<< Hai chiamato Benjie? >> domandò all'improvviso Madeline.
Axel, poggiato sulla parete di fronte la stanza di Sejun, sgranò le palpebre, ricordandosi di non averlo proprio telefonato.
<< Cavoli, me ne sono scordato! Lo faccio adesso. >> soffiò afferrando il cellulare dalla tasca e digitando il numero del suo migliore amico.
[...]
Le vie di New York iniziarono a colorarsi di arancione durante il tramonto, tuttavia i cittadini non erano abituati a ritirarsi presto. La Grande Mela era conosciuta come "la città che non dorme mai", quindi fino a tarda notte le persone rimanevano in giro per farsi un drink, andare in discoteca o fare sport.
Per questa ragione, Benjie e Maria pensarono bene di appartarsi per evitare di essere visti.
Una volta separati da Axel e gli altri, i due chiacchierarono per ore e ore, fin quando il loro interesse reciproco non crebbe a dismisura. Si accorsero di avere moltissimo in comune e ciò contribuì a farli avvicinare maggiormente.
Benjie era contento di aver trovato qualcuno che fosse compatibile con lui, e ancora più felice del fatto che fosse una ragazza. Nonostante il suo stato di confusione per il suo orientamento sessuale, in quel momento decise di non farsi troppe domande.
Anche Maria era al settimo cielo, perché Benjie la faceva sciogliere. Non erano molto diversi di carattere, ma quando era con lui riusciva a esternare il suo lato più dolce.
A tardo pomeriggio si infilarono in un vicolo abbandonato e incominciarono a baciarsi con intensità.
Maria bloccata al muro dalla presa poderosa di Benjie, che la divorava con le sue labbra carnose.
Limonarono con foga, presi dalla passione, e non si resero conto che stava per farsi buio.
I respiri di entrambi rinfrescavano la pelle dell'altro mentre le loro lingue s'intrecciavano. Sarebbero restati lì per sempre, a inebriarsi del profumo reciproco, senza che nessuno li interrompesse.
Peccato che un improvviso squillo del cellulare di Benjie li fece ricredere.
Il ragazzo sbuffò, chiedendosi chi li stesse disturbando.
Fece per prendere il telefono, ma Maria lo frenò fissandolo maliziosa.
<< Non rispondere... >> disse, prendendolo per il colletto e guidandolo di nuovo tra le sue labbra.
Dopo un po' terminò di squillare, e la coppia poté proseguire nei suoi affari.
Benjie la strinse a sé e pian piano le sue mani scivolarono giù, fino al sedere.
Maria gradì, ma quando lui iniziò a palpeggiarla arrossì vistosamente. Si disse che era abbastanza e si staccò con cautela.
<< Si è fatto tardi, Ben... >> gli sorrise, ancora con le gote infiammate.
Dal punto di vista fisico le piaceva un sacco, ma non si sentiva ancora pronta a fare certe cose.
Benjie parve alquanto deluso: << Proprio nel più bello? >>
Maria ridacchiò: << Ti piace così tanto il mio lato b? >>
<< Anche le tue tette, ma soprattutto il culo >> rispose, bramoso di toccarglielo un'altra volta.
Appena le si pose davanti a mo' di statua, Maria divenne più rossa di come era prima. Talmente la attraeva che non riusciva a spiccicare parola.
Benjie lo notò e ne approfittò per cingerla di nuovo e tastarla.
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Il nostro bambino - L'avventura continua
AvventuraDopo 5 anni dal ritorno di Axel nell'Illinois, gli amici dell'Okavango decidono di fargli una sorpresa andandolo a trovare in città. Grazie alla sua storia, l'ormai 12enne è diventato molto popolare negli USA, ma il passato busserà presto alla sua p...