L'odio di Cesare

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Sejun corse in salotto ridacchiando. Axel quando lo vide tentò con tutte le sue forze di non ridere, nonostante il momento di tensione che si creò tra gli animali.

Infatti la faccia del coreano era ricoperta di trucco, e la sua bocca sbavava una quantità eccessiva di rossetto color rosso.

<< Hai un fazzoletto? >> chiese il piccolo, che fissava Axel nella speranza di rimanere serio.

Quest'ultimo gli tirò fuori una salvietta e gliela porse, sempre col sorriso sulle labbra.

<< Chi ti ha ridotto così? >>

<< La tua sorellina >> rispose Sejun mentre si levava via il trucco dal viso. Ma i suoi occhi caddero sul bufalo, a pochi passi da lui, e notò che lo stava scrutando in maniera strana. Pareva spaventato e incuriosito al tempo stesso.

Guardò anche Amey e Biggie ed entrambi esibivano la medesima espressione di Chino.

<< Che c'è, ragazzi? >>

Axel si allarmò alla domanda del piccolo, così scoccò uno sguardo d'intesa ai quadrupedi e assunse un tono falso.

<< Oh, niente! Sai... sono animali... >> non seppe cosa inventarsi, e purtroppo il loro comportamento non lo aiutava.

Si accorse che i tre avevano preso all'improvviso ad annusare Sejun.

<< Ahahah! Mi fate il solletico! >> esclamò, prima che Chino gli sollevasse la maglietta per fiutarlo meglio.

Sejun si scostò bruscamente, rosso come un pomodoro, e si abbassò subito la maglia.

Axel invece si sbatté una mano sulla fronte.

<< Ma che vi prende? >> chiese di nuovo il piccolo, con l'imbarazzo che trapelava nelle sue iridi nere.

Gli animali, soprattutto il bufalo, furono raggiunti dalle saette del biondo. Tuttavia non si scomposero più di tanto, impegnati a rivolgere a Sejun un'occhiata indagatrice.

<< Nulla... >> soffiò sgomento Biggie, non staccandogli lo sguardo di dosso.

Amey continuava a pensare che quella di Axel fosse una menzogna, che Sejun non fosse davvero il figlio di quell'uomo ingrato. Il modo in cui li fissava, in piena innocenza, tradiva le parole del minore. Quegli occhi da cucciolo indifeso non potevano racchiudere il sangue marcio di un assassino spietato...

<< Sapete che non mi piace mostrare la pancia! >> li rimproverò dolcemente, le guance ancora infuocate.

Chino si girò verso Axel, che aveva le braccia incrociate e lo fissò con supponenza.

<< Si può sapere che avete?? >> si spazientì Sejun, facendo un passo in avanti ma provocando un sussulto immediato negli animali. Il coreano non ci badò, ma comprese che avessero paura di qualcosa.

<< Non preoccuparti, Sejun. Sono scossi per quello che mi è successo >> li giustificò il biondo.

Non aveva intenzione di rivelare la verità al bambino così presto. Un giorno, forse, lo avrebbe fatto, ma adesso non poteva mettere a repentaglio la sua integrità instillandogli ulteriori dubbi sul suo essere.

Fatto sta che Sejun, appena udito il problema, assunse uno sguardo dispiaciuto: << Poverini...! Venite qui. Sapete che gli abbracci fanno bene? >> e detto ciò, raggiunse il rinoceronte e lo strinse a sé, con tutta la tenerezza di cui era capace.

Biggie arrossì, e vedendo la scena, anche Amey e Chino si pietrificarono. Preferirono non badare alla smorfia altezzosa di Axel che rivendicava la sua ragione, al contrario osservarono quel batuffolo di carne sciogliere l'abbraccio e rivolgere a Biggie parole dolci per tranquillizzarlo.

Il nostro bambino - L'avventura continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora