I giorni passarono in fretta dopo le dimissioni di Sejun, ma per tutto quel tempo non si era fatto più vedere né sentire.
Quando Ariana e Yamata vennero a saperlo si spaventarono molto, perché non avevano una pallida idea di dove potesse essere andato in solitaria in una città grande come New York.
Criticarono la calma estrema di Axel, che si limitò a suggerire loro di non preoccuparsi in quanto "secondo il suo istinto" il piccolo stava bene.
Ovviamente si fidavano del nipote, ma non poteva pretendere che non si angosciassero al pensiero.
Anche Charlotte era triste per la sua assenza. Le piaceva giocare con lui a prendere il tè e truccarsi... ora che se n'era andato aveva lasciato un vuoto nel suo cuore e in quello dei suoi amici.
Gli animali cercarono di non aprire l'argomento per non sprofondare nella paura, tuttavia ogni minuto risultava una tortura orribile, specie per Biggie.
Non capiva se fosse arrabbiato o agitato. La causa scatenante della fuga di Sejun era stata lui e si sentì tremendamente in colpa. Le sue parole era state lame taglienti per l'animo del piccolo, ma il rinoceronte era ancora convinto di non aver sbagliato.
Il fatto che Sejun fosse troppo ingenuo e debole era piuttosto palese, perciò che si fosse offeso in quella maniera non poté che dargli la dimostrazione di come gli umani, nonostante le diverse etnie e modi di pensare, fossero tutti dannatamente uguali.
Tale consapevolezza la maturò nell'ennesima giornata in cui non fece altro che andare avanti e indietro all'interno di casa Colton. Ormai era la sua routine quotidiana, e quello che non comprendeva era come mai solo lui si stesse preoccupando così tanto.
Mentre Ariana e Yamata erano a lavoro, i suoi compagni di viaggio avevano deciso di riposare in salotto, dove Axel e Madeline erano insieme a giocare ai videogiochi.
Nel vederli, Biggie provò un odio senza pari.
Sejun era là fuori chissà dove e i due piccioncini non avevano di meglio da fare che occupare il tempo nei giochi stupidi umani??
<< Sì! Ti ho battuto! >> esclamò sorridente Madeline, guadagnandosi le risate di Axel.
<< Per la prima volta, però... >> la canzonò dandole un bacio a stampo sulle labbra.
Madeline arrossì al gesto affettuoso del fidanzatino e rispose: << Be', se vuoi possiamo gareggiare di nuovo! Ma non piangere se ti batto ancora! >> ammiccò.
<< OHH! Questo è un colpo bassissimo, cioccolatino! >> disse il biondo completo di sorrisetto malizioso.
Aveva appena resettato il gioco per fare un'altra partita che davanti a loro si piazzò Biggie, che esibiva un volto inferocito.
<< Ehi, ti sei messo proprio in mezzo! >> protestò Madeline.
Biggie alzò gli occhi al cielo, un diavolo per capello: << Scusate se vi interrompo, eh! >>
<< Biggie, cosa c'è? >> chiese Axel, che capì all'istante il problema.
<< Me lo chiedi pure?? Non vi interessa minimamente di dove sia finito Sejun?? >>
Axel e Madeline si ammutolirono sospirando.
Era diventato il chiodo fisso di Biggie e di certo non lo biasimavano, ma se Axel gli aveva detto di non stare in ansia perché non voleva ascoltare?
<< Non è che non ci interessa! Ma se non ha chiamato vuol dire che è ancora arrabbiato! Dobbiamo dargli tempo, Biggie! >> replicò il biondo, che si guadagnò l'espressione sconvolta del pachiderma.
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Il nostro bambino - L'avventura continua
AventureDopo 5 anni dal ritorno di Axel nell'Illinois, gli amici dell'Okavango decidono di fargli una sorpresa andandolo a trovare in città. Grazie alla sua storia, l'ormai 12enne è diventato molto popolare negli USA, ma il passato busserà presto alla sua p...