Axel

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La luce del sole pomeridiano filtrò dalla finestra della stanza di un ragazzino conosciuto come Axel Jeremiah Colton.

Per tutto il giorno era rimasto sotto le coperte a dormire, godendosi quelle ore di relax, seppur con un lancinante dolore allo stomaco che lo attanagliava. Per via dell'indigestione, sua zia Ariana e Yamata gli avevano consigliato di saltare le lezioni se non voleva vomitare continuamente in classe. Lui accettò, del resto chiunque avrebbe preferito restare a casa anziché andare a scuola... soprattutto lui che la scuola la odiava.

Ormai era il momento di alzarsi, ma il suo letto era così comodo che si disse che era un peccato lasciarlo.

-Ehi Axeeeel!- all'improvviso una vocina da bambina lo fece sobbalzare, dopo che aveva chiuso gli occhi per l'ennesima volta.

Saltò dal letto per lo spavento e vide la cuginetta, con un sorriso soddisfatto mentre ridacchiava come una matta.

-Masako!- esclamò sgomento –Quante volte ti ho detto che non devi svegliarmi così!-

La piccola gli sfoggiò i suoi migliori occhi da cucciolo: -Ma è tardi!-

-Che ore sono??- chiese, ancora mezzo stordito dal dormiveglia.

-Ehm... sono le 4!- rispose la bambina, festosa. Adorava Axel, e voleva che si svegliasse al più presto per poter giocare con lui.

Il biondo sgranò le palpebre: -Le 4?? Oh mamma mia, è tardissimo! La mamma e il papà sono già andati a lavoro?-

Masako gonfiò le sue guance già paffute: -Sì, da poco...-

Axel si alzò di scatto e si stiracchiò, poi si inginocchiò all'altezza della cuginetta e le chiese con calma: -E tu come stai? Ti è passata la febbre?-

-Mamma me l'ha misurata e ha detto che è scesa un po'...- annuì la figlia di Ariana e Yamata dolcemente. Axel era molto affezionato a Masako da quando era nata, la considerava una seconda sorellina, anche perché per i suoi 4 anni era già molto sveglia come lo era Charlotte alla sua età.

Le scompigliò i capelli e la guardò penetrante: -Sai che facciamo? Tu vai in camera tua e ti riposi, io vado giù e preparo da mangiare a te e a Charly.-

-Ma io voglio giocare con te al principe e alla principessa!- protestò triste la bimba, provocando un moto di riso da parte del grande.

-Meglio giocare con lo stomaco pieno!-

Masako esibì una tenera smorfia: -Uffa... okayy!- lo salutò e uscì dalla stanza per tornare nella sua.

Axel sospirò e si diresse alla sala da pranzo, che si trovava al piano di sotto. Doveva fare in fretta però, perché sua sorella sarebbe arrivata da un momento all'altro e avrebbe gridato per tutta la casa se non avesse trovato il piatto in tavola.

Menomale che il mal di pancia gli era passato, altrimenti non avrebbe saputo come fare.

Intanto Biggie, Amey, Chino e Cesare arrivarono alla meta. Loro e Charlotte si fermarono sulla soglia della porta, mentre i quattro si guardarono intorno per ammirare la proprietà.

-Wow! Questa è veramente casa vostra?- chiese Amey, con gli occhi fuori dalle orbite.

La castana fece sì con la testa: -Avete capito tutti cosa dovete fare?- sussurrò, specialmente al bufalo e al rinoceronte che per capire una cosa bisognava ripeterglielo mille volte.

Chino le rivolse l'attenzione dopo aver finito di perlustrare l'area.

-Sìììì! Muoviti, voglio vederlo!- disse spazientito Chino, il quale davvero era emozionato all'idea di rincontrarlo dopo tanto tempo.

Il nostro bambino - L'avventura continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora