a girarmi vorticosamente, non riuscendo a stare in piedi, mi poggiai alla parete.
«Moon per favore... il bambino» mi disse la riccia, cercando di reggermi, ma con una mossa fulminea la scansai, offesa.

Il bambino.. dio santo se fosse sopravvissuto a tutto ciò sarebbe diventato imbattibile.
Vidi una massa di capelli rossi avvicinarsi a noi, quattro figure: rispettivamente Ron, Ginny, Fred e George.

«Moon» mi richiamò Ron, avvicinandosi.

Iniziai a piangere copiosamente, senza riuscire a trattenere il dolore: Harry era andato al patibolo, come avrei mai potuto superare una cosa del genere?

«Lasciami! Lasciami!» sbraitai rivolta al rosso.
«Voi due, dannazione, avete mandato Harry a morire! Ma che razza di amici di merda siete?
Mi avete stordita perché sapevate che lo avrei fermato, sapevate che mai glielo avrei permesso e voi, anziché fermarlo, lo avete lasciato andare?!»
Il mio tono era alto, fin troppo, non immaginavo davvero di avere ancora così tanto fiato in corpo.

«Moon dannazione smettila di agitarti, farai male al bambino!» sbraitò Hermione, guadagnandosi il silenzio totale.
No. Non poteva davvero averlo urlato ai quattro venti, averlo rivelato a tutti loro.

«Che cosa?» domandò Ron, esterrefatto, probabilmente certo di aver capito male.

Silenzio.

«Moon.. sei incinta?» domandò uno dei due gemelli, rivolgendosi a me.
Lo guardai negli occhi, riconoscendo Fred, ma non dissi nulla, non risposi, il mio silenzio bastò come mille parole.

«Stai scherzando vero? Dannazione Moon dimmi che stai scherzando!» sbraitò Ron, divincolando le mani nel vuoto e passandole poi tra le ciocche dei suoi capelli color carota, cercando probabilmente di elaborare la notizia, ma non ottenendo altro che silenzio in risposta.
«Moon!» urlò ancora, rabbioso.

«Moon che cosa? Eh?» risposi gridando di rimando.
«Ti senti veramente nella posizione di rimproverare me? Chissene frega ora della gravidanza, che pensi di fare tanto ormai? C'è questa piccola creatura che sta crescendo dentro di me e non è possibile tornare indietro, quindi prima te ne farai una ragione e meglio sarà per tutti. Ma questo, come diamine è potuto succedere?»
Le lacrime non cessavano di scivolare via dai miei occhi, strillavo come una pazza, sentivo che le vene del collo stavano per esplodermi.
«Per anni lo avete definito il vostro migliore amico e non siete stati in grado di impedire la sua morte!»

«Harry starà bene! Sopravviverà. Lui è forte, è pieno di risorse ed è migliore di tutti noi!» mi rispose prontamente, bloccando le mie proteste.
Non potevo crederci, era un brutto, un maledetto incubo.
«E sicuramente, è migliore di te che ti sei comportata come una stupida ragazzina incosciente!» mi rimproverò, ancora.

«Davvero Ron? È proprio per la gravidanza che ti dispiace? Oppure perché sai perfettamente che il bambino è di Draco?!»

«Sarà davvero un vanto per te raccontarglielo: "ei piccolo, guarda che grand'uomo il tuo papino, uno bullo schifoso, un maledetto codardo e un luridissimo Mangiamorte!»
Mi gridò quelle parole dritte in viso, vomitandomi tutto l'odio che aveva accumulato in tutti quegli anni per lui, odio che non biasimavo, ma non riuscivo a comprendere come potesse pensare che le cose sarebbero cambiate. Se lui avesse continuato così, sarebbe stato solo peggio, avrebbe solo rovinato il nostro rapporto e ci avrebbe allontanati.

Piccola Mezzosangue 5 || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora