Mentre Madeline percorreva la strada che l'avrebbe portata a casa del suo migliore amico, non poteva fare a meno di pensare a come si sarebbe dovuta comportare con Amey e gli altri. Condannò la sua impulsività e sperò di essere accettata da loro questa volta, nonostante li avesse messi nei guai con la polizia.
Eppure la tristezza le impedì di formulare qualsiasi pensiero positivo. Lei non era brava ad entrare nelle simpatie di qualcuno, figurarsi fare amicizia con degli animali pericolosi... Ma voleva davvero provare a sistemare le cose e soprattutto dimostrargli che l'idea iniziale su di lei non era affatto quella giusta.
Attraversò la strada trafficata e continuò a camminare. Le lacrime scese sulle sue guance precedentemente si erano assorbite sulle gote marrone chiaro e gli occhi color nocciola non erano più rossi e gonfi.
Non voleva rendere Axel di nuovo partecipe del suo solito piagnisteo, di cui il biondo era fin troppo abituato da anni. Quasi ogni giorno piangeva a causa del trattamento riservato dall'intera scuola, e di recente aveva deciso di non coinvolgerlo. Non meritava di diventare la sua spalla su cui piangere; per lei era molto di più, lo amava.
Non sapeva se sarebbe riuscita a dirglielo e il cuore gli batteva forte nel petto tutte le volte che lo vedeva.
-Oh no...!- bofonchiò tra sé e sé, dopo essersi resa conto che sullo stesso marciapiede ma dalla parte opposta stavano avanzando verso di lei le compagne di classe di Axel.
Cercò di fare finta di nulla e attraversare subito la strada, peccato che il gruppetto di oche giulive la adocchiò e la chiamarono con voce boriosa.
-Guardate chi c'è! Ehilà, carinaaa!- urlò Brittany.
Maddie bestemmiò per non essere sfuggita in tempo. Si fermò e vide le ragazze raggiungerla come se stessero su una passerella.
-Ciao...- ricambiò cupa la mulatta. Le ultime persone che voleva incontrare erano proprio di fronte a lei. Perfetto, si disse, quella giornata non poteva andare peggio.
-Stai andando a casa di Axel, vero?- chiese meschina Brittany.
-Sì.- rispose senza esitazione. Immediatamente i volti delle snob si contrassero in una smorfia di finto stupore.
Lisa la squadrò con fare da superiore e disse sghignazzando: -Ma lo sai che ci sono degli animaletti selvatici nella sua abitazione?-
-Da prima di voi.-
Le altre risero sotto i baffi, provocando il fastidio della più piccola.
-Poverini, chissà se saranno ancora vivi tra un paio d'ore!- la prese in giro la mora di nome Claudia.
Maddie sentì già le lacrime risalirle nelle palpebre. Non fiatò, pregando che scomparissero in fretta dalla sua vista.
Purtroppo restarono immobili, a contemplare compiaciute la reazione sofferente della mulatta.
-Me la immagino con una pistola in mano che uccide senza pietà quelle bestioline indifese.- aggiunse Lisa con un sorrisetto.
Visto che Maddie continuava a non guardarle in faccia, Brittany le si avvicinò e, ornata di sguardo maligno, la schiaffeggiò e la spinse a terra. La ragazzina provò molto dolore, ma quando gridò aiuto nessuno dei tanti passanti intervenne. Indifferenza totale. Al massimo qualcuno si voltò per capire cosa fosse successo e non oltre.
-Non riesco a farmene una ragione! Cosa ci trova in te uno come Axel?? Una scimmia assassina!-
Maddie udì le loro risate crudeli mentre era ancora a terra. Con incredulità percepì tutta la loro cattiveria, e un'ondata di lacrime si preparò ad uscire dal nascondiglio oculare. Ma lei non permise che accadesse, non poteva dare vinta ad esseri così spregevoli, capaci di logorarle l'anima per un brutto sbaglio commesso anni prima.
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Il nostro bambino - L'avventura continua
AventuraDopo 5 anni dal ritorno di Axel nell'Illinois, gli amici dell'Okavango decidono di fargli una sorpresa andandolo a trovare in città. Grazie alla sua storia, l'ormai 12enne è diventato molto popolare negli USA, ma il passato busserà presto alla sua p...