Quella sera andarono a letto con l'amaro in bocca.
In casa non si respirava un clima sereno, a partire dalle bambine, arrabbiate per non aver avuto il permesso di trovare Sejun in ospedale.
La stessa cosa dicasi per gli animali, ancora giù per la proibizione di entrare nella stanza del piccolo.
Una volta tornati, non si scambiarono molte parole. Axel avrebbe voluto restare con Madeline e Benjie, ma la visita al coreano li aveva destabilizzati, perciò preferirono tornare subito nelle rispettive abitazioni.
Quando Rob diede loro il bentornato, non accennò minimamente al bambino. Si limitò a fissarli con uno strano cipiglio stampato sul muso, come se poco prima avesse litigato con qualcuno... tuttavia non aprì bocca sull'argomento e pensò bene si ignorare lo sguardo del suo superiore, Biggie, che in quel momento lo stava ricambiando deluso.
Sperava di ricevere qualche parola di conforto, invece a quanto pareva non gliene fregava proprio nulla.
Evitò però di fare scenate, poiché era davvero l'ultimo proposito che aveva in mente. Così lui, Chino, Amey e Cesare si posizionarono accanto al rinoceronte e, senza fiatare, cercarono di dormire.
Anche Ariana e Yamata raccomandarono ad Axel di riposare e di stare tranquillo, ma come avrebbe potuto? Era impossibile non pensare all'amichetto.
Sotto le coperte di lana, il biondo non fece altro che infradiciare il cuscino di lacrime.
[...]
Il giorno dopo, quando Ariana e Yamata andarono a lavoro e lasciarono da soli i bambini e gli animali, Axel pensò se tornare all'ospedale per far visita a Sejun.
Era sabato, quindi non aveva il problema della scuola. Tuttavia non sapeva se fosse una buona idea.
Quella mattina si era svegliato con l'umore a terra, e immaginare di vedere di nuovo il piccolo ridotto in quello stato lo faceva stare male.
Gli animali però volevano andarci a tutti i costi, anche perché il pomeriggio precedente non era stato permesso loro di stargli accanto.
A Rob ovviamente non importava, ma la tensione dei suoi compagni unita a quella di Axel lo stava influenzando.
<< Questa volta verremo anche noi! >> sbottò Charlotte, presente in salotto insieme a Masako, che annuì risoluta.
Axel scosse il capo.
Era combattuto sul cosa fare e le pretese della sorella contribuivano soltanto a farlo innervosire.
<< Non so nemmeno se voglia andarci. >> rispose lui, guadagnandosi le facce contrariate dei quadrupedi.
<< Allora ci andremo da soli >> riferì Biggie con determinazione.
Che ci fossero o no gli umani era irrilevante. Il fatto che non avesse visto Sejun da vicino non riusciva a mandarlo giù, perciò sarebbe subentrato in quel dannato edificio anche con la forza.
<< Non andrete da nessuna parte, da soli. >> aggiunse severo il biondo, che andò in cucina e si versò un bicchiere d'acqua per distendere i nervi << E neanche voi. >> disse riferendosi alle bambine.
Ma Charlotte, testarda fino al midollo, sbatté i piedi per terra: << Me ne frego dei tuoi ordini! >>
<< Charly! >> ruggì Amey, in disappunto per il suo atteggiamento non obbediente.
Axel preferì non commentare. Aveva fin troppe cose per la testa per badare alla sua sorellina.
<< Cosa vuoi fare, quindi? >> domandò esasperato Cesare << Startene qui ad aspettare la fine di Sejun?? >>
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Il nostro bambino - L'avventura continua
AventuraDopo 5 anni dal ritorno di Axel nell'Illinois, gli amici dell'Okavango decidono di fargli una sorpresa andandolo a trovare in città. Grazie alla sua storia, l'ormai 12enne è diventato molto popolare negli USA, ma il passato busserà presto alla sua p...