<< Noi torniamo a casa >> annunciò Yamata, prendendo la figlioletta per mano. Ma Masako si staccò e con un volto da cucciolo ferito disse che avrebbe voluto restare insieme agli animali.
<< Anche io, vi avviso. >> si aggregò Charlotte, che sorrise solenne agli zii aggrappandosi su Biggie.
Ariana sospirò dall'impazienza, ma alla fine dovette accettare.
<< E va bene! Axel, Amey, badate a loro, chiaro? Noi ci vediamo più tardi. >> si congedarono i coniugi, che rientrarono in macchina e partirono.
<< Andiamo a Central Park >> disse Axel sorridente, in testa al resto del gruppo << Nel frattempo chiamo il mio amico Benjie >>
<< EVVIVA!! >> gridò Charly dalla felicità.
Nel frattempo lo gnu iniziò ad agitarsi nel sonno e, pian piano, a svegliarsi.
Nel giro di pochi secondi le sue palpebre si aprirono e un po' confuso si accorse di essere sorretto dalla proboscide di Angie.
Subito si dimenò per liberarsi.
<< C-cosa è successo? Fammi scendere, Angie! >> sbottò prima che l'elefante lo accontentasse.
Charly sbuffò rumorosamente: << Oh, no... già si è svegliato! >>
Il gruppo di animali cercò di non ridacchiare nell'incrociare lo sguardo di Ronnie, ma lui non era interessato alle loro battutine, piuttosto stava individuando la figura della mocciosa.
<< Tu! >> esclamò rabbioso, raggiungendola con un ghigno aggressivo.
Charly gli rivolse un'occhiata indifferente, come a fargli capire che era inutile intimidirla, tanto non si sarebbe abbassata.
<< Non ci provare, Ronnie. >> lo minacciò il capo dei rinoceronti, avvicinandosi a lui.
<< Altrimenti? >> gli chiese sfidante.
<< Altrimenti ti faccio molto male >> non fu Biggie a parlare, bensì Axel.
Il biondo si pose in mezzo a loro e guardò lo gnu sottecchi.
Come la sorella, non era minimamente impaurito. Erano ben altre le cose che gli facevano tremare i polsi.
Lo gnu scoppiò a ridere nel riconoscere il volto di quel moccioso arrogante che adesso era cresciuto insieme al suo ego.
<< Ecco l'umano combina guai! Forse non hai educato abbastanza la tua sorellina, perché è esattamente uguale a te. >> sibilò, mentre i compagni selvaggi distoglievano gli occhi da lui per quanta pena stessero provando.
<< Calmati, Ronnie. >> ruggì Socrate, ma Axel lo zittì.
<< Non eri obbligato a venire a trovarmi, credimi. Ti saresti risparmiato una grande sofferenza >> commentò il biondo, guadagnandosi uno sbuffo beffardo da parte dello gnu << Charlotte è molto vivace e ha un carattere forte, perciò non esita a dare una bella lezione a chi le vuole mettere i piedi in testa. Nel tuo caso ha fatto bene, oserei dire... sei rimasto sempre lo stesso >>
<< AHAHA! Il bue che dice cornuto all'asino! >> sghignazzò Ronnie, e per qualche attimo li circondarono soltanto le sue note odiose.
Gli animali scossero il capo e persino Cesare si vergognò per lui.
Axel invece lo assecondò, annuendo e dandogli corda con un sorriso falso stampato in faccia. Poi ne ebbe abbastanza.
Cambiò all'improvviso espressione e lo costrinse a guardarlo negli occhi: << Provo a toccarla o avvicinarti troppo a lei e giuro su Dio che ti farò rimpiangere di essere nato. >>
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Il nostro bambino - L'avventura continua
AventuraDopo 5 anni dal ritorno di Axel nell'Illinois, gli amici dell'Okavango decidono di fargli una sorpresa andandolo a trovare in città. Grazie alla sua storia, l'ormai 12enne è diventato molto popolare negli USA, ma il passato busserà presto alla sua p...