Da più di un anno ho interrotto questa storia e mi dispiace molto. Spero però che ci siano persone ancora disposte a leggere e commentare. Buona lettura!
- Axel!- gridò Amey, mentre cercava, insieme al resto degli animali, di raggiungere il ragazzino che era appena uscito di casa sbattendo la porta.
Con sguardo digrignante e pugni chiusi, Axel non ascoltò i lamenti del fratello maggiore, ponendosi come unico obiettivo quello di trovare la sua migliore amica, fuggita chissà dove.
Amey non dovette faticare molto per azzerare la distanza con lui, così come Chino, Biggie e Cesare che in un batter di ciglia comparvero accanto al biondo.
Compresero il suo stato d'animo, ma arrabbiarsi non sarebbe servito a niente.
- Perché mi avete seguito??- chiese con furia Axel, senza guardarli in faccia.
Chino e Biggie scossero il loro capo imponente. Nonostante fossero passati cinque anni, il marmocchio era rimasto sempre lo stesso. Il suo voler risolvere da solo le questioni era tipico dell'orgoglio umano insito nel suo DNA.
- Penso che non voglia compagnia in questo momento- soffiò il bufalo in tono austero.
Ma il bambino, ovviamente, ignorò la sua insinuazione.
- Ci stai ascoltando oppure no?- gracchiò Cesare, sforzandosi di ignorare le occhiate e le grida indiscrete degli umani che incontravano nel proprio cammino.
Per fortuna i cittadini, grazie ai giornalisti e i notiziari in tv, erano venuti a conoscenza della loro visita e del motivo per cui giravano indisturbati la metropoli, seppur ancora dovevano abituarvici. Al massimo dovevano sopportare le additate e le continue foto che facevano di nascosto per immortalare l'evento, ma a parte ciò, la situazione poteva considerarsi sopportabile. Sicché non avrebbero dovuto preoccuparsi anche di ciò...
Intanto Axel voltava la testa in tutte le direzioni nella speranza di rintracciare Maddie.
- Non capisco perché sia fuggita...- commentò d'un tratto Axel, intristendosi – Io sono il suo migliore amico... perché non vuole dirmi cosa le succede?-
Gli animali si scambiarono sguardi spaesati quanto il suo, poi udirono alle spalle la voce di una bambina.
- Axel, aspetta!- gridò Charlotte, che raggiunse gli altri e si fermò, colta da un leggero affanno.
Il maggiore, vedendo ciò, corrugò la fronte: - Ti avevo detto di restare a casa!-
- Lo so, ma voglio sapere anch'io come sta Maddie. È anche mia amica!- si giustificò la piccola, i capelli castani al vento.
- Tra poco arriveranno zia Ariana e Yamata, e Masako è sola in casa!- insistette Axel.
Amey la difese: - Non preoccuparti, faremo in tempo. Non penso sia andata lontano.-
Il bambino, dopo aver respirato a fondo per tranquillizzarsi, disse: - D'accordo, puoi venire, in fondo manca ancora un po' prima che arrivino...- sospirò Axel, per poi notare una cosa alquanto strana.
Charlotte evitava d'incrociare il suo sguardo, ancorando le pupille perennemente a terra. Sembrava agitata, quasi fin troppo.
Lo stesso constatarono gli animali, che iniziarono a fissarla con fare sospetto.
- Charly.- mormorò calmo il fratello.
- Ehm, sì?- chiese distratta la bimba.
- Hai da dirmi qualcosa?- fece Axel, sottecchi.
Le guance della minore s'imporporarono all'istante, soprattutto quando anche il leone, il bufalo, il rinoceronte e lo scimpanzé assunsero la medesima espressione.
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Il nostro bambino - L'avventura continua
AdventureDopo 5 anni dal ritorno di Axel nell'Illinois, gli amici dell'Okavango decidono di fargli una sorpresa andandolo a trovare in città. Grazie alla sua storia, l'ormai 12enne è diventato molto popolare negli USA, ma il passato busserà presto alla sua p...