Capitolo 163 - Come sorelle

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Pezzo dopo pezzo, il castello di Hogwarts crollava sotto i nostri occhi e mai come prima, ci sentivamo impotenti, persi.
Cercai Harry in ogni singolo corridoio ma di lui, nessuna traccia, sembrava essersi smaterializzato fuori di lì.

Finii nuovamente in uno degli angoli più isolati dove sentii il rimbombo di alcuni incantesimi e pensai che qualcuno potesse aver bisogno d'aiuto; così estrassi la bacchetta pronta ad agire, ma cambiai idea quando vidi la scena: Pansy si stava liberando di un Mangiamorte e c'era riuscita alla grande anche senza il mio intervento.

«Ma che brava, signorina Parkinson» dissi mostrandomi alla mora dinnanzi a me che, sconvolta si voltò.

«Moon!» gridò portandosi le mani al volto e poi venendo verso di me.
«Mio dio Moon, io credevo.. » sbuffò senza terminare la frase, sapendo che avevo già capito.
«Sono così contenta che tu stia bene» sussurrò stringendomi a tal punto da farmi quasi soffocare.

«Così però mi uccidi tu» le risposi in un lieve risolino, facendole capire che doveva allentare la presa.
«Anche io sono contenta che tu stia bene. Come hai passato tutti questi mesi senza di me?» le domandai sorridendole.

«Decisamente i peggiori di tutta la mia vita, posso garantirtelo» ammise incupendosi al ricordo.
«I Carrow sono devastanti, la Bulstrode come compagna di stanza a tratti è peggio di loro.. non puoi capire»

«Temo di poter capire la sofferenza dei tuoi ultimi mesi» le dissi, rabbrividendo al solo pensiero. Quella notte sarebbe finita, quel periodo e quella sofferenza sarebbero finiti.

«Quando ho saputo che ti avevano catturata al Manor ho temuto il peggio» ammise ricordandomi dell'episodio.
La cattura? Come faceva lei a saperlo?

«Cosa ne sai tu di Villa Malfoy?» domandai sbigottita. Non ditemi che c'era anche lei.

«Avevo degli informatori, i miei genitori erano in contatto con quelli di Draco» mi spiegò.
«Inizialmente gli passava informazioni Astoria, poi quando è morta-»

La interruppi immediatamente.
«Astoria è morta? Astoria Greengrass?» chiesi allibita, non potevo credere alle mie orecchie...

«Si, è stata uccisa parecchi mesi fa, per questo non era presente quando siete andati voi al Manor. Draco non te l'ha detto?» mi domandò un po' perplessa.
Perché lui non me l'aveva detto? Non ne sapevo assolutamente nulla!

«No! Non me l'ha detto» risposi alterandomi, non comprendendo il motivo per cui non mi avesse dato un'informazione del genere.
«Perché non me l'ha detto? E poi, insomma si.. com'è successo? Chi è stato?»

«Calma Moon» mi ammonì prendendomi dalle spalle.
«È stato un Mangiamorte, Antonin Dolohov»

La interruppi quanto sentì quel nome.
«I-io lo conosco, ci ha attaccati in un bar di Londra quando siamo scappati dal matrimonio» le dissi, ricordandomi dell'accaduto.

Pansy posò la sua mano sulla mia, cercando di darmi conforto.
«Non so il motivo per cui l'hanno fatto, ma se Draco non te l'ha detto, è perché magari non voleva parlarti di lei, o magari semplicemente quando sta con te si dimentica di tutto il resto» mi spiegò ridendo di gusto.

Che frase banale, scontata, da libro.. eppure, la trovavo così tenera.

«Mi dispiace così tanto. Come si può pensare di morire a diciassette anni?» domandai sconvolta, più a me stessa che a lei.
Astoria non aveva di certo le mie simpatie, ma non le avrei mai augurato una fine tanto tragica.

Guardai Pansy, che con lieve sorrisino sul volto mi guardava, evidentemente contenta di riavermi affianco. E io, ero così dannatamente felice di avere di nuovo la mia migliore amica al mio fianco, la stessa, che meritava di sapere della mia situazione.

Così presi le sue mani nelle mie.
«Devo dirti una cosa» confessai, iniziando a tremare lievemente.

«Ei Moon, così mi fai preoccupare» disse avvicinandosi a me e notando i miei occhi lucidi.
Cavolo, se mi emozionavo così tanto dicendolo a lei, immaginavo cosa avrei potuto fare se l'avessi detto a Draco.

Presi un respiro e poi parlai.
«Aspetto un bambino» le confessai senza troppi giri di parole.

Istintivamente tolse le sue mani dalle mie e se le portò alla bocca, in un gesto di stupore.
Soffiò nella conca che aveva creato dinnanzi alle sue labbra ma non proferì parola, iniziai quasi a preoccuparmi. Che fosse così tanto lo stupore?
Non aggiunse voce, mi prese e mi abbracciò, stringendomi a se, come forse non aveva mai fatto.

«Non ci posso credere» disse entusiasta.
«Che si dice in questi casi? Auguri?» domandò allibita, cacciando un sorriso a trentadue denti.

«Credo di si» risposi commossa, emozionata tanto quanto lei.

«Oddio, sto immaginando te e Draco a fare i genitori!» ridacchiò di gusto, felice come l'avevo vista poche volte.
La sua affermazione però, mi ricordò che non lo avevo ancora detto a lui e che, ben presto, avrei dovuto farlo.

«Chi ti dice che il padre sia lui?» domandai scherzando. Bello come non ci fossero dubbi sulla figura paterna, questa sicurezza sul mio amore per lui e sul fatto che non avrei mai potuto tradirlo era divertente.
«Magari il bambino è di Ron»

«Oh no! Un altro Weasley no ti prego» disse sorridente, capendo la mia ironia.

«Comunque Draco ancora non lo sa. Ne siete al corrente solo tu ed Hermione, che ha fatto il test con me» le confessai, incupendomi leggermente, realizzando che avrei dovuto dirlo, non solo al padre, ma peggio che peggio a mio fratello, alla mia famiglia.
Come l'avrebbero presa Remus e Dora? E i signori Weasley?

«Non temere, Draco ti ama alla follia, sono sicura che desidera una famiglia insieme a te» mi disse sinceramente.

«Si, magari è così. Ma non credo la voglia a diciassette anni, dopo una guerra» le feci notare. Lo temevo sinceramente, Draco aveva trascorso gli ultimi due anni peggiori della sua vita, e anche a me non era andata molto meglio; un figlio non era di sicuro ciò di cui avevamo bisogno in quel momento, non era voluto e, sebbene avessi preso in considerazione l'idea dell'aborto, non avrei rinunciato al frutto del nostro amore, mi sentii sicura di volerlo tenere.

«Sta tranquilla Moon, vedrai che Draco capirà» mi disse rassicurante.
«E se così non dovesse essere, crescerà insieme a me. Ormai siamo come sorelle, sono sua zia a tutti gli effetti» rispose ridacchiando.
Pansy era stata, a livello di amicizia, la più grande scoperta di quegli anni, ed era una persona che non avrei mai voluto perdere.

Piccola Mezzosangue 5 || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora