<< Io dico che è un'idea stupida. >>
<< Fidati, oggi è il giorno. >>
<< Non sono per niente convinto. >> insistette Benjie.
Lui e Maria, appena usciti da casa Colton, avevano avuto una lunga discussione.
La ragazza s'intestardì per tornare a Central Park alla ricerca del luogo in cui si sarebbe consumato lo stupro ai danni di Sejun.
Aveva atteso troppo tempo e, per stare appresso al suo ragazzo, aveva perso di vista l'obiettivo. Ma se aveva fatto quel sogno particolare doveva esserci un motivo.
Ne era più che convinta, soprattutto dopo aver sentito la testimonianza di Sejun. Nonostante non l'avesse confermato ad alta voce, il piccolo stava soffrendo le pene dell'inferno per un trauma causato al 99 per cento dalla madre, e Maria si disse che avrebbe fatto qualunque cosa pur di sbattere in cella Kim Lee.
Ma Benjie non aveva intenzione di passare di nuovo da quelle parti, dove con ogni probabilità avrebbero incontrato il clan neonazista di turno.
Di solito non aveva paura di affrontare pericoli seriali, tuttavia si stava parlando di un gruppo estremista molto pericoloso, specie per un ragazzo nero di carnagione...
<< Non ti succederà nulla! Ben, non capisci che dobbiamo mettere la parola fine a questa storia? Sejun ha paura di parlare, è evidente... perciò dovremmo noi rimboccarci le maniche! >> esclamò Maria con determinazione, mentre a passo svelto si dirigeva verso il parco.
Benjie, accanto a lei e con una faccia a dir poco incazzata, la guardò disperato: << Non possono farlo gli sbirri?? C'è un motivo per cui lavorano in questo campo, no?? >>
Maria lo ammutolì all'istante: << La polizia non vuole collaborare. Ti risulta che stia indagando in qualche modo? Hai sentito anche solo un notiziario?? Sarà stata corrotta dal colpevole affinché non vadano avanti con le indagini! >>
<< E questo come lo sai?? >> soffiò collerico Benjie, che ormai aveva rinunciato a farle cambiare idea.
Il buio calò pian piano sulle strade della città e, quando la coppia arrivò nei pressi del Parco, le strade divennero quasi deserte.
Il prossimo passo sarebbe stato rifare la strada che avevano compiuto l'ultima volta, ma quella sera avrebbero superato qualunque ostacolo avessero trovato.
<< Maledizione! >> bestemmiò Benjie, che fu spinto dalla sua ragazza a proseguire.
<< Avanti, muoviti! Non vorrai farmi andare da sola >> lo provocò, ben sapendo che il 13enne non avrebbe mai permesso di lasciarla andare in giro col buio pesto.
Infatti il ragazzo dovette ingoiare il rospo e seguirla, tuttavia si fermarono all'improvviso.
<< Ma quella è Madeline! >> esclamò a un certo punto.
Maria gli lanciò un'occhiata truce, pensando stesse cercando un modo per scamparsi la "gita", ma guardò meglio e vide a qualche metro di distanza da loro tre persone. Una era Maddie e gli altri due erano i genitori.
Evidentemente si trovavano lì per godersi una tranquilla uscita in famiglia. Il ragazzo non ci pensò due volte e li raggiunse, sperando che la fidanzata rinunciasse al suo intento.
Maria percepì i suoi pensieri e sbatté le braccia lungo i fianchi.
<< Maddie! >> disse Benjie, facendo voltare di scatto l'amichetta, la quale stava degustando con i suoi dello zucchero filato.
STAI LEGGENDO
Il nostro bambino - L'avventura continua
MaceraDopo 5 anni dal ritorno di Axel nell'Illinois, gli amici dell'Okavango decidono di fargli una sorpresa andandolo a trovare in città. Grazie alla sua storia, l'ormai 12enne è diventato molto popolare negli USA, ma il passato busserà presto alla sua p...