Capitolo 152 - Parole sbagliate

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Grazie alla smaterializzazione, riuscimmo a tornare nella bolla che ricopriva la tenda, al sicuro dai Ghermidori che ci avevano inseguito per chilometri e ai quali, per fortuna, eravamo riusciti a scampare.

«State bene?» chiese Hermione, respirando a fatica come tutti noi, che ci sedemmo di peso a terra per riprendere fiato.
Annuimmo distrattamente, mentre pian piano il nostro battito tornava regolare e la presa d'aria con lui.

«Ho sentito uno dei Ghermidori parlare del suo nascondiglio mentre ci inseguivano» disse Harry «Malfoy, parlavano del Manor dei Malfoy, è lì che si rifugia lui»
Nella sua casa, circondato da distruzione e torture, non riuscivo a non pensare all'idea del Signore Oscuro che passeggiava per la villa della famiglia di Draco e magari calpestava le rose nel giardino, insieme a tutti i ricordi felici dell'infanzia del mio ragazzo.
O meglio, ex ragazzo ormai.

«Lo sapevo! Dannazione lo sapevo!» sbottò Ron alzandosi da terra e dando un calcio a un mucchietto di foglie secche.
«Quei maledetti bastardi! E tu Harry, che pensavi anche che Malfoy non fosse così cattivo, che davvero non avrebbe ucciso Silente. Assurdo!»

Harry contemplò la situazione in silenzio, prima di rispondere.
«Dopotutto è sempre Malfoy, non so cosa mi aspettassi» mormorò con tono quasi deluso.

Ero così esausta di sentirli parlare di Draco, ancora e ancora, senza sapere le cose, senza conoscere la verità. Comprendevo il loro odio, ma era pesante sentire infangare il suo nome giorno per giorno.

«Viscido schifoso. Spero che almeno quando Tu-Sai-Chi scoprirà che non sono riusciti a catturarci, sarà così arrabbiato da dare una bella punizione anche alla sua stupida famiglia di assassini» ringhiò velenoso il rosso. E fu allora, che trattenermi divenne impossibile.

«Smettetela!» gridai «E i viscidi schifosi sarebbero loro? Ma lo senti che diavolo ti esce da quella bocca?
Siete convinti di essere i buoni della storia no? Beh allora forse sarebbe ora che iniziaste a comportarvi da tali»

«Non dirmi che lo difendi ancora» minacciò Ron, forse quasi impaurito dalla risposta che avrebbe ottenuto.

«E anche se fosse? Magari avrei i miei buoni motivi per farlo» dissi inacidita.
Ero stanca, totalmente piena, ogni volta che si parlava di lui era sempre una buona scusa per dire cattiverie. Fortuna che loro erano i buoni.

«Non esistono buoni motivi per difendere un Mangiamorte» sentenziò

Presi un bel respiro, prima di svuotare il sacco. O quasi.
«Ma tu che ne sai del perché lo è diventato? Siete sempre a lamentarvi delle persone che giudicano e poi siete i primi a farlo! Sempre a puntare il dito contro le serpi, i Malfoy, il nostro capocasa...avete altro? Però come vi brucia quando lo fanno con voi eh» sbottai rabbiosa.

Per un attimo calò il silenzio, forse nessuno sapeva realmente cosa dire.

«Ma mi spieghi perché ti ostini a difenderlo? Davvero Moon, ancora? Forse quando con la sua bacchetta ucciderà uno di noi, capirai chi hai davanti» mi disse Harry con tono, stranamente, ancora calmo.
«Ti ha fatto forse il lavaggio del cervello? Perché credimi Moon, io proprio non riesco a spiegarmi perché sei così convinta che ci sia del buono in lui»

«Perché forse mi ha dato modo di pensarlo» replicai immediatamente.

«Ma non ti puoi fidare delle parole di lui!» sbottò, sta volta perdendo le staffe.
«Fingeva di essere tuo amico per avere informazioni su Silente, per capire come ucciderlo, per seguire grazie a te le mie mosse e automaticamente le sue, lo capisci?»
Non credevo di averlo sentito davvero.
Ma quale assurda teoria del complotto aveva elaborato nella sua mente?

Piccola Mezzosangue 5 || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora