Lentamente passarono due settimane dalla visita degli animali in ospedale.
Quello stesso pomeriggio, saputo il fatto, Ariana e Yamata dovettero pagare i danni per l'ingresso dell'edificio distrutto dai quadrupedi, ma nonostante i dovuti rimproveri, loro insistettero sul poter tornare quando volessero.
Così, ogni giorno, andavano a trovare Sejun insieme a Maddie, Axel, Charly, Masako e gli zii.
Il piccolo si era ripreso alla grande ed entro poco tempo i medici l'avrebbero dimesso. La compagnia dei suoi amici gli fece dimenticare il dolore e i sensi di colpa che sentiva nei confronti di Cesare, del quale ufficialmente non ebbero più notizie dal momento in cui Axel lo cacciò di casa.
Il biondo ci teneva a vedere il coreano tutti i pomeriggi, e infatti appena le lezioni scolastiche terminavano si recava all'ospedale per stargli accanto fino a sera.
Ma stavolta Axel era passato nella sua abitazione prima di precipitarsi lì. Si era accorto di aver dimenticato il broncodilatatore nella sua stanza, perciò passò con la sua migliore amica e approfittò della situazione per andare insieme a Biggie, Chino e Amey da Sejun.
<< Siamo pronti? >> chiese energico Biggie, che non vedeva l'ora di salutare il piccolo all'ospedale.
<< Sì... almeno credo >> commentò Madeline, resasi conto dell'espressione piuttosto cupa del biondo.
All'improvviso si era intristito senza un'apparente ragione, ma Axel sapeva bene di cosa si trattasse.
In quel periodo, oltre a Sejun, non faceva che pensare a dove fosse finito Cesare. Dopo averlo bandito da casa aveva iniziato a preoccuparsi per la sua sorte, cosa che cercava sempre di celare perché sapeva che i suoi amici non l'avrebbero capito.
<< Niente >> liquidò brusco, nella speranza di essere lasciato in pace.
Tuttavia Maddie gli si avvicinò, peggiorando ulteriormente le cose. Il contatto visivo con la sua migliore amica lo faceva arrossire in maniera esagerata, e a tal ragione si sforzò di non guardarla negli occhi.
<< Sicuro? >> chiese preoccupata, Madeline, arrossendo anche lei un po' a quell'incontro di iridi.
<< Uffa, andiamo. >> disse scocciato Axel, che si scostò dalla traiettoria della ragazzina.
Ma purtroppo per lui, Amey, Chino e Biggie avevano notato la stessa cosa.
Il leone gli bloccò la strada per la porta e domandò al minore: << Tutto bene? Stai avendo un altro attacco di panico? >>
<< Cosa? No! Ehm... lascia stare >> soffiò triste il biondo, catturando l'attenzione sopita dei pachidermi.
Chino forse aveva già compreso e dentro di lui avrebbe voluto fargli una bella ramanzina, però dall'altra parte non poteva pretendere che ad Axel non mancasse Cesare.
<< Forza, o faremo tardi! >> cambiò discorso Axel, dirigendosi verso l'uscita.
Maddie sospirò, avendo intuito le sue emozioni.
Le dispiaceva un sacco che dovesse reprimere i suoi sentimenti e sentirsi giù a causa di una sua azione. Anche a lei mancava lo scimpanzé, ma era consapevole che la mossa di Axel fosse stata la più giusta. Non potevano permettere a un animale aggressivo di rimanere nella loro casa, e il biondo sotto sotto se ne fece una ragione. Anche se per lui era molto difficile accettarlo.
Quando Biggie e Chino stavano per chiedergli qualcosa, d'un tratto suonò il campanello.
I presenti si fissarono per un attimo e Axel accennò a un sorriso. Per un secondo pensò fosse Cesare... il suo cuore implorava di rivederlo. Seppur il primate avesse compiuto un atto ignobile verso il povero Sejun, Axel desiderava a tutti i costi chiarirsi.
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Il nostro bambino - L'avventura continua
AventuraDopo 5 anni dal ritorno di Axel nell'Illinois, gli amici dell'Okavango decidono di fargli una sorpresa andandolo a trovare in città. Grazie alla sua storia, l'ormai 12enne è diventato molto popolare negli USA, ma il passato busserà presto alla sua p...