Perdono pt. 2

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<< Axel! >>

Il biondo stava percorrendo la strada per arrivare all'ospedale quando udì la voce soave della sua ragazza.

Si voltò appena Maddie lo raggiunse. Aveva l'affanno e uno sguardo turbato dipinto in faccia.

<< Che ci fai qui? Perché non sei con gli altri? >> domandò il ragazzo, che lesse nelle iridi umide della mulatta un senso di vergogna e dolore.

Lui era piuttosto di fretta, ma decise di ascoltare cos'aveva da dire, e a giudicare dallo sguardo pareva una faccenda alquanto seria.

<< Ehm... tranquillo, loro stanno tornando a casa con le bambine! Volevo parlarti... per prima >> disse Maddie a occhi bassi, e Axel non poté far finta di non aspettarselo.

In effetti il comportamento che aveva assunto nei confronti di Maria non gli era piaciuto affatto e non avrebbe mai pensato che se ne sarebbe andata appresso le cavolate di Benjie e gli avesse dato ragione.

Quindi annuì, e nel frattempo che ripresero il cammino insieme, il biondo ascoltò la spiegazione di Madeline con un volto velato di delusione.

<< Sappi che non ho pensato quelle cose per cattiveria... >> iniziò.

<< E ci mancherebbe >> tentò di sdrammatizzare Axel.

Aveva compreso i sentimenti della mulatta ed era già pronto a perdonarla, ma prima le avrebbe fatto una bella ramanzina, perché c'entrava un argomento che da tempo avrebbe voluto affrontare con lei.

<< Il fatto è che... be'... Maria è molto confidente... molto, ecco... diversa da me, e... >> continuò a fatica, mentre calde lacrime presero a salirle nelle palpebre in fretta.

Axel sapeva già cosa avrebbe detto.

<< Sai che sono molto insicura >> disse brusca, e al tempo stesso triste << Avevo paura che ti innamorassi di lei... perché è molto più bella e socievole di me... ha più carattere e... ed è bianca, cattolica... >>

<< Basta così >> la interruppe il biondo, guardandola non con rimprovero o livore, ma con indulgenza e tenerezza.

Questa era la ragione principale per cui lo amasse tanto. Era così compassionevole e gentile... non avrebbe mai avuto la fortuna di incontrare una persona uguale a lui.

Arrossì vistosamente, come se lo stesse scrutando nelle iridi color zaffiro per la prima volta in assoluto. Rimase abbondanti secondi nella medesima posizione prima che Axel parlasse.

<< Ti conosco più di chiunque altro, Maddie. Avevo capito fin dall'inizio il problema, perché tu non insulti gente a caso e senza una ragione. >> le sorrise con premura, facendo sciogliere ancora di più l'11enne.

Non poteva farci nulla. Quando lo fissava le provocava sempre lo stesso effetto.

Axel proseguì: << E proprio perché ti conosco bene, vorrei dirti una cosa: una relazione si basa sulla fiducia reciproca, e tu puoi fidarti di me, lo sai. Io amo solo te e non vedo l'ora di crescere con te e avere i nostri bambini! >>

Qui Madeline si stava commuovendo, così Axel si fermò e prese entrambe le mani della sua ragazza, costringendola a incrociare il suo sguardo.

<< È vero che Maria è molto confidente, l'ho notato. Ma ciò non significa che possa piacermi in quel senso... la conosco a malapena da due giorni, noi invece ci conosciamo da una vita! Sappiamo entrambi quali sono i nostri pregi e i nostri difetti, spesso litighiamo e a volte ridiamo, è normale quando si è insieme. Non devi avere ansia per questo, cioccolatino. A me non importa che sei protestante, che non hai amici o che non hai un carattere forte... tu mi piaci per quello che sei! Una bellissima, stupenda, dolce e meravigliosa ragazza con cui avrò una famiglia! Perché io ti sposerò, Maddie, puoi starne certa! Ti chiedo di fidarti di me tanto quanto io mi fido di te... e ti prometto che quando compirai 18 anni ti farò la proposta! Non dare retta agli ignoranti che ti danno dell'animale, sono loro le prime bestie! Sei nera e non bianca? Chi se ne frega! I nostri figli avranno il colore del latte macchiato, dovranno farsene una ragione. >> alla fine ridacchiò, lasciando completamente incantata Madeline per le parole bellissime appena udite.

Il nostro bambino - L'avventura continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora