Axel corse il più velocemente possibile verso casa di Maddie.
Il cuore quasi gli scoppiava nel petto a forza di battere dall'emozione. Aveva appena scoperto che era innamorata di lui, che Madeline ricambiava il suo amore.
Doveva solo dirglielo a voce, ciò che desiderava più di ogni altra cosa. Nonostante in quel momento fosse arrabbiata, sperò di farle passare il cattivo umore.
Solo il pensiero lo faceva arrossire. Quello sarebbe stato il giorno fatidico... o forse no? Ci sarebbe riuscito? E lei lo avrebbe ammesso davanti al suo migliore amico?
Arrivò finalmente davanti l'appartamento incriminato. Si trovava nel suo stesso quartiere, a Manhattan, che era una mini città all'interno di New York, ma per fortuna non si trovava molto lontano a dove abitava lui. I suoi genitori erano benestanti e potevano permettersi quella casa enorme anche se erano solo in tre a viverci.
Raggiunse la porta e suonò il campanello, attendendo fremente che gli aprissero.
Dopo pochi istanti si presentò davanti il padre Tom, che gli scoccò un'occhiata perplessa.
<< Axel! Perché sei passato? >> chiese gentilmente.
Tom e sua moglie conoscevano bene Axel, a parte il dettaglio della sua fama, perché ormai lo consideravano di famiglia. Maddie parlava spesso del bambino, di quanto gli volesse bene e di come lo ammirasse. Per i due era evidente che Maddie provasse qualcosa di più di semplice amicizia, ma si premuravano di farglielo notare. Quando usciva l'argomento i coniugi si lanciavano sempre sguardi di complicità.
<< Buongiorno, Tom! Scusami il disturbo, per favore, potrei vedere Maddie? >> esibì un volto che implorava pietà. Di lì passò Lori, che appena lo vide sull'uscio, non perse tempo e lo fece entrare.
<< Grazie al cielo sei qui! Sei venuto per Madeline, vero? Non è ancora uscita dalla sua stanza! >> esclamò disperata la mamma di Madeline, che insieme a Tom accompagnò il ragazzino al piano di sopra.
<< Tu non ne sai niente? >> gli domandò l'uomo in tono preoccupato.
<< No >> mentì il biondo.
Nel frattempo Lori bussò alla porta della stanza di Maddie.
<< Tesoro, apri! >> poi la donna fece l'occhiolino all'ospite << C'è Axel che ti vuole parlare! >>
Attesero trepidanti la risposta di Madeline, la quale non fu immediata come avrebbero pensato. Ci mise qualche attimo prima di bofonchiare a voce incrinata e depressa: << Va bene... fatelo entrare >>
I genitori esultarono al miracolo divino che era appena accaduto, mentre Axel si sorbì i loro sorrisetti ambigui.
L'imbarazzo durò poco, perché Madeline si decise ad aprire la porta. Quando incrociò il suo sguardo con quello di Axel sembrò illuminarsi all'improvviso, percorsa da una sensazione piacevole lunga la spina dorsale. Lo stesso fu per Axel, che però notò il volto provato della mulatta.
Stava male, si vedeva. Di sicuro aveva pianto, aveva sofferto... tutto ciò Axel non lo sopportava.
<< Ciao, Axel >> lo salutò piatta, accennando un sorriso spento.
Tom e Lori la fulminarono.
<< Si può sapere cosa ti sta prendendo, signorina? >> sibilò la madre, furiosa.
Maddie rispose evasiva: << Non mi va di andare a scuola >>
<< Lo avevamo capito! >> sbottò Tom, incrociando le braccia e battendo il piede per terra.
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Il nostro bambino - L'avventura continua
AdventureDopo 5 anni dal ritorno di Axel nell'Illinois, gli amici dell'Okavango decidono di fargli una sorpresa andandolo a trovare in città. Grazie alla sua storia, l'ormai 12enne è diventato molto popolare negli USA, ma il passato busserà presto alla sua p...